Il Vangelo del Giorno Venerdì Santo del Signore, 29 marzo 2024 (2031).

Con […]

Con l’Amore e la Devozione Dovuti a Colui Ch’È Tornato tra noi nel Nome del Padre

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Poiché “Il Potere di Cristo Espelle l’originaria causa di ogni male”, Dedichiamo il Santo Vangelo del Giorno all’Amore e alla Divina Misericordia di Gesù Salvatore – Tornato Nuovamente tra noi, affinché Conceda il Suo Perdono alle Anime Sante Abbandonate in Purgatorio e ai Defunti di Tutti i Tempi, Creature Tenere ma Private della Diffusa e Salvifica Preghiera di noi distratti Figli di quaggiù. Per Grazia Ricevuta.

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen

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Rivelazione

(In Ginocchio)

“E voi Vedrete il Figlio dell’Uomo Venire sulle Nubi del Cielo e Sedere alla Destra della Potenza di Dio!”.

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Confiteor

(da Recitarsi possibilmente in Ginocchio, Invocando la Divina Misericordia)

«Confesso a Dio Onnipotente e a voi, Fratelli, Che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E Supplico la Beata Sempre Vergine Maria, gli Angeli, i Santi e voi, Fratelli, di Pregare per me il Signore Dio nostro. Dio Onnipotente Abbia Misericordia di noi, Perdoni i nostri peccati e ci Conduca alla Vita Eterna. Amen».Risultati immagini per immagini di barre separatrici dorate

Riflessioni dello Spirito

All’improvviso, Capirai la Vera Essenza del Cristo e Quel Che ci han di Lui celato! Avrai vergogna anche per Ciò, poiché non hai Abbandonato il tuo Cuore Mentre Egli Parlava della Verità – Che ci ostiniamo a non Vedere e a non voler ancora Udire.Risultati immagini per immagini di barre separatrici dorate

Atto di Dolore

O Gesù, mi Pento e mi Dolgo con Tutto il Cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i Tuoi Castighi e, soprattutto, perché ho offeso Te, Infinitamente Buono e Degno d’Essere Amato Sopra Ogni Cosa! Propongo – col Tuo Santo Aiuto, di non offenderTi mai più e di Fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, Misericordia, Perdonami! Amen.

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Preghiera dal Cuore

(Atto di Amorevole Umiliazione ai Piedi della Santa Croce – in Ginocchio – 27 luglio 2019)

“Per Te Io Sopporto l’Insulto e la vergogna Mi Copre la Faccia; Sono Diventato un Estraneo ai Miei Fratelli, Uno Straniero per i Figli di Mia Madre. Perché Mi Divora lo Zelo per la Tua Casa, gli insulti di chi Ti insulta ricadono su di Me. Mi Sento Venir meno. Mi Aspettavo Compassione, ma invano, Consolatori, ma non ne Ho Trovati. Mi hanno messo veleno nel Cibo e Quando Avevo Sete Mi hanno dato aceto. Loderò il Nome di Dio con un Canto, Lo Magnificherò con un Ringraziamento, Vedano i Poveri e si Rallegrino; voi Che Cercate Dio, Fatevi Coraggio, perché il Signore Ascolta i Miseri e non Disprezza i Suoi Che Sono Prigionieri”. (Sal 69(68),5.8-10.14.).

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Professione di Fede

(in Ginocchio)

“I Servi Fedeli alla Maestà del Figlio dell’Uomo Saranno Pastori Umili e Buoni per le genti del Mondo Nuovo, a Compimento della Gloria in Terra di Dio Padre Onnipotente! Amen”.

“Credo in un Solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, e di Tutte le Cose Visibili e Invisibili. Credo in un Solo Signore Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, Nato dal Padre Prima di Tutti i Secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio Vero da Dio Vero, Generato – e non Creato, della Stessa Sostanza del Padre. Per Mezzo di Lui Tutte le Cose Sono State Create. Per noi uomini e per la nostra Salvezza Discese dal Cielo, e per Opera dello Spirito Santo Si È Incarnato nel Seno della Vergine Maria e Si È Fatto Uomo. Fu Crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, Morì e Fu Sepolto e il Terzo Giorno È Risuscitato Secondo le Scritture; È Salito al Cielo, Siede alla Destra di Dio Padre Onnipotente e di Nuovo Verrà nella Gloria per Giudicare i Vivi e i morti e il Suo Regno non Avrà fine. Credo nello Spirito Santo, Che È Signore e Dà la Vita e Procede dal Padre e dal Figlio, e Con il Padre e il Figlio È Adorato e Glorificato e Ha Parlato per Mezzo dei Profeti. Credo nella Chiesa del Figlio dell’Uomo, una Santa Cattolica e Apostolica. Professo un Solo Battesimo per il Perdono dei peccati e Aspetto la Risurrezione dei Morti e la Vita del Mondo Che Verrà! Amen”.

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Pace e Bene! Ringraziamo Sempre il Signore, anche per Tutto Quanto Egli Ogni Giorno Comandi o Permetta, giacché Quel Che Accada al mondo altro non è che il Salario Meritato dai Popoli! Infatti, non trascuriamo il nostro insulso modo di procedere quaggiù, intrisi Come Siano i Cuori dei 7 vizi capitali.  Chiedendo Perdono e Ponendoci in ginocchio, Cospargiamoci il capo di Cenere e cominciamo ad Occuparci delle Cose del Cielo, Quelle Salvifiche e Belle, Che non celano Sorprese, come invece accade con le gesta degli uomini. In Considerazione di Ciò, Facciamoci Carico dei meno fortunati, degli ammalati, dei carcerati e persino di coloro che – purtroppo, non ascoltino la Parola di Dio, perché questi Fratelli non festeggeranno altro che la loro umana e terrena condizione d’abbandono Spirituale.  Il Padre Celeste Vuol da noi Riconoscenza Vera …. e noi Gliela dobbiamo! Ricordiamoci – pertanto, Che un Gesto d’Amore Spalanca Davvero le Porte del Paradiso, Cui nessuno vorrà certamente rinunciare.  Buon Venerdì Santo a tutte Quelle Creature Che Sapranno Stare in Silenzio Accanto alla Sofferenza del Cristo di Dio.

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Testimonianza

(Riceviamo e pubblichiamo – 28 marzo 2024)

….. Proprio perché Venne Indicato ad alcuni l’Autentico Percorso da Seguire, se dovessi raccontare Quanto Accaduto, il Motivo alla Base dei non pochi Eventi, nessuno riuscirebbe a Credervi, ma dovrebbe bastare l’Esortazione a “Prepararci Realmente ai Radicali Cambiamenti”, perché il Signore Ha Perduto la Sua Proverbiale e per noi ormai comoda Pazienza! È infatti Scritto nel “Grande Libro della Vita” Che gli uomini perderanno ogni cosa umanamente ritenuta conquistata nel “Banco di Prova” di quaggiù, con la materia che portò i già distratti Cuori Lontano da Quel Magnifico Creatore Che Finanche il Prediletto Figlio Suo Inviò tra noi, Creatura dal Puro Amore Che però tradimmo senza alcun indugio.  Come un’Inesorabile Mannaia Infuocata, la Condanna Grava sulle superficiali invenzioni del Popolo della Terra, i Cui Sopravvissuti –  Premiati per le Opere Compiute, Costituiranno il Nuovo Mondo per Altri Concessi Mille Anni, Infine Giudicati non Più dal Solo Indulgente Cristo, ma Da Colui Che È il Padre Celeste, l’Ideatore Assoluto dell’Universo Intero.

