Il Santo Vangelo del Giorno Venerdì (Santo) del Signore 07 aprile 2023 – Con l’Amore e la Devozione Dovuti a Colui Ch’È Tornato tra noi nel Nome del Padre!

Poiché […]

Poiché “Il Potere di Cristo Espelle l’originaria causa di ogni male”, Dedichiamo il Santo Vangelo del Giorno all’Amore e alla Divina Misericordia di Gesù Salvatore – Tornato Nuovamente tra noi, affinché Conceda il Suo Perdono alle Anime Sante Abbandonate in Purgatorio e ai Defunti di Tutti i Tempi, Creature Tenere ma Private della Diffusa e Salvifica Preghiera di noi distratti Figli di quaggiù.  Per Grazia Ricevuta.

Io e un po' di briciole di Vangelo: aprile 2018

 

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!

Ascolta la versione in Aramaico 1  (mp3)

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Confiteor

(da Recitarsi possibilmente in Ginocchio, Invocando la Divina Misericordia)

«Confesso a Dio Onnipotente e a voi, Fratelli, Che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.  E Supplico la Beata Sempre Vergine Maria, gli Angeli, i Santi e voi, Fratelli, di Pregare per me il Signore Dio nostro.  Dio Onnipotente Abbia Misericordia di noi, Perdoni i nostri peccati e ci Conduca alla Vita Eterna.  Amen».

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Riflessioni dello Spirito

All’improvviso, Capirai la Vera Essenza del Cristo e Quel Che ci han di Lui celato! Avrai vergogna anche per Ciò, poiché non hai Abbandonato il tuo Cuore Mentre Egli Parlava della Verità – Che ci ostiniamo a non Vedere e a non voler ancora Udire.

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Atto di Dolore

O Gesù, mi Pento e mi Dolgo con Tutto il Cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i Tuoi Castighi e, soprattutto, perché ho offeso Te, Infinitamente Buono e Degno d’Essere Amato Sopra Ogni Cosa! Propongo – col Tuo Santo Aiuto, di non offenderTi mai più e di Fuggire le occasioni prossime di peccato.  Signore, Misericordia, Perdonami! Amen.

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Preghiera dal Cuore

(Atto di Amorevole Umiliazione ai Piedi della Santa Croce – in Ginocchio – 27 luglio 2019)

“Più numerosi dei Capelli del Mio Capo sono coloro che Mi odiano senza ragione.  Sono potenti i nemici che Mi calunniano: quanto non Ho Rubato lo Dovrei Restituire? Per Te Io Sopporto l’insulto e la vergogna Mi copre la Faccia; Sono un Estraneo per i Miei Fratelli, un Forestiero per i Figli di Mia Madre. Poiché Mi Divora lo Zelo per la Tua Casa, ricadono Su di Me gli oltraggi di chi Ti insulta.  Ma Io Innalzo a Te la Mia Preghiera, Signore, nel Tempo della Benevolenza; per la Grandezza della Tua Bontà, Rispondimi, per la Fedeltà della Tua Salvezza, o Dio”. (Sal 69(68),5.8-10.14.).

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Professione di Fede

(in Ginocchio)

“I Servi Fedeli alla Maestà del Figlio dell’Uomo Saranno Pastori Umili e Buoni per le genti del Mondo Nuovo, a Compimento della Gloria in Terra di Dio Padre Onnipotente! Amen”.

“Credo in un Solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, e di Tutte le Cose Visibili e Invisibili.  Credo in un Solo Signore Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, Nato dal Padre Prima di Tutti i Secoli.  Dio da Dio, Luce da Luce, Dio Vero da Dio Vero, Generato –  e non Creato, della Stessa Sostanza del Padre.  Per Mezzo di Lui Tutte le Cose Sono State Create.  Per noi uomini e per la nostra Salvezza Discese dal Cielo, e per Opera dello Spirito Santo Si È Incarnato nel Seno della Vergine Maria e Si È Fatto Uomo.  Fu Crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, Morì e Fu Sepolto e il Terzo Giorno È Risuscitato Secondo le Scritture; È Salito al Cielo, Siede alla Destra di Dio Padre Onnipotente e di Nuovo Verrà nella Gloria per Giudicare i Vivi e i morti e il Suo Regno non Avrà fine.  Credo nello Spirito Santo, Che È Signore e Dà la Vita e Procede dal Padre e dal Figlio, e Con il Padre e il Figlio È Adorato e Glorificato e Ha Parlato per Mezzo dei Profeti.  Credo nella Chiesa del Figlio dell’Uomo, una Santa Cattolica e Apostolica.  Professo un Solo Battesimo per il Perdono dei peccati e Aspetto la Risurrezione dei Morti e la Vita del Mondo Che Verrà! Amen”.

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La Settimana Santa

(In Ginocchio)

Nella Settimana Santa la Chiesa Celebra i Misteri della Salvezza, Portati a Compimento da Cristo negli Ultimi Giorni della Sua Vita, a Cominciare dal Suo Ingresso Messianico in Gerusalemme, Fino alla Sua Beata Passione e Gloriosa Risurrezione. La Domenica delle Palme «della Passione del Signore», nella Quale la Chiesa Dà Inizio alla Celebrazione del Mistero del Suo Signore, Morto, Sepolto e Risorto, Unisce Insieme il Trionfo Regale di Cristo e l’Annunzio della Sua Gloriosa Passione. I due Aspetti del Mistero Pasquale Vengano Messi in Luce nella Catechesi e nella Celebrazione di Questo Giorno. L’Ingresso del Signore in Gerusalemme Viene Commemorato con la Solenne Processione, con Cui i Cristiani, Imitando le Acclamazioni dei Fanciulli ebrei, Vanno Incontro al Signore al Canto dell’«Osanna».La Processione Sia Una Soltanto e Fatta Prima della Messa con Maggiore Concorso di Popolo, anche nelle Ore Vespertine Sia del Sabato che della Domenica. I Fedeli Si Raccolgano in una Chiesa minore o in altro luogo adatto fuori della Chiesa, Verso la Quale la Processione È Diretta. I Fedeli Partecipino a Questa Processione Cantando e Portando in mano Rami di Palma o di altri Alberi. Il Sacerdote e i Ministri Precedono il Popolo, Portando anch’Essi le Palme. Le Palme Vengono Benedette per Essere Portate in Processione. Conservate Religiosamente in casa, Richiamano alla mente dei Fedeli la Vittoria di Cristo Celebrata in Questo Giorno con la Processione.

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Quando Verranno Rivelate le “Verità” molti Piangeranno in Questa Terra, mentre altri – già Dipartiti, Comprenderanno il Tempo perduto in inutili strategie, mentre meglio avremmo fatto Tutti – Vivi qua o Là, a Pregare Intensamente e con il Cuore Contrito il Signore, Che non Poteva Morire secondo i nostri stolti piani materiali.  Il Magnifico Creatore Disse Che “Il Suo Giusto Sarebbe Vissuto Mediante le Fede”, Dono non Accolto però da non pochi Fratelli che – ostinati nel loro insulso modo di agire, continuano imperterriti il loro percorso di perdizione, che li porterà inevitabilmente alla morte dello Spirito! Papa Francesco – il Tenero Vescovo Bianco, Ha più volte Detto Che “il Suo Pontificato Sarà breve, ma non per Motivi di Salute!”; non Lascia Intuire nulla Ciò? Smettiamo i panni vecchi, per indossarne di Candidi e Nuovi, abiurando il male e chi ad esso si riferisce, poiché vi Sono non pochi Segni Indicanti Che siamo alla “Resa dei Conti”, tenendo bene a mente che “…. finito il Tempo della Vita Finito È ancora il Tempo di Meritare”.  Rendendo Onore alla Grande Promessa della Divina Misericordia, Buon Venerdì Santo e Buon 1° Venerdì del Mese a Tutti coloro che sapranno Stare in Silenzio Accanto al Signore.  Amen.

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Venite, Benedetti del Padre Mio, Ricevete in Eredità il Regno Preparato per voi Fin dalla Creazione del Mondo. Alleluia. (Mt 25, 34)

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Colletta

O Dio, Che ci Dai la Gioia di Rivivere Ogni Anno la Risurrezione del Signore, Fa’ Che Mediante la Liturgia Pasquale Che Celebriamo nel Tempo Possiamo Giungere alla Gioia Eterna.  Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio, Che È Dio, e Vive e Regna con Te, nell’Unità dello Spirito Santo, Ogni Onore e Gloria per Tutti i Secoli dei Secoli.  Amen. 

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Preghiera al Cuore Misericordioso

(In Ginocchio – 06 aprile 2021)

Signore Gesù Cristo, Fin dalla mia Infanzia So Che Tu Sei la Via, la Verità, la Vita.  Tale Affermazione Vale per tutti gli uomini.  Questa Mattina, penso Che Tu Sia la mia Via, la mia Verità e la mia Vita.  Tu non Lo Dici a tutti, È a me Che Parli.  Questo mi getta nello Stupore e nella Gratitudine.  La Via Ha un Obiettivo, la Verità un Contenuto, la Vita un’Origine.  Sebbene io Sappia Che Tu Sei Nel Padre e Che il Padre È in Te, chiedo: Mostrami il Padre. Fa’ Che io Lo Incontri IncontrandoTi Oggi.  Amen.

