
Il Santo Vangelo del Giorno Sabato del Signore 25 luglio 2020 (2027) A.D. – Con l’Amore e la Devozione Dovuti a Colui Ch’È Tornato tra noi nel Nome del Padre!
Mai […]
All’improvviso, capirai la Vera Essenza del Cristo e Quel Che ci han di Lui celato! Avrai vergogna anche per Ciò, poiché non hai Abbandonato il tuo Cuore mentre Egli Parlava della Verità – Che ci ostiniamo a non vedere e a non voler ancora udire.
“Più numerosi dei Capelli del Mio Capo sono coloro che Mi odiano senza ragione. Sono potenti i nemici che Mi calunniano: quanto non Ho Rubato lo Dovrei Restituire? Per Te Io Sopporto l’insulto e la vergogna Mi copre la Faccia; Sono un Estraneo per i Miei Fratelli, un Forestiero per i Figli di Mia Madre. Poiché Mi Divora lo Zelo per la Tua Casa, ricadono Su di Me gli oltraggi di chi Ti insulta. Ma Io Innalzo a Te la Mia Preghiera, Signore, nel Tempo della Benevolenza; per la Grandezza della Tua Bontà, RispondiMi, per la Fedeltà della Tua Salvezza, o Dio”. (Sal 69(68),5.8-10.14.)
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Mai come ora si avverte la Chiusura del Cerchio Divino, con Tutto Quanto Ne Deriva! Non v’è Tempo di pensare a chi non s’è Fidato, a coloro ci hanno sbeffeggiato la Parola Inviata dal Signore, deriso i Messaggeri, mediante il falso Discernimento, giacché non v’E’ altresì Grazia per chi non chiede in Profonda e Sincera Umiltà. Egli E’ Uno, E’ Presente, ci Salverà, poiché Così Sarà per chi ha guardato al Vero Amore. Le Scritture odierne Riconducono a Quanto E’ Stato Tracciato, ma il Cielo E’ Molto Più della Semplice Lettura, benché Stimolante per il Cuore! Ed E’ al Cuore delle genti Che dobbiamo Parlare, affinché Altre Anime Si Orientino Verso il Cielo e Accettino Davvero il Giudizio del Figlio dell’Uomo. Per altre cose, si dovrà esser Prudenti non più di tanto, rammentando la Parabola delle perle e dei porci. Per quanto ci riguarda, Preghiamo e Citiamo Insieme “il Signore E’ il mio Pastore, non manco di nulla!”. Sia Lodato Gesù Cristo.
“Fioretti di San Pio da Pietrelcina”
“Un Vescovo: dalla superficialità alla tremarella”
Padre Pio da tempo aveva avuto a che fare col diavolo e ormai si era abituato alle sue visite, alle sue vessazioni e alle sue lotte, che poi finiva sempre per Vincere, anche se dalla lotta usciva fisicamente malconcio. Dopo un lungo periodo di tempo passato al suo paese di origine, cioè Pietrelcina in provincia di Benevento, dove cercava di curare la sua salute, misteriosamente compromessa, ricevette l’ordine di trasferirsi nel Convento di Sant’Anna di Foggia. Con la sua venuta però il Convento ben presto perse la calma che aveva avuto fin lì, perché il diavolo aveva seguito Padre Pio anche in quella residenza. E così ogni Notte, a una certa ora, si sentivano strani rumori che culminavano con una tremenda detonazione. Padre Pio veniva tentato in ogni modo, assalito, maltrattato e trascinato di qua e di là in un subbuglio indescrivibile e quando il diavolo vedeva che non poteva Vincerlo, lo lasciava con un rumore infernale. I Frati suoi Confratelli ne furono sconvolti e impauriti; speravano solo che la cosa finisse presto, ma invece continuò con grande preoccupazione di tutti. Un Giorno capitò al Convento il Vescovo di Ariano Irpino, Monsignor Andrea D’Agostino, che chiese ospitalità. Gli fu concessa volentieri. Parlando con lui, si accennò anche agli strani rumori che si verificavano nella camera di Padre Pio; provenienti dalla sua lotta col diavolo. Il Vescovo ascoltò, ma poi sbrigò tutto con l’affermare che, a suo giudizio, si trattava di sciocchezze, alle quali non bisognava prestar Fede. Ma in quella Notte stessa egli dovette ricredersi delle sue affermazioni, perché a una certa ora si fecero sentire i rumori col botto finale ed egli fu preso da tale spavento che voleva lasciare il Convento immediatamente. Ma erano le due di Notte e a quell’ora non c’erano mezzi di trasporto, sicché egli fu costretto a rimanere in Convento per passare il resto della Notte; volle però che un Frate gli facesse compagnia nella sua camera. Al mattino però si affrettò a partire, evidentemente con idee ben diverse da quelle con cui era venuto circa i fatti di Padre Pio. Provare per Credere!
Preghiera per la Benedizione del Cibo
Cristo di Dio, Benedici il Cibo Che ci apprestiamo a consumare, affinché Porti Frutto Salvifico ai Corpi e alle Anime delle Creature a Te Fedeli! Amen.