Messaggio di Gesù 

(A Giovanni – Venerdì Santo, 07 aprile 2023)

““Le Anime di Quei Corpi abusivamente sepolti Gridano a Me, poiché a centinaia “magicamente” sparirono tra le viscere della romana Terra, all’insaputa finanche dei Loro Cari, che continuarono a cercarli per tutto il territorio della moderna meretrice! L’insano avido frutto determinò i fatidici cruenti eventi, che furon la causa di tal dolore. Alle Acque secondarie del biondo Fiume, sottostanti al calpestato suolo e non visibili all’umano Occhio, Venne Ordinato di Raccogliere Quel Sangue Innocente, per Unirlo a Quello Custodito già dagli Angeli Esattamente nel Cuore della demoniaca arena, perché Vedesse Luce la Promessa del Figlio dell’Uomo, Che Maledisse la storia e Che Demolirà quanto gli stolti ritenevano aver edificato, pur sull’ignominia! Benché il Mio vicario corrente Sia Stato Reso Forte Proprio dall’Energia del Mio Fedele Paolo e poi del Buon Francesco, e Preghi incessantemente per la Comunicata vostra sorte, non per Me Ora Piangete, ma per voi stessi invece tremate, per gli inutili vostri affetti e per l’ambiguità ormai diffusamente annidata nei Cuori, un Tempo Assai Cari al Padre Mio, Che tuttavia Nuovamente Mi Inviò, affinché Riordinassi le Mura dell’Antico Suo Paradiso.  Alcun Giovamento trarrete dai pagani correnti festeggiamenti, fondati sulla menzogna e pregni di crudeltà, ma il Destino d’ognuno è Stato da Me Autorizzato, con l’angelo della morte Incaricato di Procedere finanche Oltre al suo specifico Originario Mandato, perché l’infamia umana ha superato persino i limiti Immaginati Allora, ma la Resa dei Conti Incombe e Inesorabile Sarà l’Esito!””.

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Preghiera a Dio Padre

(28 marzo 2020)

Magnifico Creatore, Che a noi ancora Guardi con Significativo Amore, DegnaTi di Permettere al Tuo Cristo di Aiutarci Ora, nonostante le ingratitudini che hanno pervaso ovunque il mondo! Proprio in questo momento di grande afflizione, Volgi lo Sguardo alle nefaste insidie del maligno, poiché il suo flagellarci non mira a colpir le genti, ma a far sì che Popoli – tuttavia materialisti, si allontanino dalla Tua Santità, Abbandonando – così, l’Unica e Vera Via di Salvezza.  Perdonaci, Onnipotente Padre, l’aver ulteriormente Approfittato della Straordinaria Mediazione di Gesù, Aggirando la Sua Pur Infallibile Giustizia Attraverso le nostre Preghiere a Maria Santissima, Che Nella Sua Straordinaria e Amorevole Opera di Persuasione mai Ha Cessato di Sostenere noi Figli distratti e peccatori.  Consapevoli Che Tutto Passerà, RicordaTi, inoltre, la Sorte del Vescovo bianco Francesco, Che per noi T’Ha Implorato di Lavar le colpe nostre in Terra, benché non pochi L’abbian gravemente quaggiù vituperato, dimenticando Che il Tuo Prediletto Agnello mai Trascurò l’Invocazione del Suo Vicario.

Padre nostro, …..

Ave Maria, …..

Gloria ..…

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Rivelazioni dello Spirito
(Riceviamo e pubblichiamo – 23 agosto 2004)

“Sì, Sempre Affidati a Lui Che ci È Padre Meraviglioso, e Sa Che i Suoi Cari Figli – Che Si Sono Offerti per AiutarLo alla Salvezza delle Anime, Sono Tutti in Movimento per Portare ad altri la Bella Notizia Che Presto Verrà Gesù a Farvi Visita, e vi Esporrà, tutti i Giorni della vostra Vita, in una Dimensione Visiva e Intellettuale, Che [con la Quale] riuscirete a ben capire Quali Atti Commessi siano stati oggetto di luridume alla vostra Anima, e Quali Atti invece Siano Stati a Favore di Premio.  Cose mai viste prima, sperimenterete tutti voi stessi, e sarà pretenzioso, da parte vostra, cercare di dare spiegazioni di ” perché” o con dei “ma”.  Fate bene a fare silenzio con Contrizione Approfondita, e solamente una Frase Dovrà essere sempre ripetuta, con Convinzione ferrea: “Mea culpa, mea maxima culpa!”. Nessuno vi verrà in Soccorso a tale atto di vedervi esattamente come siete! Ognuno è responsabile di sé stesso, questo lo avete capito”.  (Antonio Ruffini – Stigmatizzato (P*23.08.04)).

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Il Termometro del mondo
(Dalla cella del Buon Consiglio – 01 gennaio 2024)

Per Motivi Straordinari – ma ancora Sconosciuti, il Cristo Conferì Precisi Ruoli ad alcuni Figli e Amici di quaggiù, affinché Testassero Sanamente le genti del mondo, anche subendone le umane ingiustizie! Ed Ebbe Così Inizio la Selezione Naturale, Fatta di tanti piccoli ed apparentemente isolati Episodi, che Determinarono – però, la Salvezza o meno in capo alle pur ignare parti attrici.  Infatti, non pochi errori vengon commessi in forza di abitudini derivanti da atteggiamenti superficiali trasmessici dagli Avi, o da comportamenti acquisiti dalle frequentazioni, passaggi attentamente monitorati però dall’autore d’ogni male che – instancabilmente vigile e assai allenato a condurci silenziosamente per mano tra le atrocità dei 7 vizi capitali, ben conosce le ormai fragili porte d’accesso all’Animo nostro.  Ma “Dio non Gioca a dadi con l’Universo”, era solito citare un Evoluto Fratello Maggiore del pur recente passato, e ogni nodo Verrà Passato al Severo Vaglio del Pettine Celeste, poiché il Tempo Tanto Atteso È Giunto Finalmente a noi, mentre il Magnifico Creatore Darà l’Ordine di Destarlo, affinché il Trono della Sua Gloria in Terra Rada al Suolo finanche il ricordo dell’infame arena, Così Restituendo Giustizia al Sangue di Tutti gli Innocenti Martiri Cristiani.  In Ginocchio, Pregando e Digiunando con Autentica Gioia, Proprio a Voler Evitare di varcar la triste soglia dell’inferno, Chiediamo Umilmente Perdono per i nostri errori e per il grave peccato di giudizio, Auspicando – con l’Amorevole Aiuto della Tenera Mamma Maria, la Finale Clemenza della Divina Misericordia.

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O Gesù, Tu Che da Sempre Vivi, non Ti Scordar di me!”.

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Preghiera

(Alla Madonna della Rivelazione – 08 marzo 2022)

O Dolce Vergine Maria, Madre del Cristo di Dio e nostro Salvatore, Aiuta i Cuori a non smarrirsi in questi difficili momenti, poiché tutto precipita e noi – fragili e indifese Creature, corriamo il rischio di subire maggiormente gli attacchi del maligno e dei suoi malvagi servi, sempre pronti a denigrar l’Opera Divina! A Te Che Sei Tutta Santa Chiediamo – inoltre, di Implorar per noi l’Amato Gesù, affinché Voglia – Bontà Sua e del Padre Santo, Concedere Pace e Serenità ai Cuori in Ascolto nostri, del Papa e dei Fedeli Sacerdoti Sparsi nel mondo, Donando l’Equilibrio Giusto a Superar l’imperversante crisi.  Ringraziando per Quanto Potrai, Tenera e Amata Mamma, Imploriamo anche la Tua Agognata Benedizione, Ricevendola Umilmente in Ginocchio, Così Come Si Conviene ai peccatori del Popolo in Cammino! Amen.

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Papa Francesco Concede l’Indulgenza Plenaria!

(La storica Preghiera – 10 aprile 2020)

Padre Gabriele (Maria Berardi), in Questo Giorno di Grandi Sofferenze per il Tenero e Innocente Gesù, Insieme alla Beata Vergine Maria, al Suo Castissimo Sposo Giuseppe, agli Angeli e ai Santi del Paradiso, Intercedi e Prega per il Vescovo Bianco e per noi, affinché il Padre Onnipotente Voglia Concedere Misericordia al mondo intero.  Per Cristo nostro Signore! Amen.

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Esortazione Spirituale

(Riceviamo e pubblichiamo – 07 gennaio 2022)

“Figli del Popolo Che Fu di Dio, Spiritualmente Discendenti dalla Reale Casa di Davide e del Prode Beniamino, Cessate Immediatamente di giocare e deponete la superbia ai Piedi della Santa Croce, poiché la Posta in Gioco È Davvero Alta! Tutti – infatti, siamo Stati Avvisati Incessantemente nel Tempo e – quindi, non Troveremo più alcuna Comprensione circa il diabolico e umano perseverare nell’errore. Chi ha Orecchie Intenda!”.