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Venerdì Santo!

(In Ginocchio – 07 aprile 2023)

… i Cuori in Ascolto Mediteranno il proprio Vissuto, Astenendosi da qualsivoglia attività fisica, Digiunando e Ponendosi in Ossequiosa Preghiera, Così Partecipando alla Purificazione Celeste Offerta da Gesù per i Fedeli Figli Suoi:

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Atto di Dolore

O Gesù, mi Pento e mi Dolgo con Tutto il Cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i Tuoi Castighi e, soprattutto, perché ho offeso Te, Infinitamente Buono e Degno d’Essere Amato Sopra Ogni Cosa! Propongo – col Tuo Santo Aiuto, di non offenderTi mai più e di Fuggire le occasioni prossime di peccato.  Signore, Misericordia, Perdonami! Amen.

Via Crucis

(in ginocchio) 

Prima Stazione: Gesù È Condannato a morte

Il Padre: “O Mio Popolo, o Figlio Mio, Tu percuoti le Labbra Che Cercavano la Tua Anima e Vuoi Uccidere la Vita e Mettere a morte l’Amore. Tu Istituisci un tribunale per Giudicare la Giustizia, Oscuri la Luce e Percuoti con le verghe la Sola Carne Veramente Casta del Figlio dell’Uomo, e Leghi le Mani del Creatore Come se Temessi il Suo Abbraccio”.

L’Anima: “Sono diventato un Figlio delle tenebre, Colpendo le Palpebre del Sole Nascente Venuto a Visitarci.  Ho condannato il mio Salvatore e ho lasciato inaridire la Fonte della mia Vita.  Pietà, Signore, Perdona nella Tua Grande Misericordia l’Umanità che cerca di sbarazzarsi del suo Solo Mezzo di salvezza.   Liberaci Attraverso il Sangue di Colui Che abbiamo Messo in Catene”.

Gesù: “Tu Sia Benedetto, Padre, per la Potenza del Tuo Amore, Che Mi Ha Restituito il Giudizio e Mi Ha Permesso di Prendere Su di Me la Condanna Che Pesava sul Genere Umano.  Ti Benedico per la Gloriosa Libertà dei Tuoi Figli, Acquisita Attraverso la Vittoria Riportata Sulle potenze delle tenebre”.

Seconda Stazione: Gesù È Caricato della Croce

Il Padre: “Figlio Mio, Mio Unico, Mio Prediletto, al Quale Tengo Infinitamente più di Quanto non potesse tenere Abramo ad Isacco, Ecco Che Giunge a Me la Domanda del Figlio Che Portava sulle Spalle il Legno del Suo Olocausto: “Dov’È l’Agnello del Sacrificio?”.  Figlio Mio, Mio Amore, Tu Sei la Risposta Che lo Spirito Suggerì ad Abramo: “Dio Provvederà”. Tu Sei la Fine di ogni fatalità e di ogni maledizione”. L’Anima: “Ho tagliato, nella mia follia di Figlio rabbioso e infelice, l’Albero Che Dio Aveva Piantato al Centro del Giardino.  L’Albero della Vita io L’ho maledetto, ed Eccolo ora Come Strumento di morte sulle Spalle di Colui le Cui Membra Porteranno i Frutti della Vita e Faranno di Questo Luogo di tormenti un Nuovo Eden”.Gesù: “Ho Tolto la Trave Che Era nel tuo occhio, e lo Splendore di Ciò Che tu ora Percepisci ti rende cieco. Sii Paziente in Questa Prova, Caricati della Mia Croce, Essa ti Condurrà; tu vedrai Che l’Amore Alleggerisce il Giogo di chiunque si Affidi alla Mia Scuola, vedrai Come È Dolce il Fardello di Colui Che Porta gli altri, di Colui Che Porta i poveri. E perciò Egli Porta Dio, Porta il Mondo”. 

Terza Stazione: Gesù Cade per la Prima Volta

Il Padre: “Spargerò la Mia Sapienza Come un Vento Impetuoso e Folle per Confondere la sapienza dei saggi, e Spargerò una Debolezza Nuova e Santa Che Confonderà la forza dei potenti. Ecco la Mia Saggezza, ecco la Follia dell’Amore Che Bacia la Polvere Dalla Quale Ho Creato gli uomini. Ecco la Mia Debolezza, e la Potenza della Mia Umiltà: voi non avete voluto Tornare a Me e il vostro Dio Si È Convertito alla vostra natura umana, ma ormai È nella Polvere Che noi Abbiamo Appuntamento”.

L’Anima: “Non Posso Sopportare di VederTi Cadere Come un idolo di pietra.  Mi sembra di osservare la mia propria caduta, e non posso sopportarlo.  Le Tue Mani Sono Legate alla trave e Tu Cadi senza poter Proteggere il Santo Volto. Insegnami il Vero Abbandono, Insegnami a non Cercare di Attutire le mie Cadute con l’autogiustificazione.  Insegnami a Prendere su di me la violenza dell’Umiliazione, perché Crescano in me la Dolcezza e l’Umiltà”.

Maria: “È Caduto Mio Figlio, È Caduto il Mio Piccolo Bambino, È Caduto Come Quando Gli Insegnavo a Camminare nella Polvere delle Vie di Nazaret.  E Oggi una Nuova Umanità fa i suoi primi passi e cade, e sa subito rialzarsi, poiché non conta più sulla sua forza ma Su Quella di Dio.   Essa tace e Benedice Silenziosamente i suoi carnefici, poiché non è più essa Che Vive, È Mio Figlio Che Vive in essa, Come Ha Vissuto in Me”.

Quarta Stazione: Gesù Incontra Sua Madre

Il Padre: “Mio Popolo, la tua miseria Mi Sconvolge più dei tuoi peccati, È Arrivato a Me il Grido Che non Posso Contenere: “Consolate, Consolate il Mio Popolo”. E Ciò Che nessun Profeta ha potuto fare, Lo Fa Una Giovinetta.  Tra le Figlie di Eva, Ella Ha Trovato Grazia ai Miei Occhi; Ecco la Sposa del Consolatore. E, Attraverso di Lei, Io Consolo Mio Figlio, Che Porta l’Afflizione del Mondo”.

L’Anima: “Maria, Che Fa Tuo Figlio? Perché Cammina verso la morte? Resti con noi, poiché si È Levata una Nube e le tenebre presto oscureranno la Terra.  Donna, Chi Sei Tu, perché Egli Ti Guardi Così, Che Cosa C’È Tra Te e Lui? È il Tuo Sguardo di Dolore e di Forza, di Gioia Segreta e di Agonia Misteriosa e le Vostre Anime Che Si Toccano e Si Appoggiano l’Una all’Altra, e Si Riposano e Comunicano alle Radici della Sofferenza! È mai Esistita una Tale Intima Unione tra l’Uomo e la Donna?”.

Gesù: “O Madre, Tu Sei Venuta, Attratta dalla Mia Umanità Divina Come lo Era Davide dall’Arca dell’Alleanza.  Tu Mi Cercavi nella Città Come la Fidanzata tra le guardie.  Tu Mi Hai Trovato, Amata dalla Mia Anima, e il Tuo Sguardo Trafigge il Mio Cuore con la Sicurezza della lancia del soldato, e Io So Che nel VederMi il Tuo Cuore È Già Trafitto, e Si Unisce Perfettamente al Mio”.

Quinta Stazione: Simone di Cirene Aiuta Gesù a Portare la Sua Croce

Il Padre: “Miei Piccoli Figli, Miei Poveri Figli, Volevo Sinceramente Che voi Viveste nel Mio Amore e nella Condivisione della Mia Gioia, ed Ecco Salire Grida di Dolore, Gemiti di Sorde Sofferenze, e l’Amarezza del Vivere si Mischia anche ai vostri Piaceri.  Essa Trasmette la vostra Guarigione; Fatela vostra, Prendete la Croce, se Amate la Vita”.

L’Anima: “Tu mi Inviti a Portare la Tua Croce, quando io so appena portare il Peso dei miei Giorni e delle mie Pene; soffro come uomo, come potrei portare la Sofferenza di Dio? Ma Tu mi Dici Che il Tuo Fardello non mi Schiaccerà, Che Aprirà il mio Cuore e Che, se avrò diviso la Croce di un altro, la mia Tristezza si Tramuterà in Gioia e Questa Gioia nessuno Potrà TogliermeLa”.

Gesù: “Il Mio Corpo È il tuo Corpo.  Il Mio Corpo È Immenso e Tutte le Croci non Sono Che una Sola Croce, e Tutte le Sofferenze Ne Formano Una Sola e Si Posano sulle Mie Spalle, e Pesano sul Mio Cuore.  Ma il Mio Corpo È Anche il tuo Corpo, e il Mio Cuore È Anche il tuo Cuore.    Io ti Do la Forza e ti Associo Come l’Amico più Prezioso alla Redenzione del Mondo”.

