
Il Santo Vangelo del Giorno Venerdì del Signore, 31 ottobre 2025 (2032).
Con […]
Con l’Amore e la Devozione Dovuti a Colui Ch’È Tornato tra noi nel Nome del Padre

“Nel Padre, col Figlio, l’Autentica Storia del Mondo”
Per Volontà di Colui Che È l’Autore della Vita, in un’Ottica Terrena Sta l’Universale Sua Verità!
Poiché “Il Potere di Cristo Espelle l’originaria causa di ogni male”, Dedichiamo il Santo Vangelo del Giorno all’Amore e alla Divina Misericordia di Gesù Salvatore – Tornato Nuovamente tra noi, affinché Conceda il Suo Perdono alle Anime Sante Abbandonate in Purgatorio e ai Defunti di Tutti i Tempi, Creature Tenere ma Private della Diffusa e Salvifica Preghiera di noi distratti Figli di quaggiù. Per Grazia Ricevuta.

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen
Ascolta la versione in Aramaico 1 (mp3)
Rivelazione
(In Ginocchio)
“Tempo al Tempo, e Vedrete il Figlio dell’Uomo Venire sulle Nubi del Cielo e Sedere alla Destra della Potenza di Dio, Accolti dai Fedeli Loro Amici e Servi della Terra, tra l’Armonia dei Suoni Celesti!”.
Confiteor
(Da Recitarsi possibilmente in Ginocchio, Invocando la Divina Misericordia)
«Confesso a Dio Onnipotente e a voi, Fratelli, Che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E Supplico la Beata Sempre Vergine Maria, gli Angeli, i Santi e voi, Fratelli, di Pregare per me il Signore Dio nostro. Dio Onnipotente Abbia Misericordia di noi, Perdoni i nostri peccati e ci Conduca alla Vita Eterna. Amen».
Riflessioni dello Spirito
All’improvviso, Capirai la Vera Essenza del Cristo e Quel Che ci han di Lui celato! Avrai vergogna anche per Ciò, poiché non hai Abbandonato il tuo Cuore Mentre Egli Parlava della Verità – Che ci ostiniamo a non Vedere e a non voler ancora Udire.
Preghiera dal Cuore
(Atto di Amorevole Umiliazione ai Piedi della Santa Croce – in Ginocchio)
“Per Te Io Sopporto l’Insulto e la vergogna Mi Copre la Faccia; Sono Diventato un Estraneo ai Miei Fratelli, Uno Straniero per i Figli di Mia Madre. Perché Mi Divora lo Zelo per la Tua Casa, gli insulti di chi Ti insulta ricadono su di Me. Mi Sento Venir meno. Mi Aspettavo Compassione, ma invano, Consolatori, ma non ne Ho Trovati. Mi hanno messo veleno nel Cibo e Quando Avevo Sete Mi hanno dato aceto. Loderò il Nome di Dio con un Canto, Lo Magnificherò con un Ringraziamento, Vedano i Poveri e si Rallegrino; voi Che Cercate Dio, Fatevi Coraggio, perché il Signore Ascolta i Miseri e non Disprezza i Suoi Che Sono Prigionieri”. (Sal 69(68),5.8-10.14.).
Atto di Dolore
O Gesù, mi Pento e mi Dolgo con Tutto il Cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i Tuoi Castighi e, soprattutto, perché ho offeso Te, Infinitamente Buono e Degno d’Essere Amato Sopra Ogni Cosa! Propongo – col Tuo Santo Aiuto, di non offenderTi mai più e di Fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, Misericordia, Perdonami! Amen.
Professione di Fede
(in Ginocchio)
“Gli Amici e i Servi Fedeli alla Maestà del Figlio dell’Uomo Saranno Pastori Umili e Buoni per le genti del Mondo Nuovo, a Compimento della Gloria in Terra di Dio Padre Onnipotente! Amen”.
“Credo in un Solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, e di Tutte le Cose Visibili e Invisibili. Credo in un Solo Signore Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, Nato dal Padre Prima di Tutti i Secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio Vero da Dio Vero, Generato – e non Creato, della Stessa Sostanza del Padre. Per Mezzo di Lui Tutte le Cose Sono State Create. Per noi uomini e per la nostra Salvezza Discese dal Cielo, e per Opera dello Spirito Santo Si È Incarnato nel Seno della Vergine Maria e Si È Fatto Uomo. Fu Crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, Morì e Fu Sepolto e il Terzo Giorno È Risuscitato Secondo le Scritture; È Salito al Cielo, Siede alla Destra di Dio Padre Onnipotente e di Nuovo Verrà nella Gloria per Giudicare i Vivi e i morti e il Suo Regno non Avrà fine. Credo nello Spirito Santo, Che È Signore e Dà la Vita e Procede dal Padre e dal Figlio, e Con il Padre e il Figlio È Adorato e Glorificato e Ha Parlato per Mezzo dei Profeti. Credo nella Chiesa del Figlio dell’Uomo, una Santa Cattolica e Apostolica. Professo un Solo Battesimo per il Perdono dei peccati e Aspetto la Risurrezione dei Morti e la Vita del Mondo Che Verrà! Amen”.

