Messaggio di Gesù (a Giovanni – 29 giugno 2010).
“……, […]
“……, scrivi! O Popolo Mio, quanto dovrai patir per conquistare Quello Che ti E’ Proprio, Che il Padre Eterno ti Elargì Sin dai Tempi del Gran Bene, Ove Tutti Recavan Luce. Le umane condizioni son già mutate, mentre il suolo che calpestate non sopporta più i vostri vecchi passi, sempre più intrisi di Sangue senza colpa alcuna. Qualcuno riportò le Mie Vere Parole – pur Severe ma di Amore, Così Come ancor Risuonano nei Cuori di coloro in Trepidante Attesa: Son Tornato a Benedir la Vita Vera, il Cui Inizio ancor non conoscete. Ma il Fuoco Cancellerà ogni colpa in Terra, Così Come il Tutto Rinascerà dalle vostre Ceneri passate. Ma non temete, voi, Figli del Cielo, perché è sì esteso il peccato di cui Parlo, ma non tal da soverchiar la Misericordia Che Mi E’ Propria! Benedite il Cibo ed ogni Cosa Incontrerete, affinché Sia Io – e non più voi, il Nemico d’ogni male”.
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