Sesta Stazione: Veronica Asciuga il Volto di Gesù

Il Padre: “O Mia Immagine Infranta! Chi ha visto il Figlio ha visto il Padre.  Ed ecco Che si Manifestano i Tratti del Grande Dolore dell’Amore Messo alla Porta e il tormento della Misericordia.  Figlio Mio, Io Amo Te e il Tuo Viso, Ti Amo Sfigurato dalla lebbra del peccato, Ti Amo Come una Madre Coccola il suo Figlio malato, il suo piccolo deforme; Egli È Unico, perché È il suo”.

Veronica: “Ricevi il Bacio di Questo Panno, o Viso dell’Amore, Più Bello tra i Figli degli uomini.  Il Nuovo Adamo Sta per Nascere, lo Vedo in Questo Miscuglio di Acqua, Sangue e Fango.  Più Che Su Questo Panno, PosaTi Come un Sigillo sul mio Cuore, imprimi per Sempre la Tua Immagine nella Carne del Cuore dell’uomo”.

Gesù: “Ama ogni uomo Che Porti Questo Viso.  Ama al di Sopra di Ogni Cosa Colui Che È Stato Percosso senza motivo, o con ragione, Ama Colui Che Ha Ricevuto gli sputi del disprezzo e dell’anatema.  Ama la Diversità, ogni volta che la incontri, sappi Che Essa Porta la Mia Immagine.  Segui l’Insegnamento di questa donna Che, Trasportata dal Suo Amore, si È Precipitata Verso di Me, Come Francesco verso i lebbrosi”.

Settima Stazione: Gesù Cade per la Seconda Volta

Il Padre: “Ecco Deserta la Città Celebre, la Città Gioiosa! Anche i Suoi giovani cadranno ai loro posti…”. Eppure l’Avevo Promesso: “Il Suo Piede non Si Scontrerà con la Pietra”.  Ma Io Amo le Pietre di Questo Cammino di Dolore, Ognuna di Esse Potrà Diventare un Figlio dell’Alleanza, se Io non Trattengo Mio Figlio Che Si Dona all’Umanità che è caduta e rimane a Terra.  Non È forse Venuto per la Caduta e per il Risollevarsi di una Moltitudine?”.

L’Anima: “Mio Dio, non ho né il coraggio né il desiderio di rialzarmi.  E un sottile orgoglio mi dice: a Cosa Serve Mantenersi in Piedi e Tendere al Cielo quando sei fatto per la Terra Che ti Attira? Oh, la vanità dei miei Giorni che volevano innalzarsi Fino a Te e che ritornano inesorabilmente verso la Notte Originale! Vorrei Che Tu mi Lasciassi alla mia miseria, ma mi Affascina la Tua Forza nella Prova della Via della Croce”.

Gesù: “Risollevo Adamo dalla Sua Caduta Ripetuta Infinitamente, e Questa Forza Che Si Rinnova nelle Mie Braccia te La Prometto e te La Darò ogni qualvolta ti Avvicinerai al Sacramento della Riconciliazione.  Se tu ti spogli, Verrò a Cercarti Come Ho Cercato Adamo Che, nella Sua vergogna, Si Nascondeva a Dio.   L’Amore non Sa null’altro Che Amare e l’Amore Copre una moltitudine di peccati”.

Ottava Stazione: Gesù Incontra le Donne di Gerusalemme

Il Padre: “O mistero della donna Che Rallegra la Creazione, o Figlie di Sion venute a Consolare il Cuore di Dio! Maria, Veronica, e voi Figlie di Gerusalemme, Figlie della Città che uccide i Profeti.  In mezzo a voi È Colei il Cui Cuore Sarà Trafitto, l’Onore della vostra razza.  Silenziosa, Ella Camminerà tra di voi nelle Fiamme della Sinagoga incendiata dagli pseudosoldati di Cristo, Ella Camminerà fra voi nelle Fiamme di tutte le Auschwitz scaturite dall’odio degli uomini Verso Dio, Fino a Quanto Tutto Israele Sarà Salvato”.

L’Anima: “Dov’ero, Signore, nell’Ora della Tua Angoscia? Cos’ho Detto per Consolarti? Quale Mano Rassicurante Ti ho teso? Solamente le donne Si Avvicinano a Te; Dove Sono i Discepoli di Cui faccio parte? Eppure l’Amore Perfetto Annienta la paura, e io ho una tale vergogna della mia Mancanza d’Amore e di questa terribile cecità! Uniscimi ulteriormente alla Tua Passione, affinché io Ti Ami di una Passione Così Forte da Dimenticare i miei Tormenti”.

Gesù: “Quanto Siete Benedette tra le donne, voi Che Capite Che la Rovina di Gerusalemme È Vicina, poiché È il Tempio Che Sta per Essere Abbattuto. Dimenticate la Mia Sofferenza, Che Essa non Sia per voi che un Incoraggiamento a soffrire i dolori di una Genesi Terribile e Nuova.  Siate Benedette per la vostra Misericordia; vi Sarà Fatta Misericordia nella Stessa Misura nel Giorno della Disgrazia.  Siano Benedetti coloro che Dimenticano le proprie pene per Consolare gli altri”.

Nona Stazione: Gesù Cade per la Terza Volta

Il Padre: “Ho Mandato Mio Figlio Pensando Che l’Avrebbero Risparmiato, ma ecco che essi uccidono il Mio Amore, se Ne burlano e Lo beffeggiano.  Il Suo Viso non Ha più un Aspetto Umano.  Questo Viso essi Lo Cercheranno Dappertutto, ma hanno Infranto lo Specchio e ucciso le loro Anime.  Nonostante Questo, essi Sono Sempre Miei Figli; se essi Conoscessero il Mio Dolore, capirebbero Fino a Che Punto Sono Amati. Cesserebbero di Sfigurare il Volto dell’Amore”.

L’Anima: “Ho commesso l’irreparabile e soffocato in me la Voce ancora Capace di Chiamare Dio.  Non so più Chi Sia.  Abramo non può Ottenere la Grazia per Sodoma e il Fuoco del Cielo consuma il vizio, il suicidio e l’assassinio, la vertigine dei drogati e degli alcolisti. Non vi è più Speranza”.

Gesù: “Io Sono il Giusto, il Solo a Giustificare tutte le Sodoma della Terra.   È per te, È per loro Che Io Cado più in basso della più Profonda Decadenza Umana, perché È Dio Che Cade e Attraverso la Sua Caduta Viene a Cercare e a Salvare coloro che erano Perduti.  E il Fuoco Che Era Destinato a te Mi Divora in un Battesimo d’Amore, la Mia Lingua È Incollata al Mio Palato e il Grido Che Sale in Me Giustifica il Mondo: “Padre, Perdonali, perché non Sanno Quello Che Fanno”. 

Decima Stazione: Gesù È Spogliato dei Suoi Vestiti

Il Padre: “Ecco Che i Fratelli omicidi hanno Preso il Mantello di Giuseppe prima di far scendere nelle tenebre Colui Che li Libererà dalle tenebre d’Egitto.  Essi non Sanno Quello Che Fanno, essi accelerano l’Ora del Trionfo di Colui Che Perseguitano.  Il Mantello del Nuovo Elia Sconfiggerà le Acque della morte.  Coloro Che Hanno Spogliato Cristo, Io Li Rivestirò di Cristo per la Pasqua Eterna, ed essi Appariranno Davanti a Me Vestiti di Lui, Come d’un Vestito Nuziale”.

L’Anima: “Il Padre Si È Fatto Mediatore d’Amore. Egli non Possedeva Che Una Sola Pecora e, Come Mio Padre Davide, Gliel’Ho Rubata, Gli Ho Preso il Suo Solo Abito.  Attraverso la Tua Nudità, o Cristo, voglio ormai Rivestire coloro Che Sono Nudi nel Mondo.   Colmare di Tenerezza i maltrattati, Colmare di Giustizia e di Misericordia coloro che sono stati Privati del Pane e della Dignità, Colmare del Tuo Santo Spirito coloro che hanno Fame e Sete di ConoscerTi. Non Vivrò Abbastanza per Riparare alla Vergogna della Tua Nudità”.

Gesù: “Non Viene soltanto Strappato il Velo del Tempio, Viene Denudato Dio. Il Cuore Che Ha tanto Amato gli uomini Si Scopre, Pronto a Ricevere il colpo di lancia. Vi Restituisco il Mantello Che Copriva la Mia Carne per Restituire a Mio Padre il Vestito della Mia Carne e DirGli: “Non Ho altro Abito Che il Sudore del Sangue dell’angoscia dei Tuoi Figli, che il fango della loro miseria. Ora, Padre, Rivestimi della Tua Gloria, affinché a Mia Volta Io Possa Avvolgerli nel Mantello della Misericordia”.

