Messaggio di Gesù (a Giovanni, mercoledì 10 luglio 2019).
“….., […]
“….., scrivi! Creature della Terra, non stupitevi per Quel Che Accade attorno a voi tutti, ma pensate al Pianeta – piuttosto, Come ad un Essere Vivente, Che Osserva Costantemente Quanto Accade su di esso, attimo per attimo, senza sosta, per poi Riferire Puntualmente a Colui Che da Allora – sino ad oggi, lo Fa ancora Esattamente Roteare. Presi dalle cose del mondo, siete costantemente alla ricerca di risposte comode e a voi utili, in luogo della pur Evidente Verità, Che vi ostinate a non considerare! Guardate Bene Quel Che Resta del Paradiso, del Meraviglioso Luogo Offertovi dal Padre Onnipotente, e comprenderete quanto grande sia la vostra cecità, nonostante i Miracoli Che Quotidianamente Calano dal Cielo in Favore vostro, benché distratti, impenitenti, tiepidi ed ipocriti al punto da pensare esclusivamente alle personali cose, mentre tentate di far Credere di star lì a Pregar per Me, Che vi Conosco non poco. Coloro che vi precedettero – che vi allevarono nella menzogna e nelle mortali utilità materiali, dimenticarono di Istruirvi a Dovere e di Informarvi circa il Fatto Che la Vita non Pervenne dall’umana Volontà, ma dalle Superiori Esigenze del Creato, giacché “l’Energia dei numeri” Appartiene Tutta al Cielo e non già all’intelligenza artificiale degli uomini. Ora, siete disorientati e affranti, ma fondamentalmente egoisti e così falsamente umili da non capire ancora Quel Che Sta per Capitare, benché Posti nella Condizione di vedere coi vostri stessi occhi! Anche il metodo impiegato a recuperare al male da voi stessi ovunque operato è estremamente incorretto, trasformato com’è in una concausa deleteria al vostro Percorso di Grazia, allontanando la Salvezza dal Destino d’ognuno. Non disegnate castelli in aria, non giudicate il Prossimo vostro, Riconciliatevi con i Fratelli e non ritenetevi al di sopra della Giustizia Celeste, ma piegate le ginocchia al suolo e Cospargete di Cenere i capi vostri e dei Figli Che vi Consentimmo di Accudire, poiché la Divina Ira Incombe Inesorabilmente e non molti Riceveranno l’Auspicato Perdono, Che non Diritto Acquisito Fu, ma Autentica Concessa Misericordia! Ho Parlato”.
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