Il Papa: i cristiani non siano una “macedonia” tra Dio e Demonio - La Stampa - Ultime notizie di cronaca e news dall'Italia e dal mondo

Dio Padre Ammonisce i Sacerdoti

(Attraverso un’Anima Vittima)

“Figli Sacerdoti, vi Prego con Tutto l’Immenso Amore del Mio Cuore, di non stravolgere più le Mie Parole.  Io, Signore Dio vostro, Creatore dei Cieli e della Terra e Padrone del Tempo, non Ho alcun Bisogno Che i Miei Messaggi vengano modernizzati ed adeguati ai tempi moderni.

Ciò Che Decretai Quando Mandai il Mio Figlio Unigenito per la Salvezza del mondo, Lo Era allora Così Come Lo E’ adesso. Siete invece Chiamati ad essere Testimoni del Mio Vangelo, sì con le parole, ma, e soprattutto, con le vostre Vite. Vi Ho Mandato il Mio Figlio, perché abbiate in Lui un Esempio Da Seguire.

Sacerdoti, Chiaramente vi Fu Detto: “Chi vuol venire dietro Me, rinneghi se stesso, prenda la sua Croce e Mi segua” ed ancora “Io Sono la Via”. Perché, Figli, non Avverto più Amore per Me nei vostri Cuori?

Sacerdoti, perché voi, che per primi siete Chiamati a Nutrire le Anime dei Fedeli, mettete in dubbio la Presenza Viva e Vera del Mio Figlio Gesù nell’Eucarestia? Non vi sono bastati i vari episodi (I Miracoli Eucaristici) Che vi Sono Stati Donati per Infiammare i vostri Cuori di Fede e di Amore? Perché allora siete indifferenti ai Miei Richiami?

Sacerdoti, perché permettete che mani non Consacrate, scenograficamente tese per Accoglierla, offendano il Figlio Mio, Morto e Risorto per voi e Resosi Pane per Nutrire i vostri Cuori, prendendo l’Ostia Consacrata come Fosse un Oggetto senza Valore?

Sacerdoti, perché quando qualcuno si Accosta al Sacramento della Riconciliazione, sminuite la gravità delle colpe, in nome di un buonismo che non Mi identifica? Io Sono il Padre Buono, e come un Padre che Ama i propri Figli, Voglio Correggerli quando sbagliano, perché ogni Vita da Me Creata E’ Preziosa ai Miei Occhi. Nessuno deve andare perduto.

Sacerdoti,  proprio per Questo Ho Dato a voi l’Incarico di Custodire il Mio Gregge. Non siate come gli operai della Vigna che, presi da avidità, uccisero quanti il Padrone Aveva Inviato loro, compreso il Figlio. Perché volete mettere alla prova la Mia Pazienza? Devo forse Fare come il Padrone della Vigna e Mandare i Miei Angeli affinché Mi Restituiscano Ciò Che E’ Mio, ossia il Cuore dei Miei Figli?

Sacerdoti, quante Vite spezzate, Quante perdute per mancanza di Amore e di Verità!

Sacerdoti, quanti Figli lasciati allo sbaraglio gridano silenziosamente chiedendo Aiuto; e invece di trovare chi, a braccia aperte, Li Accoglie come il Padre Buono della Parabola, trovano l’accoglienza fredda e ostile del Fratello maggiore.

Sacerdoti,  l’Invidia, la gelosia e le rivalità non vi appartengano. Collaborate Amorevolmente tra di voi e Diffondete nel mondo la Gioia di essere Figli di Dio.

Sacerdoti Miei, non usate la definizione di “Dio E’ Amore” per giustificare l’abominio che in questi tempi, si sta compiendo nel mondo. Io Sono Sì Amore, ma non Sopporto l’ipocrisia e il peccato. Amo l’uomo, Mia Creazione, ma Rigetto l’infamia del peccato. Oggi, invece, Vedo il mondo in preda alla superbia, la lussuria e l’invidia.

Egoismo e falsità strappano i Cuori dei Miei Figli alla Preghiera a Me dovuta, li allontanano dai Miei Precetti e dai Miei Ammonimenti, Che sempre più raramente arrivano dai Miei Sacerdoti.

Pertanto sappiate, Cari Figli Miei, che le colpe dei Miei Figli, non ammoniti da voi, che Io Ho Preposti per la Salvezza delle Anime, ricadranno su di voi. A voi Chiederò Conto dell’Operato del Gregge Che vi Era Stato Affidato.

Sacerdoti, Sacerdoti, troppo spesso, infatti, Ho Dovuto Dirottare verso i Miei Figli laici i Miei Messaggi e i Miei Insegnamenti.

Rivedo in voi Sacerdoti, l’atteggiamento che il Mio Figlio Ha Spesso Rimproverato ai Sacerdoti e agli scribi del Suo tempo. A parole Mi siete Fedeli ma, ahimè, il vostro Cuore non Mi appartiene. Siete troppo legati al mondo in cui state Vivendo. Le vostre Esistenze non sono più Proiettate Verso la Promessa di Gioia Eterna Cui vi Avevo Chiamati. E nemmeno più La Proclamate ai Miei Figli.

Sacerdoti quante volte, durante la Celebrazione della Santa Messa Vedo, da parte vostra, la recita di uno sterile copione.

E quante volte, ad un Figlio in crisi Spirituale, viene negato l’Opportuno Sostegno.

Ma ora Mi Sto Stancando. Non c’è più molto Tempo per la Conversione dei Cuori.

E come fu per gli ebrei, che a a della durezza dei loro Cuori, persero il primato per la corsa alla Salvezza, Così Sarà per voi Sacerdoti.

Laici e diaconi vi sostituiranno nella Divulgazione della Mia Parola, se i vostri Cuori non Torneranno a Rivolgersi a Me.

Ascoltate, Figli Miei adorati, Questo Mio Richiamo d’Amore, perché vi Voglio Salvi e Santi”.

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Via Crucis

(in Ginocchio) 

Prima Stazione: Gesù È Condannato a morte

Il Padre: “O Mio Popolo, o Figlio Mio, Tu percuoti le Labbra Che Cercavano la Tua Anima e Vuoi Uccidere la Vita e Mettere a morte l’Amore. Tu Istituisci un tribunale per Giudicare la Giustizia, Oscuri la Luce e Percuoti con le verghe la Sola Carne Veramente Casta del Figlio dell’Uomo, e Leghi le Mani del Creatore Come se Temessi il Suo Abbraccio”.

L’Anima: “Sono diventato un Figlio delle tenebre, Colpendo le Palpebre del Sole Nascente Venuto a Visitarci.  Ho condannato il mio Salvatore e ho lasciato inaridire la Fonte della mia Vita.  Pietà, Signore, Perdona nella Tua Grande Misericordia l’Umanità che cerca di sbarazzarsi del suo Solo Mezzo di salvezza.  Liberaci Attraverso il Sangue di Colui Che abbiamo Messo in Catene”.

Gesù: “Tu Sia Benedetto, Padre, per la Potenza del Tuo Amore, Che Mi Ha Restituito il Giudizio e Mi Ha Permesso di Prendere Su di Me la Condanna Che Pesava sul Genere Umano.   Ti Benedico per la Gloriosa Libertà dei Tuoi Figli, Acquisita Attraverso la Vittoria Riportata Sulle potenze delle tenebre”. 

Seconda Stazione: Gesù È Caricato della Croce

Il Padre: “Figlio Mio, Mio Unico, Mio Prediletto, al Quale Tengo Infinitamente più di Quanto non potesse tenere Abramo ad Isacco, Ecco Che Giunge a Me la Domanda del Figlio Che Portava sulle Spalle il Legno del Suo Olocausto: “Dov’È l’Agnello del Sacrificio?”.   Figlio Mio, Mio Amore, Tu Sei la Risposta Che lo Spirito Suggerì ad Abramo: “Dio Provvederà”.    Tu Sei la Fine di ogni fatalità e di ogni maledizione”.

L’Anima: “Ho tagliato, nella mia follia di Figlio rabbioso e infelice, l’Albero Che Dio Aveva Piantato al Centro del Giardino.    L’Albero della Vita io L’ho maledetto, ed Eccolo ora Come Strumento di morte sulle Spalle di Colui le Cui Membra Porteranno i Frutti della Vita e Faranno di Questo Luogo di tormenti un Nuovo Eden”.

Gesù: “Ho Tolto la Trave Che Era nel tuo occhio, e lo Splendore di Ciò Che tu ora Percepisci ti rende cieco. Sii Paziente in Questa Prova, Caricati della Mia Croce, Essa ti Condurrà; tu vedrai Che l’Amore Alleggerisce il Giogo di chiunque si Affidi alla Mia Scuola, vedrai Come È Dolce il Fardello di Colui Che Porta gli altri, di Colui Che Porta i poveri. E perciò Egli Porta Dio, Porta il Mondo”. 