Undicesima Stazione: Gesù È Messo in Croce

Il Padre: “Sono Io Che vi Ho Creato e voi Mi Inchiodate le Mani perché non Benedica più, perché Cessi l’Opera delle Mie Mani.  Trafitte, Esse Diventano Sorgenti di Vita Abbondante e gli Angeli Si Chinano su Questo Mistero Grande e Bello.  Voi Legate l’Amore e, Attraverso Questi Legami, l’Amore vi Legherà a Me in Modo Indissolubile.  Per una sfida suicida, volete Estinguere l’Amore per mezzo di tutte queste torture, ma alla Fine dell’Amore vi È ancora l’Amore del Mio Figlio Prediletto”.

L’Anima: “Gesù, Fa’ di Me l’Amante della Tua Croce. Concedimi di Desiderare l’attraversamento di ogni opacità, perché sia Identificato in Te, Fa’ Passare attraverso le Mie Ferite la Luce della Gloria Che Hai Acquisito.  Soffrire Con Te non È più Soffrire, e la Sofferenza della Croce Apre una Fonte Inesauribile di Gioia. La Prova di Colui Che È Inchiodato con Te, Prigioniero dell’Amore, Apre l’Immenso Campo della Libertà Spirituale”.

Gesù: “Padre, Tu non Hai Voluto Sacrificio né Olocausto, È la Misericordia Che Volevi; Essa Aveva Disertato il Frutto delle Tue Mani, ma Tu Mi Hai Dato un Corpo e Io Ti Dico: EccoMi Qui per Fare la Tua Volontà.   È Arrivata l’Ora della Grande Messa per il Mondo ed EccoMi, Ostia Elevata Sopra la Terra.  Che Io Ami i Chiodi, Che Io Ami la Croce e l’Acqua con l’Aceto, e Tutti gli Elementi di Questa Liturgia Che Salva il Mondo!”.

Dodicesima Stazione: Gesù Muore sulla Croce

Il Padre: “Il Grande Grido dell’Amore È Giunto Fino a Me.  Risuonerà Eternamente; nulla ormai Lo Farà Tacere.  Si Alzerà in Ogni Istante, ad Ogni Eucaristia, ad Ogni Atto di Carità, ad Ogni Sacrificio di Santi Che Sono Altri “Cristo”, della folla immensa dei Fratelli dei Quali Mio Figlio È il Primogenito.  Mai più Sarà Proclamata la Vittoria della morte e della distruzione.  Il Grido Che Sale Fino a Me Copre le grida di odio e le grida blasfeme”.

L’Anima: “O Mio Re, Piego le ginocchia Davanti alla Tua Sovranità.  O Mio Unico Amore, Vorrei Rispondere alle Tue Sette Parole d’Amore, ma nessuna Parola può fare Eco all’Infinito.  Ho Preso con Me Tua Madre e il Mio Cuore Si È Aperto ancora di più, la Mia Casa È Grande Come il Cielo Che Risuona del Canto della Lode dei Cori Angelici.  O Mia Attesa Superata, come Ti Restituirò Tutto il Bene Che Mi Hai Fatto?”.

Gesù: “La Vita non muore.  Il Grappolo È Spremuto, non È più Frutto ma Vino Novello.  Ed È in Questo Nuovo Inebriamento, fatto di dolore e di Amore, Che Io Mi Addormento sul Petto del Padre, poiché Tutto È Compiuto.   Ora Sappi Che Nulla Potrà Fermarti nel Tuo Cammino Verso il Regno.   Regola i tuoi Passi su Quelli di Colui Che Ha Camminato sul Mare e Domato gli Elementi scatenati.  Dov’è l’odio degli uomini nell’Ora della Mia morte? L’Amore Ha Avuto l’Ultima Parola”. 

Tredicesima Stazione: Gesù È Deposto dalla Croce

Il Padre: “Si Compie l’Elevazione Mediante la Quale l’Agnello, al Quale Ritorna la Beatitudine: “Beati i Miti”, Prende Possesso della Terra e la Strappa alla forza del nemico. Tenevo il Corpo di Adamo tra le Mie Braccia Divine, Che egli non avrebbe mai dovuto abbandonare, come non si sarebbe mai dovuto interrompere il Bacio Attraverso il Quale gli Donavo il Soffio Vitale. Golgota, dove si è appena Giocata la Felicità dell’Umanità, Luogo del Cranio, Luogo Dove Ho Visto morire Adamo. Se l’uomo avesse conosciuto il Grande Dolore Che Provavo Vedendo morire il Primo Uomo, il Mio Grande Dolore nel Vedere il Figlio dell’Eterno Scendere nel Regno dei morti! E il Dolore nel Vedere la terribile Agonia di Mio Figlio, l’Agonia della Mia Anima Che Mette Fine ad ogni disperazione! La morte è morta, l’Amore È Vita e Seme di Vita”.

Maria: “Mio Dio, Abbandonato nelle Mie Braccia, Figlio Mio, Mio Amore e Mio Dio. Mio Signore, Totalmente Abbandonato, Come nel Giorno di Natale il Figlio nelle Mie Braccia.  E in Questo Silenzio dopo le tenebre un altro Patto Si Compie, nel Quale non È più il Mio Ventre ad Aprirsi ma il Mio Cuore.   E nel dolore di Questa Rivelazione, Io Avverto il Corpo di Mio Figlio, la Chiesa, più Grande del Mondo.  O Figlio Mio, il Cielo e la Terra Sono Pieni dell’Eco della Tua Morte e del Tuo Amore”. 

Quattordicesima Stazione: Gesù È Portato al Sepolcro

Il Padre: “Si È Fatto Silenzio, il Silenzio della Pienezza Che Precedeva l’Istante della Creazione, l’Esplosione Luminosa, l’Estasi dell’Amore Che Partorì l’uomo e la Bellezza del Mondo e di Tutto Ciò Che Esso Contiene. In Silenzio il Mio Verbo Scende nel regno dei morti.  La Luce della Vita Apre gli occhi di coloro che brancolavano nella valle dell’ombra.  In Silenzio Egli Ritorna, Tenendo Adamo ed Eva per mano.  Non li Lascerà mai più; insieme Essi Ritorneranno, perché Esploda il Grande Alleluia di Pasqua”.

Maria: “Il Padre Ha Riempito il Mio Cuore del Balsamo della Saggezza e Io Veglio Come la Sola Vergine Saggia di un Mondo divenuto folle.  E Tutta la Speranza del Mondo e Tutta la Sua Fede Ardono nel Mio Cuore.  E il Soffio dello Spirito Mi Colma e Dice: “No, Tuo Figlio non È morto, Dorme”.   E nel Silenzio di Questo Grande Sabato del Mondo Io Offro Tutte le Sofferenze, Tutte le umiliazioni e Tutta la miseria degli uomini”.

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La Novena dei Defunti

La Divozione Verso le Anime del Purgatorio col RaccomandarLe a Dio, acciocché Le Sollevi nelle grandi Pene Che Patiscono – e presto Le Chiami alla Sua Gloria, È molto Cara al Signore, ed insieme È molto Giovevole a noi, poiché Quelle  Sono Sue Eterne Spose, ed all’Incontro Sono Gratissime verso chi Ottiene Loro la Liberazione da Quel Carcere, o almeno Qualche Sollievo nei Tormenti; onde, Giunte Che Saranno in Cielo, non Si Scorderanno certamente di chi ha Pregato per Esse. E Piamente si Crede Che Dio Palesi Loro le nostre Orazioni, affinché Preghino per noi. È Vero Che Quelle  non Sono in Istato di Pregare per Sé, poiché Stanno Ivi Come Ree Soddisfacendo le Loro Colpe; nondimeno, perché Sono molto Care a Dio, ben Possono Pregare per noi ed Ottenerci le Grazie. Santa Caterina di Bologna quando Voleva qualche Grazia Ricorreva alle Anime del Purgatorio e tosto Si Vedeva Esaudita; ed Attestava Che più Grazie, non Ottenute Ricorrendo ai Santi, Le Aveva Conseguite Ricorrendo alle Anime del Purgatorio. Del resto Sono Innumerevoli le Grazie Che Narrano i Devoti Aver Ricevute per Mezzo di Queste Sante Anime. Ma se noi vogliamo il Soccorso delle Loro Orazioni È Giusto, anzi È Dovere, Che  Le Soccorriamo colle nostre. Ho detto: anzi È Dovere perché la Carità Cristiana Richiede che noi Sovveniamo i Prossimi Che Stanno in Necessità del nostro Aiuto. Ma quali Prossimi Sono più Bisognosi del nostro Aiuto se non le Anime del Purgatorio – Che, Prive della Vista di Dio, Soffrono una Pena maggiore di qualunque Altra? E pensiamo che Ivi Facilmente Penano anche le Anime dei nostri Genitori, Fratelli, o di altri Parenti e Amici, ed Aspettano il nostro Soccorso. Pensiamo inoltre Che Quelle Sante Regine non Possono Aiutarsi da Sé, mentre Sono in Istato di Debitrici delle Loro Mancanze; Questo Pensiero Deve Maggiormente Infiammarci a SollevarLe Quanto più Possiamo. Ed in Ciò non solo daremo Gran Gusto a Dio ma ci Acquisteremo Grandi Meriti, e Quelle non Lasceranno di Ottenerci Molte Grazie da Dio, e specialmente la Salute Eterna. Io giudico per certo Che un’Anima, Finalmente Liberata dal Purgatorio per i Suffragi di qualche Divoto, Giunta Che È in Paradiso non Lascerà di Dire a Dio: “Signore, non Permettete Che si perda quegli Che Mi Ha Fatto Venire più Presto a GoderVi”.