Fratelli e Sorelle Carissimi, quando Comprenderemo Che a nulla serve accumulare tesori e potere sulla Terra? Molte Cose Stanno Mutando, pur tra l’indifferenza generale, giacché gli uomini son presi da ciò che – strumentalmente, comunicano i loro simili. Vengon giù le umane impalcature, frana il mondo e i Vulcani ci Avvertono, mentre le Acque Continueranno a Salire ovunque, sommergendo quanto credevamo fosse eterno. Cos’attendiamo – dunque, per comprendere che Gesù Cristo È la nostra Unica Salvezza, visto il nostro stolto procedere quaggiù? Dovremmo tenere a mente che la Vita – Quella Vera, Rinascerà dallo Spirito Santo, allorché le Creature Scelte dal Signore perderanno gli interessi materiali, tornando ad Inneggiare al Creatore d’ogni Cosa. In merito, è bene ricordare un richiamo del Fraticello del Gargano: “Chiunque si esalta Sarà Umiliato, e chi si Umilia Sarà Esaltato!”. Buon Venerdì a tutte le Creature di Buona Volontà.

(Luca 1,1-4.4, 14-21)
Lo Spirito dell’Onnipotente È Sopra di Me; per Questo Mi Ha Consacrato con l’Unzione, Mandandomi a Portare la Lieta Notizia ai Poveri, a Liberare i prigionieri, a Ridare la Vista ai ciechi, a Fasciare le Ferite del Cuore e a Proclamare l’Anno di Misericordia del Signore. Oggi – nelle vostre orecchie, le Scritture Si Sono Compiute.

“Non Lodare veruno prima della sua morte, perché l’uomo si riconosce ad Opera Compiuta” (Eccl.° c. XI. v. 30).
“RicordaTi”
(San Bernardo di Chiaravalle)
RicordaTi, o Piissima Vergine Maria, Che non si è mai inteso al mondo che qualcuno sia Ricorso alla Tua Protezione, Abbia Implorato il Tuo Aiuto, Chiesto il Tuo Patrocinio e Sia Stato da Te Abbandonato. Animato da Tale Confidenza, a Te Ricorro, o Madre, Vergine delle vergini, a Te Vengo, e, peccatore come sono, mi Prostro ai Tuoi Piedi a Domandare Pietà. Non Volere, o Madre del Divin Verbo, Disprezzare le mie Preghiere, ma Benigna AscoltaLe ed EsaudisciLe. Amen.
Novena alla Vergine della Rivelazione
Vergine Santissima della Rivelazione, Che Sei nella Trinità Divina, DegnaTi, Ti Preghiamo, di Rivolgere a noi il Tuo Sguardo Misericordioso e Benigno. Oh Maria! Tu Che Sei la nostra Potente Avvocata Presso Dio, Che con questa Terra di peccato Ottieni Grazie e Miracoli per la Conversione degli increduli e dei peccatori, Fa’ Che Otteniamo dal Tuo Figlio Gesù – con la Salvezza dell’Anima, anche la Perfetta Salute del Corpo, e le Grazie di Cui abbiamo Bisogno. Concedi alla Chiesa ed al Capo di Essa, il Romano Pontefice, la Gioia di Vedere la Conversione dei Suoi nemici, la Propagazione del Regno di Dio su Tutta la Terra, l’Unione dei Credenti in Cristo, la Pace delle Nazioni, affinché possiamo Meglio AmarTi e ServirTi in Questa Vita e Meritare di Venire un Giorno a VederTi e RingraziarTi Eternamente in Cielo. Amen. (….. e noi non vediamo l’Ora!).