Terza Stazione: Gesù Cade per la Prima Volta

Il Padre: “Spargerò la Mia Sapienza Come un Vento Impetuoso e Folle per Confondere la sapienza dei saggi, e Spargerò una Debolezza Nuova e Santa Che Confonderà la forza dei potenti. Ecco la Mia Saggezza, ecco la Follia dell’Amore Che Bacia la Polvere Dalla Quale Ho Creato gli uomini. Ecco la Mia Debolezza, e la Potenza della Mia Umiltà: voi non avete voluto Tornare a Me e il vostro Dio Si È Convertito alla vostra natura umana, ma ormai È nella Polvere Che noi Abbiamo Appuntamento”.

L’Anima: “Non Posso Sopportare di Vederti Cadere Come un idolo di pietra.  Mi sembra di osservare la mia propria caduta, e non posso sopportarlo.  Le Tue Mani Sono Legate alla trave e Tu Cadi senza poter Proteggere il Santo Volto.  Insegnami il Vero Abbandono, Insegnami a non Cercare di Attutire le mie Cadute con l’autogiustificazione.  Insegnami a Prendere su di me la violenza dell’Umiliazione, perché Crescano in me la Dolcezza e l’Umiltà”.

Maria: “È Caduto Mio Figlio, È Caduto il Mio Piccolo Bambino, È Caduto Come Quando Gli Insegnavo a Camminare nella Polvere delle Vie di Nazaret.  E Oggi una Nuova Umanità fa i suoi primi passi e cade, e sa subito rialzarsi, poiché non conta più sulla sua forza ma Su Quella di Dio.  Essa tace e Benedice Silenziosamente i suoi carnefici, poiché non è più essa Che Vive, È Mio Figlio Che Vive in essa, Come Ha Vissuto in Me”.

Quarta Stazione: Gesù Incontra Sua Madre

Il Padre: “Mio Popolo, la tua miseria Mi Sconvolge più dei tuoi peccati, È Arrivato a Me il Grido Che non Posso Contenere: “Consolate, Consolate il Mio Popolo”.  E Ciò Che nessun Profeta ha potuto fare, Lo Fa Una Giovinetta.   Tra le Figlie di Eva, Ella Ha Trovato Grazia ai Miei Occhi; Ecco la Sposa del Consolatore. E, Attraverso di Lei, Io Consolo Mio Figlio, Che Porta l’Afflizione del Mondo”.

L’Anima: “Maria, Che Fa Tuo Figlio? Perché Cammina verso la morte? Resti con noi, poiché si È Levata una Nube e le tenebre presto oscureranno la Terra.   Donna, Chi Sei Tu, perché Egli Ti Guardi Così, Che Cosa C’È Tra Te e Lui? È il Tuo Sguardo di Dolore e di Forza, di Gioia Segreta e di Agonia Misteriosa e le Vostre Anime Che Si Toccano e Si Appoggiano l’Una all’Altra, e Si Riposano e Comunicano alle Radici della Sofferenza! È mai Esistita una Tale Intima Unione tra l’Uomo e la Donna?”.

Gesù: “O Madre, Tu Sei Venuta, Attratta dalla Mia Umanità Divina Come lo Era Davide dall’Arca dell’Alleanza.   Tu Mi Cercavi nella Città Come la Fidanzata tra le guardie.   Tu Mi Hai Trovato, Amata dalla Mia Anima, e il Tuo Sguardo Trafigge il Mio Cuore con la Sicurezza della lancia del soldato, e Io So Che nel Vedermi il Tuo Cuore È Già Trafitto, e Si Unisce Perfettamente al Mio”.

Quinta Stazione: Simone di Cirene Aiuta Gesù a Portare la Sua Croce

Il Padre: “Miei Piccoli Figli, Miei Poveri Figli, Volevo Sinceramente Che voi Viveste nel Mio Amore e nella Condivisione della Mia Gioia, ed Ecco Salire Grida di Dolore, Gemiti di Sorde Sofferenze, e l’Amarezza del Vivere si Mischia anche ai vostri Piaceri.    Essa Trasmette la vostra Guarigione; Fatela vostra, Prendete la Croce, se Amate la Vita”.

L’Anima: “Tu mi Inviti a Portare la Tua Croce, quando io so appena portare il Peso dei miei Giorni e delle mie Pene; soffro come uomo, come potrei portare la Sofferenza di Dio? Ma Tu mi Dici Che il Tuo Fardello non mi Schiaccerà, Che Aprirà il mio Cuore e Che, se avrò diviso la Croce di un altro, la mia Tristezza si Tramuterà in Gioia e Questa Gioia nessuno Potrà Togliermela”.

Gesù: “Il Mio Corpo È il tuo Corpo.  Il Mio Corpo È Immenso e Tutte le Croci non Sono Che una Sola Croce, e Tutte le Sofferenze Ne Formano Una Sola e Si Posano sulle Mie Spalle, e Pesano sul Mio Cuore.  Ma il Mio Corpo È Anche il tuo Corpo, e il Mio Cuore È Anche il tuo Cuore.  Io ti Do la Forza e ti Associo Come l’Amico più Prezioso alla Redenzione del Mondo”.

Sesta Stazione: Veronica Asciuga il Volto di Gesù

Il Padre: “O Mia Immagine Infranta! Chi ha visto il Figlio ha visto il Padre.  Ed ecco Che si Manifestano i Tratti del Grande Dolore dell’Amore Messo alla Porta e il tormento della Misericordia.  Figlio Mio, Io Amo Te e il Tuo Viso, Ti Amo Sfigurato dalla lebbra del peccato, Ti Amo Come una Madre Coccola il suo Figlio malato, il suo piccolo deforme; Egli È Unico, perché È il suo”.

Veronica: “Ricevi il Bacio di Questo Panno, o Viso dell’Amore, Più Bello tra i Figli degli uomini.  Il Nuovo Adamo Sta per Nascere, lo Vedo in Questo Miscuglio di Acqua, Sangue e Fango.  Più Che Su Questo Panno, Posati Come un Sigillo sul mio Cuore, imprimi per Sempre la Tua Immagine nella Carne del Cuore dell’uomo”.

Gesù: “Ama ogni uomo Che Porti Questo Viso.  Ama al di Sopra di Ogni Cosa Colui Che È Stato Percosso senza motivo, o con ragione, Ama Colui Che Ha Ricevuto gli sputi del disprezzo e dell’anatema.  Ama la Diversità, ogni volta che la incontri, sappi Che Essa Porta la Mia Immagine.  Segui l’Insegnamento di questa donna Che, Trasportata dal Suo Amore, si È Precipitata Verso di Me, Come Francesco verso i lebbrosi”.

Settima Stazione: Gesù Cade per la Seconda Volta

Il Padre: “Ecco Deserta la Città Celebre, la Città Gioiosa! Anche i Suoi giovani cadranno ai loro posti…”. Eppure l’Avevo Promesso: “Il Suo Piede non Si Scontrerà con la Pietra”.    Ma Io Amo le Pietre di Questo Cammino di Dolore, Ognuna di Esse Potrà Diventare un Figlio dell’Alleanza, se Io non Trattengo Mio Figlio Che Si Dona all’Umanità che è caduta e rimane a Terra.    Non È forse Venuto per la Caduta e per il Risollevarsi di una Moltitudine?”.

L’Anima: “Mio Dio, non ho né il coraggio né il desiderio di rialzarmi.   E un sottile orgoglio mi dice: a Cosa Serve Mantenersi in Piedi e Tendere al Cielo quando sei fatto per la Terra Che ti Attira? Oh, la vanità dei miei Giorni che volevano innalzarsi Fino a Te e che ritornano inesorabilmente verso la Notte Originale! Vorrei Che Tu mi Lasciassi alla mia miseria, ma mi Affascina la Tua Forza nella Prova della Via della Croce”.

Gesù: “Risollevo Adamo dalla Sua Caduta Ripetuta Infinitamente, e Questa Forza Che Si Rinnova nelle Mie Braccia te La Prometto e te La Darò ogni qualvolta ti Avvicinerai al Sacramento della Riconciliazione.   Se tu ti spogli, Verrò a Cercarti Come Ho Cercato Adamo Che, nella Sua vergogna, Si Nascondeva a Dio. L’Amore non Sa null’altro Che Amare e l’Amore Copre una moltitudine di peccati”.