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen! 

O Gesù, mi Pento e mi Dolgo con tutto il Cuore dei miei peccati, perché peccando ho Meritato i Tuoi Castighi, e molto più perché ho Offeso Te – Infinitamente Buono e Degno d’Essere Amato sopra ogni cosa. Propongo – col Tuo Santo Aiuto, di non OffenderTi mai più e di Fuggire le Occasioni Prossime di peccato. Signore, Misericordia, Perdonami. Amen.

Considerazione e Preghiere per la Novena

Raccomandiamo a Gesù Cristo ed alla Sua Santa Madre Tutte le Anime del Purgatorio, e Specialmente Quelle dei nostri parenti, benefattori, Amici e Nemici, e più Particolarmente l’Anima di Coloro per cui siamo Obbligati di Pregare. Ed Offriamo a Dio in Loro Suffragio le Seguenti Orazioni, considerando le grandi Pene Che Patiscono Quelle Sante Spose di Gesù Cristo.

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I. Molte sono le Pene che Quelle Anime Patiscono; ma la Maggiore È il pensiero che Esse – coi Loro peccati commessi in Vita, Sono State la Causa dei dolori Che Soffrono. O Gesù Salvatore, io tante volte ho Meritato l’inferno; che grande Pena sarebbe la mia se io fossi già dannato, in pensare di avermi io stesso Causata la mia dannazione? Vi Ringrazio della Pazienza Che Avete Avuto con me. Mio Dio, perché Voi Siete Bontà Infinita, io Vi Amo sopra ogni cosa e mi Pento con tutto il Cuore di averVi Offeso. Vi Prometto di prima Morire che mai più OffenderVi; Datemi Voi la Santa Perseveranza, Abbiate Pietà di me, ed Abbiate Pietà ancora di Quelle Sante Anime Che Ardono in Quel Fuoco.

O Madre di Dio, Maria, SoccorreteLe Voi colle Vostre Potenti Preghiere.

Pater, Ave.

Quelle Figlie e Quelle Spose, Che Son tanto Tormentate, O Gesù, Ché Voi L’Amate, Consolate per Pietà.

II. L’altra Pena, Che molto Affligge Quelle Tenere Creature, È il tempo perduto in Questa Vita, in cui potevano Acquistare più Meriti pel Paradiso; e che a Questa Perdita non vi Possono più Rimediare, poiché Finito il Tempo della Vita È Finito ancora il Tempo di Meritare! Ah! Povero me, Signore, che da tanti anni Vivo su Questa Terra, e non ho acquistato altro che Meriti per l’inferno; Vi Ringrazio Che mi Date ancora tempo di Rimediare al mal fatto. Mi Pento, Mio Dio così Buono, di averVi dato Disgusto; Datemi il Vostro Aiuto, acciocché la Vita Che mi Resta la Spenda solo a ServirVi ed AmarVi. Abbiate Pietà di me, ed Abbiate ancor Pietà di Quelle Anime Sante che Ardono nel Fuoco.

O Madre di Dio, Maria, SoccorreteLe Voi colle Vostre Potenti Preghiere.

Pater, Ave.

Quelle Figlie e Quelle Spose, Che Son tanto tormentate, o Gesù, ché Voi L’Amate, Consolate per Pietà.

III. Un’altra gran Pena Tormenta Quelle Dolci Anime, ed È la Vista spaventosa dei Loro peccati che Stanno Purgando. Al presente – in Questa Vita, non si conosce la bruttezza dei peccati, ma ben si conosce nell’Altra Vita; e Questa È una delle maggiori Pene che Patiscono le Anime del Purgatorio. O Mio Dio, perché Voi Siete Bontà Infinita, io Vi Amo sopra ogni cosa e mi Pento con tutto il Cuore di averVi Offeso. Vi Prometto di prima Morire che mai più Offender­Vi; Datemi Voi la Santa Perseveranza, Abbiate Pietà di me, ed Abbiate Pietà ancora di Quelle Dolci Anime Che Ardono nel Fuoco.

O Madre di Dio, Maria, SoccorreteLe colle Vostre Potenti Preghiere.

Pater, Ave.

Quelle Figlie e Quelle Spose, Che Son tanto Tormentate, O Gesù, Ché Voi L’Amate, Consolate per Pietà.

IV. La Pena Che poi Affligge maggiormente Quelle Anime, Spose di Gesù Cristo, È il Pensare Che in Vita – con le Loro colpe, Han Dato Disgusto a Quel Dio Che ora Amano tanto. Alcuni Penitenti, anche su questa Terra, pensando d’aver Offeso un Dio Così Buono, sono arrivati a Morire di dolore. Le Anime del Purgatorio Conoscono assai più di noi Quanto È Amabile Dio, e Lo Amano con tutte le forze; ond’è Che Pensando di averLo Disgustato in Vita, Provano un dolore che supera ogni altro dolore. O Mio Dio, perché Voi Siete Bontà Infinita, mi Pento con tutto il Cuore di averVi Offeso. Vi Prometto di prima Morire Che mai più OffenderVi; Datemi la Santa Perseveranza, Abbiate Pietà di me, ed Abbiate ancora Pietà di Quelle Sante Anime Che Ardono nel Fuoco e Vi Amano con tutto il Cuore.

O Madre di Dio, Maria, SoccorreteLe Voi colle Vostre Potenti Preghiere.

Pater, Ave.

Quelle Figlie e Quelle Spose, Che Son tanto Tormentate, o Gesù, Ché Voi L’Amate, Consolate per Pietà.

V. Un’altra gran Pena di Quelle Sorelle È lo Stare in quel ruoto e patire, senza sapere quando finiranno i Loro Tormenti. Sanno bensì per certo Che Saranno Liberate un Giorno, ma l’incertezza del quando giungerà il fine del Loro Penare È per Esse un Tormento ben grande. Misero me, Signore, se m’Aveste Mandato all’inferno! Ivi sarei certo di non uscire più da quella carcere di Tormenti. Vi Amo sopra ogni cosa, Bontà Infinita, e mi Pento con tutto il Cuore di averVi Offeso. Vi Prometto di prima Morire che mai più OffenderVi; Datemi Voi la Santa Perseveranza; Abbiate Pietà di me ed Abbiate Pietà ancora di Quelle Sante Anime che Ardono nel Fuoco.

O Madre di Dio, Maria, SoccorreteLe Voi colle Vostre Potenti Preghiere.

Pater, Ave.

Quelle Figlie e Quelle Spose, Che Son tanto Tormentate, o Gesù, Ché Voi L’Amate, Consolate per Pietà.

VI. Quelle Benedette Anime quanto Sono Consolate dalla Memoria della Passione di Gesù Cristo e del Santissimo Sacramento dell’Altare, poiché per Mezzo della Passione Si Trovano Salve e per Mezzo delle Comunioni e delle Sante Messe Hanno Ricevuto e Ricevono tante Grazie. Altrettanto, Sono Tormentate dal Pensiero di Essere State ingrate in Vita a Questi Due Grandi Benefici dell’Amore di Gesù Cristo. O Mio Dio, Voi anche per me Siete Morto, e tante volte Vi Siete Dato a me nella Santissima Comunione, ed io Vi ho pagato sempre d’Ingratitudine! Ma ora Vi Amo sopra ogni cosa, mio Sommo Bene, e mi Pento più che di ogni male di averVi Offeso. Vi Prometto di prima Morire che mai più OffenderVi; Datemi Voi la Santa Perseveranza, Abbiate Pietà di me ed Abbiate ancora Pietà di Quelle Sante Anime Che Ardono nel Fuoco.

O Madre di Dio, Maria, SoccorreteLe Voi colle Vostre Potenti Preghiere.

Pater, Ave.

Quelle Figlie e Quelle Spose, Che Son tanto Tormentate, o Gesù, Ché Voi L’Amate, Consolate per Pietà.

VII. Accrescono poi la Pena di Quelle Sorelle tutti i Benefici Particolari Ricevuti da Dio, come: l’essere Nate in paesi Cattolici, l’essere State Aspettate a Penitenza e Perdonate dei Loro peccati. Si, perché tutti fanno conoscere maggiormente l’ingratitudine che hanno usato con Dio. Ma chi più ingrato di me, o Signore? Voi mi Avete Aspettato con tanta Pazienza, più volte mi avete Perdonato con tanto Amore, ed io – dopo tante Promesse, sono tornato ad OffenderVi. Dèh, non mi Mandate all’inferno, dove non potrò più AmarVi. Mi Pento, Bontà Infinita, di averVi Offeso; Prometto di prima Morire che mai più OffenderVi. Datemi Voi la Santa Perseveranza, Abbiate Pietà di me, ed Abbiate ancora Pietà di Quelle Sante Anime.