Riflessioni dello Spirito!
(Dalla cella del Buon Consiglio – 30 ottobre 2022)
“… quando Giungerà Sorella Morte non mostriamo paura, ma Preghiamo e Sorridiamo al nostro Angelo Custode e a chi sarà attorno a noi, Inondando di Coraggio e di Amore i loro Cuori! Per alcuni non sarà facile, ma facciamolo per Gesù!“.

Rivelazioni dello Spirito
(dalla cella del Buon Consiglio – 22 gennaio 2019)
In base alle nostre incapacità e debolezze umane, abbiamo creato dei falsi idoli in Terra, dimenticando che avremmo dovuto Unicamente Osannare – invece, il Creatore, Giurando Incondizionata Fedeltà in Vita al Figlio dell’Uomo. La Pur Concessa Intelligenza Pone alcune Particolari Creature nella Condizione di Riconoscere dai volti i propri Simili, Preventivamente Individuando – però, i pericoli annidati nell’altrui Animo. Anche in Forza di Ciò, il Cristo di Dio – ormai Prossimo a Manifestar di Sé quaggiù, Separerà gli Agnelli dai capri, Aprendo il Varco Che Separa i due Mondi sin dal Nascondimento all’uomo del Padre Onnipotente. Non È Cosa per tutti, ma chi Davvero Vorrà Intender Potrà!

Il Sabato del Villaggio
(Giacomo Leopardi)
…………………. Garzoncello Scherzoso, Cotesta Età Fiorita È Come un Giorno d’Allegrezza Pieno, Giorno Chiaro, Sereno, Che Precorre alla Festa di Tua Vita. Godi, Fanciullo mio; Stato Soave, Stagion Lieta È Cotesta. Altro dirTi non vo’; ma la Tua Festa Ch’anco tardi a Venir non Ti Sia Grave.

Testimonianza
(Riceviamo e pubblichiamo – 30 ottobre 2018)
Un pomeriggio dell’Autunno 2008, mentre passeggiavo per una pubblica via di Roma, notavo un rigattiere che – con un vecchio furgone telonato APE Piaggio, vendeva degli oggetti apparentemente antichi. Avvicinatomi, osservavo un barometro, molto ben mantenuto e di ottima fattura; nell’iniziare la trattativa – rituale in tali casi, appresi con sorpresa che l’oggetto proveniva dal Regno Unito, relativamente supportato da documentazione d’epoca. Nel mentre e per Motivi a me allora sconosciuti, il venditore – dapprima attento all’economia, cominciò a parlarmi delle sue vicende familiari, scoppiando improvvisamente in Lacrime. Non sorpreso da Quel che il mondo può inaspettatamente evidenziare, parlai all’uomo del Signore, esortandolo a Pregare per tutti e – poi, per i propri Cari. Asciugandosi il volto con le mani, il tale – rimasto come me anonimo, disse, tra l’altro – con accento tipicamente campano: “….. sento che vi devo consegnare un testo, perché lo dovete tenere voi! Non so perché, ma vorrei che lo accettaste!”. Ritiratosi nel mezzo, fece ritorno subito dopo, consegnandomi il Libro di cui alle immagini. Imbarazzato dalla genuina spontaneità della Creatura, dopo aver acquistato il Barometro, tentai di offrirgli del denaro, onde compensare il “dono” ricevuto, ma invano, poiché non volle accettare compenso alcuno. Forse per sdebitarmi, estrassi dalla borsa una Meravigliosa Immagine della Vergine della Rivelazione, consegnandoLa a quel Fratello che – con squisita e cordiale Semplicità, mi Ringraziò ed Abbracciò con il Cuore. Tornato sui miei passi, feci rientro allo studio! Messomi comodo, la mia attenzione ricadde immediatamente sul “Testo Sacro”, del primo ‘800, scoprendovi contenuti degli importanti passi dell’Autore – Monsignor Giuseppe Riva, Penitenziere nella Metropolitana di Milano, con appunti significativi e scritti a matita dallo Stesso. Sino al Mattino seguente, divorai praticamente quel Prezioso ed Originale Manuale di Filotea, dimenticando persino di avvisare i miei, circa l’imprevista permanenza notturna fuori casa. Quando e Se il Cielo Vorrà, Riceverò probabilmente delle Ulteriori “Conferme”, benché possa già in Coscienza Affermare che Quel “Sapere” È Entrato a Far Parte della mia conoscenza, Arricchendo e Fortificando lo Spirito! Ma V’È ancor Più di Ciò, poiché Divampò la mia Divozione Verso le Sante Anime Abbandonate in Purgatorio, che anche durante la citata lettura non smisero mai di Ringraziare Teneramente, per la Contestuale Attenzione Prestata Loro”.