Ottava Stazione: Gesù Incontra le Donne di Gerusalemme

Il Padre: “O mistero della donna Che Rallegra la Creazione, o Figlie di Sion venute a Consolare il Cuore di Dio! Maria, Veronica, e voi Figlie di Gerusalemme, Figlie della Città che uccide i Profeti.  In mezzo a voi È Colei il Cui Cuore Sarà Trafitto, l’Onore della vostra razza.  Silenziosa, Ella Camminerà tra di voi nelle Fiamme della Sinagoga incendiata dagli pseudo-soldati di Cristo, Ella Camminerà fra voi nelle Fiamme di tutte le Auschwitz scaturite dall’odio degli uomini Verso Dio, Fino a Quanto Tutto Israele Sarà Salvato”.

L’Anima: “Dov’ero, Signore, nell’Ora della Tua Angoscia? Cos’ho Detto per Consolarti? Quale Mano Rassicurante Ti ho teso? Solamente le donne Si Avvicinano a Te; Dove Sono i Discepoli di Cui faccio parte? Eppure l’Amore Perfetto Annienta la paura, e io ho una tale vergogna della mia Mancanza d’Amore e di questa terribile cecità! Uniscimi ulteriormente alla Tua Passione, affinché io Ti Ami di una Passione Così Forte da Dimenticare i miei Tormenti”.

Gesù: “Quanto Siete Benedette tra le donne, voi Che Capite Che la Rovina di Gerusalemme È Vicina, poiché È il Tempio Che Sta per Essere Abbattuto.  Dimenticate la Mia Sofferenza, Che Essa non Sia per voi che un Incoraggiamento a soffrire i dolori di una Genesi Terribile e Nuova.   Siate Benedette per la vostra Misericordia; vi Sarà Fatta Misericordia nella Stessa Misura nel Giorno della Disgrazia.  Siano Benedetti coloro che Dimenticano le proprie pene per Consolare gli altri”.

Nona Stazione: Gesù Cade per la Terza Volta

Il Padre: “Ho Mandato Mio Figlio Pensando Che l’Avrebbero Risparmiato, ma ecco che essi uccidono il Mio Amore, se Ne burlano e Lo beffeggiano.  Il Suo Viso non Ha più un Aspetto Umano.  Questo Viso essi Lo Cercheranno Dappertutto, ma hanno Infranto lo Specchio e ucciso le loro Anime.  Nonostante Questo, essi Sono Sempre Miei Figli; se essi Conoscessero il Mio Dolore, capirebbero Fino a Che Punto Sono Amati. Cesserebbero di Sfigurare il Volto dell’Amore”.

L’Anima: “Ho commesso l’irreparabile e soffocato in me la Voce ancora Capace di Chiamare Dio.   Non so più Chi Sia.  Abramo non può Ottenere la Grazia per Sodoma e il Fuoco del Cielo consuma il vizio, il suicidio e l’assassinio, la vertigine dei drogati e degli alcolisti. Non vi è più Speranza”.

Gesù: “Io Sono il Giusto, il Solo a Giustificare tutte le Sodoma della Terra.  È per te, È per loro Che Io Cado più in basso della più Profonda Decadenza Umana, perché È Dio Che Cade e Attraverso la Sua Caduta Viene a Cercare e a Salvare coloro che erano Perduti.  E il Fuoco Che Era Destinato a te Mi Divora in un Battesimo d’Amore, la Mia Lingua È Incollata al Mio Palato e il Grido Che Sale in Me Giustifica il Mondo: “Padre, Perdonali, perché non Sanno Quello Che Fanno”. 

Decima Stazione: Gesù È Spogliato dei Suoi Vestiti

Il Padre: “Ecco Che i Fratelli omicidi hanno Preso il Mantello di Giuseppe prima di far scendere nelle tenebre Colui Che li Libererà dalle tenebre d’Egitto.  Essi non Sanno Quello Che Fanno, essi accelerano l’Ora del Trionfo di Colui Che Perseguitano.  Il Mantello del Nuovo Elia Sconfiggerà le Acque della morte.   Coloro Che Hanno Spogliato Cristo, Io Li Rivestirò di Cristo per la Pasqua Eterna, ed essi Appariranno Davanti a Me Vestiti di Lui, Come d’un Vestito Nuziale”.

L’Anima: “Il Padre Si È Fatto Mediatore d’Amore. Egli non Possedeva Che Una Sola Pecora e, Come Mio Padre Davide, Gliel’Ho rubata, Gli Ho Preso il Suo Solo Abito.  Attraverso la Tua Nudità, o Cristo, voglio ormai Rivestire coloro Che Sono Nudi nel Mondo.  Colmare di Tenerezza i maltrattati, Colmare di Giustizia e di Misericordia coloro che sono stati Privati del Pane e della Dignità, Colmare del Tuo Santo Spirito coloro che hanno Fame e Sete di Conoscerti.  Non Vivrò Abbastanza per Riparare alla Vergogna della Tua Nudità”.

Gesù: “Non Viene soltanto Strappato il Velo del Tempio, Viene Denudato Dio. Il Cuore Che Ha tanto Amato gli uomini Si Scopre, Pronto a Ricevere il colpo di lancia. Vi Restituisco il Mantello Che Copriva la Mia Carne per Restituire a Mio Padre il Vestito della Mia Carne e Dirgli: “Non Ho altro Abito Che il Sudore del Sangue dell’angoscia dei Tuoi Figli, che il fango della loro miseria. Ora, Padre, Rivestimi della Tua Gloria, affinché a Mia Volta Io Possa Avvolgerli nel Mantello della Misericordia”.

Undicesima Stazione: Gesù È Messo in Croce

Il Padre: “Sono Io Che vi Ho Creato e voi Mi Inchiodate le Mani perché non Benedica più, perché Cessi l’Opera delle Mie Mani.  Trafitte, Esse Diventano Sorgenti di Vita Abbondante e gli Angeli Si Chinano su Questo Mistero Grande e Bello.  Voi Legate l’Amore e, Attraverso Questi Legami, l’Amore vi Legherà a Me in Modo Indissolubile.  Per una sfida suicida, volete Estinguere l’Amore per mezzo di tutte queste torture, ma alla Fine dell’Amore vi È ancora l’Amore del Mio Figlio Prediletto”.

L’Anima: “Gesù, Fa’ di Me l’Amante della Tua Croce. Concedimi di Desiderare l’attraversamento di ogni opacità, perché sia Identificato in Te, Fa’ Passare attraverso le Mie Ferite la Luce della Gloria Che Hai Acquisito.  Soffrire Con Te non È più Soffrire, e la Sofferenza della Croce Apre una Fonte Inesauribile di Gioia. La Prova di Colui Che È Inchiodato con Te, Prigioniero dell’Amore, Apre l’Immenso Campo della Libertà Spirituale”.

Gesù: “Padre, Tu non Hai Voluto Sacrificio né Olocausto, È la Misericordia Che Volevi; Essa Aveva Disertato il Frutto delle Tue Mani, ma Tu Mi Hai Dato un Corpo e Io Ti Dico: EccoMi Qui per Fare la Tua Volontà.   È Arrivata l’Ora della Grande Messa per il Mondo ed EccoMi, Ostia Elevata Sopra la Terra.   Che Io Ami i Chiodi, Che Io Ami la Croce e l’Acqua con l’Aceto, e Tutti gli Elementi di Questa Liturgia Che Salva il Mondo!”.

Dodicesima Stazione: Gesù Muore sulla Croce

Il Padre: “Il Grande Grido dell’Amore È Giunto Fino a Me.   Risuonerà Eternamente; nulla ormai Lo Farà Tacere.  Si Alzerà in Ogni Istante, ad Ogni Eucaristia, ad Ogni Atto di Carità, ad Ogni Sacrificio di Santi Che Sono Altri “Cristo”, della folla immensa dei Fratelli dei Quali Mio Figlio È il Primogenito.  Mai più Sarà Proclamata la Vittoria della morte e della distruzione.  Il Grido Che Sale Fino a Me Copre le grida di odio e le grida blasfeme”.