O Madre di Dio, Maria, SoccorreteLe Voi colle Vostre Potenti Preghiere.

Pater, Ave.

Quelle Figlie e Quelle Spose, Che Son tanto Tormentate, o Gesù, Ché Voi L’Amate, Consolate per Pietà.

VIII. Di più è una Pena troppo amara per Quelle Amabili Figlie il pensare Che Dio – in Vita, Ha Loro Usato tante Misericordie Speciali, non Usate con gli altri; ed Esse coi Loro peccati L’hanno Costretto a PunirLe e CondannarLe all’inferno, benché poi, per Sua sola Misericordia, Abbia Loro Perdonato e Le Abbia Salvate. Eccomi, Dio Mio! Uno di questi ingrati sono io: ho disprezzato il Vostro Amore e Vi ho Costretto a Condannarmi all’inferno. Bontà Infinita, ora Vi amo sopra ogni cosa e mi Pento con tutta l’Anima di averVi Offeso. Vi Prometto di prima Morire che mai più OffenderVi; Datemi Voi la Santa Perseveranza, Abbiate Pietà di me, ed Abbiate ancora Pietà di Quelle Sante Anime Che Ardono nel Fuoco.

O Madre di Dio, Maria, SoccorreteLe Voi colle Vostre Potenti Preghiere.

Pater, Ave.

Quelle Figlie e Quelle Spose, Che Son tanto Tormentate, o Gesù, ché Voi L’Amate, Consolate per Pietà.

IX. Grandi, sono – insomma, tutte le pene di Quelle Creature dell’Onnipotente: il fuoco, il tedio, l’oscurità, l’incertezza del quando saranno Liberate da Quel Carcere; ma fra tutte, la Pena maggiore di Quelle Sante Spose È lo Star Lontane dal Loro Magnifico Sposo, e private di vederLo. O Dio Mio, come ho potuto io viver tanti anni lontano da Voi e privo della Vostra Grazia? Bontà Infinita, io Vi Amo sopra ogni cosa e mi Pento con tutto il Cuore di averVi offeso. Vi Prometto di prima morire che mai più OffenderVi; Datemi la Santa Perseveranza, e non Permettete ch’io abbia a vedermi un’altra volta in disgrazia Vostra. Abbiate Pietà, Vi Prego, di Quelle Sante Anime; Alleggerite le Loro pene, ed Abbreviate il Tempo del Loro Esilio, ChiamandoLe presto ad AmarVi a Faccia a Faccia in Paradiso.

O Madre di Dio, Maria, SoccorreteLe Voi colle Vostre Potenti Preghiere e Pregate anche per noi, che siamo ancora in pericolo di dannarci.

Pater, Ave.

Quelle Figlie e Quelle Spose, Che Son tanto Tormentate, o Gesù, Ché Voi L’Amate, Consolate per Pietà.

(Tratto da: “Filotea per i Defunti”;  Imprimatur: In Curia Archiep., Mediolani, die 18 octobris 1901. S. A. M. Mantegazza, Ep. Famag., Vie. gen.).

Credo

Gloria al Padre …

Salve Regina …

Requiem …

Angelo di Dio …

Gloria a Dio … 

Preghiera

O Dio, Creatore e Redentore di tutti i fedeli, Concedete alle Anime dei Defunti l’Universale Remissione dei peccati. Le nostre umili Preghiere Ottengano Loro il Perdono Che Hanno sempre Desiderato. Grazie Gesù, Vi Amiamo e Vi Adoriamo, e Vi chiediamo Perdono per Coloro Che ci hanno lasciati e Che Speriamo Siano Vicini a Voi; e Confidiamo che anche a noi un giorno – quando Vorrete, ci Chiamerete e ci Perdonerete, Tenendoci Vicini a Voi, Bene Infinito, perché noi Crediamo Che Voi Siete Dio e ci Avete Salvati, Sacrificandovi sulla Croce. Grazie! Amen.

A Maria Addolorata

O Madre, Tu Hai Conosciuto il Dolore, ma l’Hai Vinto Riempiendolo d’Amore. Tu Hai Camminato sulle Orme di Gesù e non Ti Sei Fermata quando Hai Visto Che Andavano Verso la Croce. Tu Hai Creduto Che Dio È Amore. Tu Hai Creduto Che l’Amore È Onnipotente. Tu Hai Creduto Che la Bontà, quando È Crocifissa, Vince e Risorge. O Madre, Tu ora Pensi a noi e Soffri per noi; Tu ora Desideri Che Nasca in noi il Tuo Figlio Gesù. Aiutaci, Madre, perché noi siamo deboli nella Fede! Prendici per mano e Guidaci sulla Via del Vangelo, per Far Fiorire di Speranza ogni Dolore e per Cantare il Magnificat coi Piccoli e gli Umili di tutta la Terra, nell’attesa della Grande Festa del Cielo. Amen.

Implorazione

Gesù, Giuseppe e Maria, Siete la Gioia dei nostri Cuori e la Salvezza delle nostre Anime. Benediteci e Accompagnateci Sempre nel Cammino della nostra Vita Terrena, finché Dio non ci Chiamerà. Grazie! Amen.

Apocalisse 14 :7

«L’Angelo Diceva con Voce Forte: “Temete Dio e Rendetegli Gloria, perché È Venuta l’Ora del Suo Giudizio. Adoratelo, Creature del Cielo e della Terra, del Mare e delle Sorgenti d’Acqua”».

Inno alla Divina Misericordia

O Gesù, Perdona le nostre colpe, Preservaci dal Fuoco dell’inferno, Porta in Cielo tutte le Anime, specialmente le più Bisognose della Tua Misericordia.

Supplica

Maria, Regina della Pace e della Rivelazione, Prega per noi e per il mondo intero.

Esortazione

“Popolo di Dio, Che Ami con Cuore Puro il Tuo Creatore, Proclama al mondo Che il Figlio Prediletto È Nuovamente quaggiù, sulla Terra, tra noi, ……. e Avrai Salva la Vita!”.

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!

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Implorando la Benedizione del Cibo Che Quotidianamente Consumiamo, Ringraziamo il Signore per i Doni Che Concede da Sempre al Mondo, Pregando Tutti Insieme per:

La Santissima Trinità Divina – nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo Consolatore, la Creazione – Opera Straordinaria dell’Onnipotente, Il Santo Natale del Cristo di Dio, Il Santissimo Sangue del Divino Agnello, il Sangue dei Martiri Innocenti, il Santuario della Beata Vergine della Rivelazione in Roma e Tutti i Luoghi in Cui Maria Intese Manifestarsi ai Figli del Popolo di Dio, il Ricordo della Madonna dell’Arco e del Carmine, Santa Maria Maddalena, Giovanni il Battista – Precursore del Cammino di Gesù, San Giuseppe – coi Santi e gli Angeli del Paradiso, Le Anime Sante abbandonate in Purgatorio e per i Defunti di Tutti i Tempi, I Profeti e i Veggenti, i Perseguitati a Causa della Testimonianza Cristica, Papa Francesco, il Rabbino Capo di Roma e Tutti i Riconosciuti Giusti, i Sacerdoti e i Professanti la Fede in Dio Padre Onnipotente, i Movimenti Eucaristici e Mariani, i Gruppi di Preghiera, gli Ammalati nel Corpo e nello Spirito, i Carcerati, gli atei, gli ipocriti e i sapienti della Terra, i Bimbi Deceduti prima del Santo Battesimo, i Giovani e tutti Coloro che non Credono nella Divina Misericordia di Gesù Cristo – Figlio Prediletto dell’Altissimo, Signore nostro, Sacerdote Infallibile e Salvatore del mondo intero.

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Celebrando il Memoriale del Tuo Meraviglioso Figlio, Ti Offriamo, Padre, il Pane della Vita e il Calice della Salvezza, e Ti Rendiamo Grazie per Averci Ammessi alla Tua Presenza a Compiere il Servizio Sacerdotale. Ti Preghiamo Umilmente: per la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci Riunisca in un Solo Corpo.  Ricordati, Padre, della Tua Chiesa Diffusa su Tutta la Terra: Rendila Perfetta nell’Amore in Unione con il nostro Papa – Francesco, e con Tutto l’Ordine Sacerdotale. Ricordati dei nostri Fratelli, Che Si Sono Addormentati nella Speranza della Risurrezione, e di Tutti i Defunti Che Si Affidano alla Tua Clemenza: Ammettili a Godere la Luce del Tuo Volto.  Di noi tutti Abbi Misericordia: Donaci di Aver Parte alla Vita Eterna, Insieme con la Beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con gli Apostoli e Tutti i Santi, Che in Ogni Tempo Ti Furono Graditi: e in Gesù Cristo Tuo Figlio Canteremo la Tua Gloria: “Per Cristo, Con Cristo e In Cristo, a Te, Dio, Padre Onnipotente, nell’Unità dello Spirito Santo, Ogni Onore e Gloria, per Tutti i Secoli dei Secoli.  Amen.