Benediciamo il Santo Nome del Signore, mentre Preghiamo insieme per:
La Santissima Trinità Divina – nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo Consolatore, la Creazione – Opera Straordinaria dell’Onnipotente, Il Santo Natale del Cristo di Dio e il Suo Preziosissimo Sangue, il Sangue dei Martiri, i Santuari della Beata Vergine Maria nel mondo, il Santuario della Vergine della Rivelazione in Roma, il Ricordo della Madonna dell’Arco, Santa Maria Maddalena, Giovanni il Battista – Precursore del Cammino del Cristo di Dio, San Giuseppe – coi Santi e gli Angeli del Paradiso, le Anime Sante abbandonate in Purgatorio e per i Defunti di tutti i Tempi, i Profeti e i Veggenti, i Perseguitati a Causa della Testimonianza Cristica, Papa Francesco, il Rabbino Capo di Roma e tutti i Riconosciuti Giusti, i Sacerdoti e i Professanti la Fede in Dio Padre Onnipotente, i Movimenti Eucaristici e Mariani, i Gruppi di Preghiera, gli Ammalati nel Corpo e nello Spirito, i Carcerati, gli atei, gli ipocriti e i sapienti della Terra, i Bimbi Deceduti prima del Santo Battesimo, i Giovani e tutti Coloro che non credono nella Divina Misericordia di Gesù Cristo – Figlio Prediletto dell’Altissimo, Signore nostro, Sacerdote Infallibile e Salvatore del mondo intero.

Festa del Padre Onnipotente, del Figlio Prediletto Gesù e
dello Spirito Santo, delle Donne Care alla Trinità Divina, degli Arcangeli,
degli Angeli e dei Santi del Paradiso, nonché delle Anime ancora in Purgatorio
Preghiera del Mattino
Nella Festa del Tuo Apostolo Giacomo, Aiutami, Signore, a Ricordarmi Che Tu mi Insegni ad Amare. E se anche “Possedessi la Pienezza della Fede Così da Trasportare le Montagne, ma non Avessi la Carità, non sono Nulla”. Non Permettere mai Che Dimentichi Fino a che Punto Ti Sei Umiliato per Salvarci e Che, se vogliamo SeguirTi, anche noi dobbiamo Fare lo Stesso. Aiutami a Portare la mia Croce, senza rumore e senza clamore, all’Ombra della Tua Croce, e Liberami dalla presunzione che mi tiene Lontano da Te. Amen.
Dalla Seconda Lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (2Cor 4,7-15)
Fratelli, noi abbiamo un Tesoro in Vasi di Creta, affinché Appaia Che Questa Straordinaria Potenza Appartiene a Dio, e non Viene da noi In Tutto, infatti, siamo tribolati, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, Portando Sempre e Dovunque nel nostro Corpo la Morte di Gesù, perché anche la Vita di Gesù Si Manifesti nel nostro Corpo. Sempre infatti, noi Che siamo Vivi, Veniamo Consegnati alla morte a Causa di Gesù, perché anche la Vita di Gesù Si Manifesti nella nostra carne mortale. Cosicché in noi Agisce la morte, in voi la Vita. Animati tuttavia da Quello Stesso Spirito di Fede di Cui Sta Scritto: Ho Creduto, perciò Ho Parlato, anche noi Crediamo e perciò Parliamo, Convinti Che Colui Che Ha Risuscitato il Signore Gesù, Risusciterà anche noi con Gesù e ci Porrà Accanto a Lui insieme con voi. Tutto infatti E’ per voi, perché la Grazia, Accresciuta a Opera di molti, Faccia Abbondare l’Inno di Ringraziamento, per la Gloria di Dio. Parola di Dio.
Salmo 125
Chi Semina nelle lacrime Mieterà nella Gioia. Quando il Signore Ristabilì la Sorte di Sion, ci sembrava di Sognare. Allora la nostra bocca si Riempì di Sorriso, la nostra lingua di Gioia. Allora si diceva tra le genti: «Il Signore Ha Fatto Grandi Cose per loro». Grandi Cose Ha Fatto il Signore per noi: eravamo Pieni di Gioia. Ristabilisci, Signore, la nostra Sorte, Come i Torrenti del Negheb. Chi Semina nelle lacrime Mieterà nella Gioia. Nell’andare, se ne va piangendo, portando la Semente da gettare, ma nel Tornare, Viene con Gioia, portando i suoi Covoni.
Dal Santo Vangelo di Gesù Cristo Secondo l’Apostolo Matteo (Mt 20,20-28)
In Quel Tempo, si Avvicinò a Gesù la madre dei Figli di Zebedeo con i suoi Figli, e si Prostrò per ChiederGli Qualcosa. Egli Le Disse: «Che Cosa Vuoi?». Gli rispose: «Di’ Che questi miei due Figli Siedano uno alla Tua Destra e uno alla Tua Sinistra nel Tuo Regno». Rispose Gesù: «Voi non Sapete Quello Che Chiedete. Potete Bere il Calice Che Io Sto per Bere?». Gli dicono: «Lo Possiamo». Ed Egli Disse loro: «Il Mio Calice, Lo Berrete; però Sedere alla Mia Destra e alla Mia Sinistra non Sta a Me Concederlo: E’ per coloro per i quali il Padre Mio Lo Ha Preparato». Gli Altri Dieci, Avendo Sentito, Si Sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù Li Chiamò a Sé e Disse: «Voi Sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi Vuole Diventare Grande tra voi, sarà vostro Servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’Uomo, Che non E’ Venuto per Farsi Servire, ma per Servire e Dare la Propria Vita in Riscatto per molti». Parola del Signore.
Preghiera della Sera
Non so, o Signore, se Oggi ho Fatto Risuonare in me la Tua Parola e se ho Orientato ad Essa la mia Giornata, con la Docilità e la Coerenza Che Ti Attendevi dal mio Amore per Te. Ti Attendevi il centuplo o il sessanta o almeno il trenta. Purtroppo non E’ Stato Così. Ho incontrato molti sassi e non li ho saputi evitare. Mi sono avventurato tra le spine e non me ne sono pienamente liberato. Ma ho Desiderato la Tua Parola. E so Che Essa E’ Soprattutto Misericordia e Perdono. Amen.
Benedetto nei Secoli il Signore!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo:
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