L’Anima: “O Mio Re, Piego le ginocchia Davanti alla Tua Sovranità.   O Mio Unico Amore, Vorrei Rispondere alle Tue Sette Parole d’Amore, ma nessuna Parola può fare Eco all’Infinito.   Ho Preso con Me Tua Madre e il Mio Cuore Si È Aperto ancora di più, la Mia Casa È Grande Come il Cielo Che Risuona del Canto della Lode dei Cori Angelici.  O Mia Attesa Superata, come Ti Restituirò Tutto il Bene Che Mi Hai Fatto?”.

Gesù: “La Vita non muore.  Il Grappolo È Spremuto, non È più Frutto ma Vino Novello.  Ed È in Questo Nuovo Inebriamento, fatto di dolore e di Amore, Che Io Mi Addormento sul Petto del Padre, poiché Tutto È Compiuto.  Ora Sappi Che Nulla Potrà Fermarti nel Tuo Cammino Verso il Regno.  Regola i tuoi Passi su Quelli di Colui Che Ha Camminato sul Mare e Domato gli Elementi scatenati.  Dov’è l’odio degli uomini nell’Ora della Mia morte? L’Amore Ha Avuto l’Ultima Parola”. 

Tredicesima Stazione: Gesù È Deposto dalla Croce

Il Padre: “Si Compie l’Elevazione Mediante la Quale l’Agnello, al Quale Ritorna la Beatitudine: “Beati i Miti”, Prende Possesso della Terra e la Strappa alla forza del nemico.  Tenevo il Corpo di Adamo tra le Mie Braccia Divine, Che egli non avrebbe mai dovuto abbandonare, come non si sarebbe mai dovuto interrompere il Bacio Attraverso il Quale gli Donavo il Soffio Vitale.   Golgota, dove si è appena Giocata la Felicità dell’Umanità, Luogo del Cranio, Luogo Dove Ho Visto morire Adamo. Se l’uomo avesse conosciuto il Grande Dolore Che Provavo Vedendo morire il Primo Uomo, il Mio Grande Dolore nel Vedere il Figlio dell’Eterno Scendere nel Regno dei morti! E il Dolore nel Vedere la terribile Agonia di Mio Figlio, l’Agonia della Mia Anima Che Mette Fine ad ogni disperazione! La morte è morta, l’Amore È Vita e Seme di Vita”.

Maria: “Mio Dio, Abbandonato nelle Mie Braccia, Figlio Mio, Mio Amore e Mio Dio.  Mio Signore, Totalmente Abbandonato, Come nel Giorno di Natale il Figlio nelle Mie Braccia.  E in Questo Silenzio dopo le tenebre un altro Patto Si Compie, nel Quale non È più il Mio Ventre ad Aprirsi ma il Mio Cuore.   E nel dolore di Questa Rivelazione, Io Avverto il Corpo di Mio Figlio, la Chiesa, più Grande del Mondo.   O Figlio Mio, il Cielo e la Terra Sono Pieni dell’Eco della Tua Morte e del Tuo Amore”. 

Quattordicesima Stazione: Gesù È Portato al Sepolcro

Il Padre: “Si È Fatto Silenzio, il Silenzio della Pienezza Che Precedeva l’Istante della Creazione, l’Esplosione Luminosa, l’Estasi dell’Amore Che Partorì l’uomo e la Bellezza del Mondo e di Tutto Ciò Che Esso Contiene. In Silenzio il Mio Verbo Scende nel regno dei morti. La Luce della Vita Apre gli occhi di coloro che brancolavano nella valle dell’ombra.  In Silenzio Egli Ritorna, Tenendo Adamo ed Eva per mano.  Non li Lascerà mai più; insieme Essi Ritorneranno, perché Esploda il Grande Alleluia di Pasqua”.

Maria: “Il Padre Ha Riempito il Mio Cuore del Balsamo della Saggezza e Io Veglio Come la Sola Vergine Saggia di un Mondo divenuto folle.  E Tutta la Speranza del Mondo e Tutta la Sua Fede Ardono nel Mio Cuore.  E il Soffio dello Spirito Mi Colma e Dice: “No, Tuo Figlio non È morto, Dorme”.  E nel Silenzio di Questo Grande Sabato del Mondo Io Offro Tutte le Sofferenze, Tutte le umiliazioni e Tutta la miseria degli uomini”.

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Implorando la Benedizione del Cibo Che Quotidianamente Consumiamo, Ringraziamo il Signore per i Doni Che Concede da Sempre al Mondo, Pregando Tutti Insieme per:

La Santissima Trinità Divina – nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo Consolatore, la Creazione – Opera Straordinaria dell’Onnipotente, Il Santo Natale del Cristo di Dio, Il Santissimo Sangue del Divino Agnello, il Sangue dei Martiri Innocenti, il Santuario della Beata Vergine della Rivelazione in Roma e Tutti i Luoghi in Cui Maria Intese Manifestarsi ai Figli del Popolo di Dio, il Ricordo della Madonna dell’Arco e del Carmine, Santa Maria Maddalena, Giovanni il Battista – Precursore del Cammino di Gesù, San Giuseppe – coi Santi e gli Angeli del Paradiso, Le Anime Sante abbandonate in Purgatorio e per i Defunti di Tutti i Tempi, I Profeti e i Veggenti, i Perseguitati a Causa della Testimonianza Cristica, Papa Francesco, il Rabbino Capo di Roma e Tutti i Riconosciuti Giusti, i Sacerdoti e i Professanti la Fede in Dio Padre Onnipotente, i Movimenti Eucaristici e Mariani, i Gruppi di Preghiera, gli Ammalati nel Corpo e nello Spirito, i Carcerati, gli atei, gli ipocriti e i sapienti della Terra, i Bimbi Deceduti prima del Santo Battesimo, i Giovani e tutti Coloro che non Credono nella Divina Misericordia di Gesù Cristo – Figlio Prediletto dell’Altissimo, Signore nostro, Sacerdote Infallibile e Salvatore del mondo intero.

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Celebrando il Memoriale del Tuo Meraviglioso Figlio, Ti Offriamo, Padre, il Pane della Vita e il Calice della Salvezza, e Ti Rendiamo Grazie per Averci Ammessi alla Tua Presenza a Compiere il Servizio Sacerdotale. Ti Preghiamo Umilmente: per la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci Riunisca in un Solo Corpo. Ricordati, Padre, della Tua Chiesa Diffusa su Tutta la Terra: Rendila Perfetta nell’Amore in Unione con il nostro Papa – Francesco, e con Tutto l’Ordine Sacerdotale. Ricordati dei nostri Fratelli, Che Si Sono Addormentati nella Speranza della Risurrezione, e di Tutti i Defunti Che Si Affidano alla Tua Clemenza: Ammettili a Godere la Luce del Tuo Volto.  Di noi tutti Abbi Misericordia: Donaci di Aver Parte alla Vita Eterna, Insieme con la Beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con gli Apostoli e Tutti i Santi, Che in Ogni Tempo Ti Furono Graditi: e in Gesù Cristo Tuo Figlio Canteremo la Tua Gloria: “Per Cristo, Con Cristo e In Cristo, a Te, Dio, Padre Onnipotente, nell’Unità dello Spirito Santo, Ogni Onore e Gloria, per Tutti i Secoli dei Secoli.  Amen.

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Popolo di Dio, Che Ami Con Cuore Puro il tuo Creatore, Proclama al mondo Che il Figlio Prediletto È Nuovamente quaggiù, sulla Terra, tra noi, e Avrai Salva la Vita!

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“Se Siamo Morti Con Cristo, Crediamo Anche Che Vivremo Con Lui!  Alleluia. (Rm 6, 8)”

La Grande Promessa della Divina Misericordia”

Venerdì Santo 

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Preghiera del Mattino

O Gesù, nell’Ultima Cena, Che Ieri Sera abbiamo Commemorato, Hai Pregato perché la Tua Chiesa Fosse Una.  Donaci di poter dire con Cuore Ardente: “Sia Fatta la Tua Volontà”.   Fa’ che possiamo davvero Essere un Solo Pane, un Solo Corpo, Grazie alla Forza di Questo Santo Sacramento dell’Unità. Attiraci a Te, Principe della Pace e dell’Unità. Fa’ che nell’Ultimo Giorno di Questo Mondo, quando non vi saranno più Sacramenti, ci Presentiamo a Te Come una Cosa Sola con Tutta la Tua Chiesa Celeste, una Cosa Sola con Tutti i Tuoi Santi in un Amore senza Fine, una Cosa Sola con la Trinità, nell’Unità Perfetta. Amen. 