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Popolo di Dio, Che Ami Con Cuore Puro il tuo Creatore, Proclama al mondo Che il Figlio Prediletto È Nuovamente quaggiù, sulla Terra, tra noi, e Avrai Salva la Vita!

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Se Siamo Morti Con Cristo, Crediamo Anche Che Vivremo Con Lui.  Alleluia. (Rm 6, 8)

La Grande Promessa della Divina Misericordia

1° Venerdì del Mese/Venerdì Santo

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Preghiera del Mattino

O Gesù, nell’Ultima Cena, Che Ieri Sera Abbiamo Commemorato, Hai Pregato perché la Tua Chiesa Fosse Una.  Donaci di poter dire con Cuore Ardente: “Sia Fatta la Tua Volontà”.  Fa’ Che possiamo Davvero Essere un Solo Pane, un Solo Corpo, Grazie alla Forza di Questo Santo Sacramento dell’Unità. Attiraci a Te, Principe della Pace e dell’Unità. Fa’ Che nell’Ultimo Giorno di Questo Mondo, quando non vi saranno più Sacramenti, ci Presentiamo a Te Come una Cosa Sola con Tutta la Tua Chiesa Celeste, una Cosa Sola con Tutti i Tuoi Santi in un Amore senza Fine, una Cosa Sola con la Trinità, nell’Unità Perfetta. Amen. 

Dal Libro del Profeta Isaia (Is 52,13- 53,12)

Ecco, il Mio Servo Avrà Successo, Sarà Onorato, Esaltato e Innalzato Grandemente. Come molti si stupirono di Lui – Tanto Era Sfigurato per Essere d’Uomo il Suo Aspetto e Diversa la Sua Forma da Quella dei Figli dell’Uomo -, così si Meraviglieranno di Lui molte Nazioni; i re Davanti a Lui si chiuderanno la bocca, poiché Vedranno un Fatto mai a essi Raccontato e Comprenderanno Ciò Che mai Avevano Udito. Chi avrebbe Creduto al nostro Annuncio? A chi sarebbe stato Manifestato il Braccio del Signore? È Cresciuto Come un Virgulto Davanti a Lui e Come una Radice in Terra Arida. Non Ha Apparenza né Bellezza per Attirare i nostri sguardi, non Splendore per poterci Piacere. Disprezzato e Reietto dagli uomini, Uomo dei Dolori Che Ben Conosce il Patire, Come Uno Davanti al Quale ci si copre la faccia; Era Disprezzato e non ne avevamo alcuna Stima. Eppure Egli Si È Caricato delle nostre sofferenze, Si È Addossato i nostri dolori; e noi Lo Giudicavamo Castigato, Percosso da Dio e Umiliato. Egli È Stato Trafitto per le nostre colpe, Schiacciato per le nostre iniquità. Il Castigo Che ci Dà Salvezza si È Abbattuto Su di Lui; per le Sue Piaghe noi siamo Stati Guariti. Noi tutti eravamo Sperduti Come un Gregge, ognuno di noi seguiva la sua Strada; il Signore Fece Ricadere Su di Lui l’iniquità di noi tutti.  Maltrattato, Si Lasciò Umiliare e non Aprì la Sua Bocca; Era Come Agnello Condotto al Macello, Come Pecora Muta di fronte ai Suoi tosatori, e non Aprì la Sua Bocca. Con Oppressione e Ingiusta Sentenza Fu Tolto di Mezzo; chi si affligge per la Sua Posterità? Sì, Fu Eliminato dalla Terra dei Viventi, per la colpa del Mio Popolo Fu Percosso a morte.  Gli Si Diede Sepoltura con gli empi, con il ricco Fu il Suo Tumulo, sebbene non Avesse Commesso violenza né Vi Fosse inganno nella Sua Bocca. Ma al Signore È Piaciuto Prostrarlo con Dolori. Quando Offrirà Se Stesso in Sacrificio di Riparazione, Vedrà una Discendenza, Vivrà a Lungo, Si Compirà per Mezzo Suo la Volontà del Signore.    Dopo il Suo Intimo Tormento Vedrà la Luce e Si Sazierà della Sua Conoscenza; il Giusto Mio Servo Giustificherà molti, Egli Si Addosserà le loro iniquità.    Perciò Io Gli Darò in Premio le Moltitudini, dei potenti Egli Farà Bottino, perché Ha Spogliato Se Stesso fino alla morte ed È Stato Annoverato fra gli empi, mentre Egli Portava il peccato di molti e Intercedeva per i colpevoli.  Parola di Dio. (Rendiamo Grazie a Dio).

Dal Salmo 30

In Te, Signore, mi sono Rifugiato, mai sarò deluso; Difendimi per la Tua Giustizia.   Alle Tue Mani Affido il mio Spirito; Tu mi Hai Riscattato, Signore, Dio Fedele. Sono il rifiuto dei miei nemici e persino dei miei vicini, il terrore dei miei conoscenti; chi mi vede per strada mi sfugge. Sono come un morto, Lontano dal Cuore; sono come un coccio da gettare. Ma io Confido in Te, Signore; dico: «Tu Sei il Mio Dio, i miei Giorni Sono nelle Tue Mani». Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori. Sul Tuo Servo, Fa’ Splendere il Tuo Volto, Salvami per la Tua Misericordia.  Siate Forti, rendete Saldo il vostro Cuore, voi tutti Che Sperate nel Signore.

Dalla Lettera di San Paolo Apostolo  agli Ebrei  (Eb 4,14-16; 5,7-9)

Fratelli, poiché abbiamo un Sommo Sacerdote Grande, Che È Passato Attraverso i Cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo Ferma la Professione della Fede. Infatti non abbiamo un Sommo Sacerdote Che non Sappia Prendere Parte alle nostre debolezze: Egli Stesso È Stato Messo alla Prova in Ogni Cosa come noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con Piena Fiducia al Trono della Grazia per Ricevere Misericordia e Trovare Grazia, così da essere Aiutati al Momento Opportuno. [Cristo, infatti,] nei Giorni della Sua Vita Terrena, Offrì Preghiere e Suppliche, con Forti Grida e Lacrime, a Dio Che Poteva SalvarLo da morte e, per il Suo Pieno Abbandono a Lui, Venne Esaudito. Pur Essendo Figlio, Imparò l’Obbedienza da Ciò Che Patì e, Reso Perfetto, Divenne Causa di Salvezza Eterna per tutti coloro Che Gli Obbediscono. Parola di Dio. (Rendiamo Grazie a Dio).

Canto al Santo Vangelo (cf. Fil 2,8-9)

Gloria e Lode a Te, Cristo Signore! Per noi Cristo Si È Fatto Obbediente Fino alla morte e a una Morte di Croce. Per Questo Dio Lo Esaltò e Gli Donò il Nome Che È al di Sopra di Ogni Nome. Gloria e Lode a Te, Cristo Signore!

Passione di nostro Signore Gesù Cristo Secondo Giovanni (Gv 18,1- 19,42)