Dal Libro del Profeta Isaia (Is 52,13- 53,12)

Ecco, il Mio Servo Avrà Successo, Sarà Onorato, Esaltato e Innalzato Grandemente. Come molti si stupirono di Lui – Tanto Era Sfigurato per Essere d’Uomo il Suo Aspetto e Diversa la Sua Forma da Quella dei Figli dell’Uomo -, così si Meraviglieranno di Lui molte Nazioni; i re Davanti a Lui si chiuderanno la bocca, poiché Vedranno un Fatto mai a essi Raccontato e Comprenderanno Ciò Che mai Avevano Udito. Chi avrebbe Creduto al nostro Annuncio? A chi sarebbe stato Manifestato il Braccio del Signore? È Cresciuto Come un Virgulto Davanti a Lui e Come una Radice in Terra Arida. Non Ha Apparenza né Bellezza per Attirare i nostri sguardi, non Splendore per poterci Piacere. Disprezzato e Reietto dagli uomini, Uomo dei Dolori Che Ben Conosce il Patire, Come Uno Davanti al Quale ci si copre la faccia; Era Disprezzato e non ne avevamo alcuna Stima. Eppure Egli Si È Caricato delle nostre sofferenze, Si È Addossato i nostri dolori; e noi Lo Giudicavamo Castigato, Percosso da Dio e Umiliato. Egli È Stato Trafitto per le nostre colpe, Schiacciato per le nostre iniquità. Il Castigo Che ci Dà Salvezza si È Abbattuto Su di Lui; per le Sue Piaghe noi siamo Stati Guariti. Noi tutti eravamo Sperduti Come un Gregge, ognuno di noi seguiva la sua Strada; il Signore Fece Ricadere Su di Lui l’iniquità di noi tutti.  Maltrattato, Si Lasciò Umiliare e non Aprì la Sua Bocca; Era Come Agnello Condotto al Macello, Come Pecora Muta di fronte ai Suoi tosatori, e non Aprì la Sua Bocca. Con Oppressione e Ingiusta Sentenza Fu Tolto di Mezzo; chi si affligge per la Sua Posterità? Sì, Fu Eliminato dalla Terra dei Viventi, per la colpa del Mio Popolo Fu Percosso a morte.  Gli Si Diede Sepoltura con gli empi, con il ricco Fu il Suo Tumulo, sebbene non Avesse Commesso violenza né Vi Fosse inganno nella Sua Bocca. Ma al Signore È Piaciuto Prostrarlo con Dolori. Quando Offrirà Se Stesso in Sacrificio di Riparazione, Vedrà una Discendenza, Vivrà a Lungo, Si Compirà per Mezzo Suo la Volontà del Signore.   Dopo il Suo Intimo Tormento Vedrà la Luce e Si Sazierà della Sua Conoscenza; il Giusto Mio Servo Giustificherà molti, Egli Si Addosserà le loro iniquità.    Perciò Io Gli Darò in Premio le Moltitudini, dei potenti Egli Farà Bottino, perché Ha Spogliato Se Stesso fino alla morte ed È Stato Annoverato fra gli empi, mentre Egli Portava il peccato di molti e Intercedeva per i colpevoli.  Parola di Dio. (Rendiamo Grazie a Dio).

Dal Salmo 30

In Te, Signore, mi sono Rifugiato, mai sarò deluso; Difendimi per la Tua Giustizia.   Alle Tue Mani Affido il mio Spirito; Tu mi Hai Riscattato, Signore, Dio Fedele. Sono il rifiuto dei miei nemici e persino dei miei vicini, il terrore dei miei conoscenti; chi mi vede per strada mi sfugge. Sono come un morto, Lontano dal Cuore; sono come un coccio da gettare. Ma io Confido in Te, Signore; dico: «Tu Sei il Mio Dio, i miei Giorni Sono nelle Tue Mani». Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori. Sul Tuo Servo, Fa’ Splendere il Tuo Volto, Salvami per la Tua Misericordia.  Siate Forti, rendete Saldo il vostro Cuore, voi tutti Che Sperate nel Signore.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo  agli Ebrei  (Eb 4,14-16; 5,7-9)

Fratelli, poiché abbiamo un Sommo Sacerdote Grande, Che È Passato Attraverso i Cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo Ferma la Professione della Fede. Infatti non abbiamo un Sommo Sacerdote Che non Sappia Prendere Parte alle nostre debolezze: Egli Stesso È Stato Messo alla Prova in Ogni Cosa come noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con Piena Fiducia al Trono della Grazia per Ricevere Misericordia e Trovare Grazia, così da essere Aiutati al Momento Opportuno. [Cristo, infatti,] nei Giorni della Sua Vita Terrena, Offrì Preghiere e Suppliche, con Forti Grida e Lacrime, a Dio Che Poteva Salvarlo da morte e, per il Suo Pieno Abbandono a Lui, Venne Esaudito. Pur Essendo Figlio, Imparò l’Obbedienza da Ciò Che Patì e, Reso Perfetto, Divenne Causa di Salvezza Eterna per tutti coloro Che Gli Obbediscono. Parola di Dio. (Rendiamo Grazie a Dio).

Canto al Santo Vangelo (cf. Fil 2,8-9)

Gloria e Lode a Te, Cristo Signore! Per noi Cristo Si È Fatto Obbediente Fino alla morte e a una Morte di Croce. Per Questo Dio Lo Esaltò e Gli Donò il Nome Che È al di Sopra di Ogni Nome. Gloria e Lode a Te, Cristo Signore!

Passione del Cristo di Dio – Secondo l’Apostolo Giovanni (Gv 18,1- 19,42)