In Quel Tempo, Gesù Uscì con i Suoi Discepoli al di là del Torrente Cèdron, dove c’era un giardino, nel quale Entrò con i Suoi Discepoli.  Anche Giuda, il traditore, conosceva Quel Luogo, perché Gesù Spesso Si Era Trovato Là con i Suoi Discepoli. Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. Gesù allora, Sapendo Tutto Quello Che Doveva AccaderGli, Si Fece Innanzi e Disse loro: «Chi cercate?». Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono Io!». Vi era con loro anche Giuda, il traditore.  Appena Disse loro «Sono Io», Indietreggiarono e Caddero a Terra. Domandò loro di nuovo: «Chi Cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». Gesù Replicò: «Vi Ho Detto: Sono Io! Se dunque Cercate Me, lasciate che questi se ne vadano», perché Si Compisse la Parola Che Egli Aveva Detto: «Non Ho Perduto Nessuno di quelli Che Mi Hai Dato». Allora Simon Pietro, Che Aveva una spada, la Trasse fuori, Colpì il servo del sommo sacerdote e gli Tagliò l’orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù allora Disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il Calice Che il Padre Mi Ha Dato, non Dovrò BerLo?». Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, Catturarono Gesù, Lo Legarono e Lo Condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno.  Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È conveniente che un Solo Uomo muoia per il Popolo». Intanto Simon Pietro Seguiva Gesù insieme a un altro Discepolo. Questo Discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell’altro Discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu uno dei Discepoli di Quest’Uomo?».  Egli rispose: «Non lo sono».  Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro Stava con loro e Si Scaldava. Il sommo sacerdote, dunque, Interrogò Gesù Riguardo ai Suoi Discepoli e al Suo Insegnamento. Gesù gli Rispose: «Io Ho Parlato al Mondo Apertamente; Ho Sempre Insegnato nella Sinagoga e nel Tempio, Dove tutti i Giudei si riuniscono, e non Ho mai Detto Nulla di Nascosto.  Perché Interroghi Me? Interroga quelli Che hanno Udito Ciò Che Ho Detto loro; ecco, essi Sanno Che Cosa Ho Detto». Appena Detto Questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così Rispondi al sommo sacerdote?».   Gli Rispose Gesù: «Se Ho Parlato male, Dimostrami Dov’È il male. Ma se Ho Parlato Bene, perché Mi Percuoti?». Allora Anna Lo mandò, con le Mani Legate, a Caifa, il sommo sacerdote. Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu uno dei Suoi Discepoli?».  Egli lo negò e disse: «Non lo sono». Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l’orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con Lui nel giardino?». Pietro negò di nuovo, e subito un Gallo Cantò. Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l’Alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non Contaminarsi e poter Mangiare la Pasqua. Pilato dunque uscì verso di loro e domandò: «Che Accusa portate Contro Quest’Uomo?».  Gli risposero: «Se Costui non Fosse un malfattore, non Te l’Avremmo Consegnato».  Allora Pilato disse loro: «PrendeteLo voi e GiudicateLo secondo la vostra Legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non È Consentito mettere a morte nessuno». Così Si Compivano le Parole Che Gesù Aveva Detto, Indicando di Quale morte Doveva morire. Pilato allora rientrò nel pretorio, fece Chiamare Gesù e Gli Disse: «Sei Tu il Re dei Giudei?». Gesù Rispose: «Dici Questo da te, oppure altri ti hanno parlato di Me?».   Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La Tua Gente e i capi dei sacerdoti Ti Hanno Consegnato a me. Che Cosa Hai Fatto?». Rispose Gesù: «Il Mio regno non È di Questo Mondo; se il Mio Regno Fosse di Questo Mondo, i Miei Servitori Avrebbero Combattuto perché non Fossi Consegnato ai Giudei; ma il Mio Regno non È di Quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque Tu Sei Re?».  Rispose Gesù: «Tu Lo dici: Io Sono Re. Per Questo Io Sono Nato e per Questo Sono Venuto nel Mondo: per Dare Testimonianza alla Verità.  Chiunque È dalla Verità, Ascolta la Mia Voce». Gli dice Pilato: «Che Cos’È la Verità?». E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non Trovo in Lui Colpa Alcuna.  Vi è tra voi l’Usanza che, in Occasione della Pasqua, io rimetta uno in Libertà per voi: volete dunque che io Rimetta in Libertà per voi il Re dei Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo: «Non Costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante. Allora Pilato fece Prendere Gesù e Lo Fece Flagellare. E i soldati, Intrecciata una Corona di Spine, GlieLa Posero sul Capo e Gli Misero Addosso un Mantello di Porpora. Poi Gli si avvicinavano e dicevano: «Salve, Re dei Giudei!». E Gli Davano schiaffi. Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: «Ecco, io Ve Lo Conduco Fuori, perché sappiate che non Trovo in Lui Colpa Alcuna». Allora Gesù Uscì, Portando la Corona di Spine e il Mantello di Porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l’Uomo!». Come Lo Videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: «CrocifiggiLo! CrocifiggiLo!». Disse loro Pilato: «PrendeteLo voi e CrocifiggeteLo; io in Lui non Trovo Colpa».  Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una Legge e Secondo la Legge Deve morire, perché Si È Fatto Figlio di Dio». All’udire Queste Parole, Pilato ebbe ancor più paura. Entrò di nuovo nel pretorio e disse a Gesù: «Di Dove Sei Tu?». Ma Gesù non Gli Diede Risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi Parli? Non sai Che ho il potere di MetterTi in Libertà e il potere di MetterTi in Croce?». Gli rispose Gesù: «Tu non avresti Alcun Potere Su di Me, se Ciò non ti Fosse Stato Dato dall’Alto. Per questo chi mi Ha Consegnato a te ha un peccato più grande». Da quel momento Pilato cercava di MetterLo in Libertà. Ma i Giudei gridarono: «Se Liberi Costui, non sei amico di Cesare! Chiunque si fa Re si mette contro Cesare». Udite queste parole, Pilato fece Condurre fuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la Parascève della Pasqua, verso Mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro Re!». Ma quelli gridarono: «Via! Via! CrocifiggiLo!». Disse loro Pilato: «Metterò in Croce il vostro Re?». Risposero i capi dei sacerdoti: «Non abbiamo altro Re che Cesare». Allora Lo Consegnò loro, perché Fosse Crocifisso.  Essi Presero Gesù ed Egli, Portando la Croce, Si Avviò verso il Luogo Detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, Dove Lo Crocifissero e con Lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in Mezzo. Pilato compose anche l’Iscrizione e la Fece Porre sulla Croce; Vi Era Scritto: «Gesù il Nazareno, il Re dei Giudei». Molti Giudei lessero questa Iscrizione, perché il Luogo Dove Gesù Fu crocifisso era vicino alla Città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: “Il Re dei Giudei”, ma: “Costui Ha detto: Io Sono il Re dei Giudei”». Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto». I soldati poi, quando ebbero Crocifisso Gesù, presero le Sue Vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato -, e la Tunica. Ma Quella tunica Era senza Cuciture, Tessuta Tutta d’un Pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non StracciamoLa, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così Si Compiva la Scrittura, Che Dice: «Si sono divisi tra loro le Mie Vesti e sulla Mia Tunica hanno gettato la sorte». E i soldati fecero così. Stavano Presso la Croce di Gesù Sua Madre, la Sorella di Sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.  Gesù allora, Vedendo la Madre e Accanto a Lei il Discepolo Che Egli Amava, Disse alla Madre: «Donna, Ecco Tuo Figlio!».  Poi Disse al Discepolo: «Ecco tua Madre!».  E da Quell’Ora il Discepolo L’Accolse con sé.  Dopo Questo, Gesù, Sapendo Che ormai Tutto Era Compiuto, affinché Si Compisse la Scrittura, Disse: «Ho Sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e Gliela Accostarono alla Bocca.  Dopo aver preso l’aceto, Gesù Disse: «È Compiuto!». E, Chinato il Capo, Consegnò lo Spirito.

(Qui ci si Genuflette e si fa una breve pausa)

Era il Giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla Croce durante il Sabato – era infatti un Giorno Solenne quel Sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati Crocifissi insieme con Lui.   Venuti però da Gesù, vedendo Che Era già morto, non Gli spezzarono le Gambe, ma uno dei soldati con una lancia Gli colpì il Fianco, e subito Ne Uscì Sangue e Acqua. Chi ha Visto Ne dà Testimonianza e la Sua Testimonianza È Vera; egli sa Che dice il Vero, perché anche voi Crediate. Questo infatti Avvenne perché Si Compisse la Scrittura: «Non Gli Sarà Spezzato Alcun Osso». E un altro Passo della Scrittura Dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a Colui Che Hanno Trafitto». Dopo Questi Fatti, Giuseppe di Arimatèa, Che Era Discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, Chiese a Pilato di Prendere il Corpo di Gesù.  Pilato Lo concesse.  Allora Egli Andò e Prese il Corpo di Gesù. Vi Andò anche Nicodèmo – Quello Che in precedenza Era Andato da Lui di Notte – e Portò circa trenta chili di una mistura di Mirra e di Aloe. Essi presero allora il Corpo di Gesù e Lo Avvolsero con Teli, insieme ad Aromi, come usano fare i Giudei per Preparare la Sepoltura.  Ora, nel Luogo Dove Era Stato Crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un Sepolcro Nuovo, nel Quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il Giorno della Parascève dei Giudei e dato che il Sepolcro era vicino, Posero Gesù. Parola del Signore.  (Lode a Te o Cristo).

Preghiera della Sera

“Questa Sera, Signore, noi vogliamo Vegliare con Te, Contemplare la Tua Passione, per Penetrare nel Mistero del Tuo Amore Infinito per noi. Prepara il nostro Cuore ad Accogliere il Mistero della Croce, Metti in noi lo Spirito di Grazia, di Supplica e di Compunzione per i nostri peccati e per i peccati di tutta l’Umanità.  O Maria, Tu Che Hai Vissuto con il Tuo Figlio la Sua Agonia e la Sua morte, Donaci di Piangere con Te, un Pianto Che non Cessi Mai e Che Irrori Continuamente il Terreno dell’Anima, Rendendo Molli le Zolle Indurite del nostro Cuore”. Amen.

Benedetto nei Secoli il Signore!

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O Gesù, Tu Che da Sempre Vivi, non Ti Scordar di me!

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Raccoglimento Solenne

(I Fedeli Cuori in Ascolto Si Pongano Umilmente In Ginocchio)

– Dio Padre, Sorgente e Principio di Ogni Benedizione, Effonda su di noi la Sua Grazia e ci Doni per Sempre Vita e Salute. (Amen);

– Dio Figlio, ci Custodisca Integri nella Fede, Costanti nella Speranza, Perseveranti e Pazienti Sino alla Fine nella Carità. (Amen);

– Dio Spirito Santo, Disponga Opere e Giorni nella Sua Pace, Ascolti Qui e in Ogni Luogo le nostre Preghiere e ci Conduca alla Felicità Eterna. (Amen);

– e la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, Discenda Su di noi e con noi Rimanga Sempre. (Amen).

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen!

Ascolta la versione in Aramaico 1  (mp3)

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Data:

6 Aprile 2023

Autore articolo:

anadimi

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