In Quel Tempo, Gesù Uscì con i Suoi Discepoli al di là del Torrente Cèdron, dove c’era un giardino, nel quale Entrò con i Suoi Discepoli.  Anche Giuda, il traditore, conosceva Quel Luogo, perché Gesù Spesso Si Era Trovato Là con i Suoi Discepoli. Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. Gesù allora, Sapendo Tutto Quello Che Doveva AccaderGli, Si Fece Innanzi e Disse loro: «Chi cercate?». Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono Io!». Vi era con loro anche Giuda, il traditore.  Appena Disse loro «Sono Io», Indietreggiarono e Caddero a Terra. Domandò loro di nuovo: «Chi Cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». Gesù Replicò: «Vi Ho Detto: Sono Io! Se dunque Cercate Me, lasciate che questi se ne vadano», perché Si Compisse la Parola Che Egli Aveva Detto: «Non Ho Perduto Nessuno di quelli Che Mi Hai Dato». Allora Simon Pietro, Che Aveva una spada, la Trasse fuori, Colpì il servo del sommo sacerdote e gli Tagliò l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù allora Disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il Calice Che il Padre Mi Ha Dato, non Dovrò BerLo?». Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, Catturarono Gesù, Lo Legarono e Lo Condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno.   Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È conveniente che un Solo Uomo muoia per il Popolo». Intanto Simon Pietro Seguiva Gesù insieme a un altro Discepolo. Questo Discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta.  Allora quell’altro Discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu uno dei Discepoli di Quest’Uomo?».  Egli rispose: «Non lo sono».  Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro Stava con loro e Si Scaldava. Il sommo sacerdote, dunque, Interrogò Gesù Riguardo ai Suoi Discepoli e al Suo Insegnamento.  Gesù gli Rispose: «Io Ho Parlato al Mondo Apertamente; Ho Sempre Insegnato nella Sinagoga e nel Tempio, Dove tutti i Giudei si riuniscono, e non Ho mai Detto Nulla di Nascosto.  Perché Interroghi Me? Interroga quelli Che hanno Udito Ciò Che Ho Detto loro; ecco, essi Sanno Che Cosa Ho Detto». Appena Detto Questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così Rispondi al sommo sacerdote?».   Gli Rispose Gesù: «Se Ho Parlato male, Dimostrami Dov’È il male. Ma se Ho Parlato Bene, perché Mi Percuoti?». Allora Anna Lo mandò, con le Mani Legate, a Caifa, il sommo sacerdote. Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu uno dei Suoi Discepoli?».  Egli lo negò e disse: «Non lo sono». Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con Lui nel giardino?». Pietro negò di nuovo, e subito un Gallo Cantò. Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l’Alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non Contaminarsi e poter Mangiare la Pasqua. Pilato dunque uscì verso di loro e domandò: «Che Accusa portate Contro Quest’Uomo?». Gli risposero: «Se Costui non Fosse un malfattore, non Te l’Avremmo Consegnato». Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e Giudicatelo secondo la vostra Legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non È Consentito mettere a morte nessuno». Così Si Compivano le Parole Che Gesù Aveva Detto, Indicando di Quale morte Doveva morire. Pilato allora rientrò nel pretorio, fece Chiamare Gesù e Gli Disse: «Sei Tu il Re dei Giudei?». Gesù Rispose: «Dici Questo da te, oppure altri ti hanno parlato di Me?».   Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La Tua Gente e i capi dei sacerdoti Ti Hanno Consegnato a me. Che Cosa Hai Fatto?». Rispose Gesù: «Il Mio regno non È di Questo Mondo; se il Mio Regno Fosse di Questo Mondo, i Miei Servitori Avrebbero Combattuto perché non Fossi Consegnato ai Giudei; ma il Mio Regno non È di Quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque Tu Sei Re?».  Rispose Gesù: «Tu Lo dici: Io Sono Re. Per Questo Io Sono Nato e per Questo Sono Venuto nel Mondo: per Dare Testimonianza alla Verità. Chiunque È dalla Verità, Ascolta la Mia Voce». Gli dice Pilato: «Che Cos’È la Verità?». E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non Trovo in Lui Colpa Alcuna.  Vi è tra voi l’Usanza che, in Occasione della Pasqua, io rimetta uno in Libertà per voi: volete dunque che io Rimetta in Libertà per voi il Re dei Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo: «Non Costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante. Allora Pilato fece Prendere Gesù e Lo Fece Flagellare. E i soldati, Intrecciata una Corona di Spine, GlieLa Posero sul Capo e Gli Misero Addosso un Mantello di Porpora. Poi Gli si avvicinavano e dicevano: «Salve, Re dei Giudei!». E Gli Davano schiaffi. Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: «Ecco, io Ve Lo Conduco Fuori, perché sappiate che non Trovo in Lui Colpa Alcuna». Allora Gesù Uscì, Portando la Corona di Spine e il Mantello di Porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l’Uomo!». Come Lo Videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: «CrocifiggiLo! CrocifiggiLo!». Disse loro Pilato: «PrendeteLo voi e CrocifiggeteLo; io in Lui non Trovo Colpa».  Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una Legge e Secondo la Legge Deve morire, perché Si È Fatto Figlio di Dio». All’udire Queste Parole, Pilato ebbe ancor più paura.    Entrò di nuovo nel pretorio e disse a Gesù: «Di Dove Sei Tu?». Ma Gesù non Gli Diede Risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi Parli? Non sai Che ho il potere di MetterTi in Libertà e il potere di MetterTi in Croce?». Gli rispose Gesù: «Tu non avresti Alcun Potere Su di Me, se Ciò non ti Fosse Stato Dato dall’Alto. Per questo chi mi Ha Consegnato a te ha un peccato più grande». Da quel momento Pilato cercava di MetterLo in Libertà. Ma i Giudei gridarono: «Se Liberi Costui, non sei amico di Cesare! Chiunque si fa Re si mette contro Cesare». Udite queste parole, Pilato fece Condurre fuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la Parascève della Pasqua, verso Mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro Re!». Ma quelli gridarono: «Via! Via! CrocifiggiLo!». Disse loro Pilato: «Metterò in Croce il vostro Re?». Risposero i capi dei sacerdoti: «Non abbiamo altro Re che Cesare». Allora Lo Consegnò loro, perché Fosse Crocifisso.  Essi Presero Gesù ed Egli, Portando la Croce, Si Avviò verso il Luogo Detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, Dove Lo Crocifissero e con Lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in Mezzo. Pilato compose anche l’Iscrizione e la Fece Porre sulla Croce; Vi Era Scritto: «Gesù il Nazareno, il Re dei Giudei». Molti Giudei lessero questa Iscrizione, perché il Luogo Dove Gesù Fu crocifisso era vicino alla Città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: “Il Re dei Giudei”, ma: “Costui Ha detto: Io Sono il Re dei Giudei”». Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto». I soldati poi, quando ebbero Crocifisso Gesù, presero le Sue Vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato -, e la Tunica. Ma Quella tunica Era senza Cuciture, Tessuta Tutta d’un Pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non StracciamoLa, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così Si Compiva la Scrittura, Che Dice: «Si sono divisi tra loro le Mie Vesti e sulla Mia Tunica hanno gettato la sorte». E i soldati fecero così. Stavano Presso la Croce di Gesù Sua Madre, la Sorella di Sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.  Gesù allora, Vedendo la Madre e Accanto a Lei il Discepolo Che Egli Amava, Disse alla Madre: «Donna, Ecco Tuo Figlio!».  Poi Disse al Discepolo: «Ecco tua Madre!».  E da Quell’Ora il Discepolo L’Accolse con sé.  Dopo Questo, Gesù, Sapendo Che ormai Tutto Era Compiuto, affinché Si Compisse la Scrittura, Disse: «Ho Sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e Gliela Accostarono alla Bocca.  Dopo aver preso l’aceto, Gesù Disse: «È Compiuto!». E, Chinato il Capo, Consegnò lo Spirito.

(Qui ci si Genuflette e si fa una breve pausa)

Era il Giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla Croce durante il Sabato – era infatti un Giorno Solenne quel Sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati Crocifissi insieme con Lui.  Venuti però da Gesù, vedendo Che Era già morto, non Gli spezzarono le Gambe, ma uno dei soldati con una lancia Gli colpì il Fianco, e subito Ne Uscì Sangue e Acqua. Chi ha Visto Ne dà Testimonianza e la Sua Testimonianza È Vera; egli sa Che dice il Vero, perché anche voi Crediate. Questo infatti Avvenne perché Si Compisse la Scrittura: «Non Gli Sarà Spezzato Alcun Osso». E un altro Passo della Scrittura Dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a Colui Che Hanno Trafitto». Dopo Questi Fatti, Giuseppe di Arimatèa, Che Era Discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, Chiese a Pilato di Prendere il Corpo di Gesù.  Pilato Lo concesse.  Allora Egli Andò e Prese il Corpo di Gesù. Vi Andò anche Nicodèmo – Quello Che in precedenza Era Andato da Lui di Notte – e Portò circa trenta chili di una mistura di Mirra e di Aloe. Essi presero allora il Corpo di Gesù e Lo Avvolsero con Teli, insieme ad Aromi, come usano fare i Giudei per Preparare la Sepoltura.  Ora, nel Luogo Dove Era Stato Crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un Sepolcro Nuovo, nel Quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il Giorno della Parascève dei Giudei e dato che il Sepolcro era vicino, Posero Gesù. Parola del Signore. (Lode a Te o Cristo).

Preghiera della Sera

“Questa Sera, Signore, noi vogliamo Vegliare con Te, Contemplare la Tua Passione, per Penetrare nel Mistero del Tuo Amore Infinito per noi. Prepara il nostro Cuore ad Accogliere il Mistero della Croce, Metti in noi lo Spirito di Grazia, di Supplica e di Compunzione per i nostri peccati e per i peccati di tutta l’Umanità.  O Maria, Tu Che Hai Vissuto con il Tuo Figlio la Sua Agonia e la Sua morte, Donaci di Piangere con Te, un Pianto Che non Cessi Mai e Che Irrori Continuamente il Terreno dell’Anima, Rendendo Molli le Zolle Indurite del nostro Cuore”. Amen.

Benedetto nei Secoli il Signore!

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O Gesù, Tu Che da Sempre Vivi, non Ti Scordar di me!

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Raccoglimento Solenne
(In Ginocchio)

– Dio, Sorgente e Principio di Ogni Benedizione, Effonda su di noi la Sua Grazia e ci Doni per Tutto l’Anno Vita e Salute. (Amen).

– Ci Custodisca Integri nella Fede, Costanti nella Speranza, Perseveranti e Pazienti Sino alla Fine nella Carità. (Amen).

– Dio Disponga Opere e Giorni nella Sua Pace, Ascolti Qui e in Ogni Luogo le nostre Preghiere e ci Conduca alla Felicità Eterna. (Amen).

– E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, Discenda Su di noi e con noi Rimanga Sempre. (Amen).

Religión de López Méndez - Blog Banesco

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen

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Data:

28 Marzo 2024

Autore articolo:

anadimi

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