Rivelazioni dello Spirito
(Dalla cella del Buon Consiglio – 30 ottobre 2018)
…. potrebbe risultar difficile comprender Ciò, ma “la nostra Vera Famiglia non È di questo mondo”. Infatti, dall’Altra Parte non ci Riconosceremo più come in Terra, con le zavorre di quaggiù, poiché Saremo Puro Spirito.

Testimonianza
(Riceviamo e pubblichiamo – 27 ottobre 2018)
Alcune cose sembrano sfuggirci, anche se – in Verità, sono sotto il naso di tutti. La spartizione dei territori, già a partire dalla seconda metà del secolo 19°, venne disposta da alcuni organismi che, oggi, chiameremo apparati massonici. Certi trascurano che l’uomo, Creato ad Immagine e Somiglianza di Dio Padre Onnipotente(Energia Spirituale Assoluta), Emanava a sua volta punti geomagnetici, in Perfetta Concordanza ed Armonia con i luoghi in cui Era Stato Destinato a Nascere. Facendo un salto indietro e così come per Babilonia, gli umani tradirono i Compiti Affidati dal Signore, migrando in altre terre e sguarnendo i territori dell’originaria Energia Complementare; l’impoverimento della Terra è dovuto, in gran parte, a ciò. Non molti ricordano i dettati degli antichi Monaci che, detentori della conoscenza fitoterapica, Consigliavano – agli ammalati che si presentavano loro, di tornare nei Luoghi d’origine e Curarsi con le Erbe e le Acque Conformi. La Santità di alcuni passati e contemporanei Messaggeri del Cielo, Così Come Detto poi dal Cristo, altro non È Stato che il Preservare le Antiche Doti, Frutto incontrovertibilmente Scaturente da Dio. Questo apparente Preambolo, è la sommaria illustrazione di quella ch’è stata da sempre l’unica vera catastrofe del mondo, ovvero la lotta tra il Bene e il male! Gli umani, ormai per buona parte in mano al demonio, Credono che tutto accada a caso, inconsapevoli che satana ha lavorato a lungo sul cosiddetto “libero arbitrio”, spostando l’attenzione dal Cielo alla Terra. Non è certo facile scrivere quel che si senta, ma guai all’uomo illuminato che, in presunzione, attribuisse i Doni Ricevuti alle proprie e singole Capacità. Per far riflettere chi legge circa quanto sia inventato il tutto, provate a dare una risposta a questo quesito: “come mai il cognome di alcuni esponenti apicali della Terra (come accade sovente anche in Italia) non può superar di massima le sei lettere?”. Pensiamo a Pitagora, agli esoterismi degli pseudo potenti e a tutte le fandonie che ci propinano ogni giorno, da secoli; poi, se vorrete, fateci sapere, non dimenticando una cosa: da buoni Cristiani, dobbiamo Credere a tutto, poiché la menzogna è un problema per chi la racconta, non per colui che ascolta! Quindi, non lasciamoci fuorviare dalla diffidenza, poiché dietro di essa c’è la superbia dell’uomo e – quindi, del male. Buona Giornata a tutti, nella Grazia del Signore.

Corrispondenza ne “l’Evangelo Come mi È Stato Rivelato”
(di Maria Valtorta – volume 5, Capitolo 343, pagina 309)
La pianura fiancheggia il Giordano prima che questo si getti nel lago di Merom. Una bella pianura su cui di giorno in giorno crescono più rigogliosi i cereali e s’infiorano gli alberi da frutto. I colli oltre i quali è Cedes sono ora alle spalle dei pellegrini, che infreddoliti camminano lesti nelle prime luci del giorno, guardando con desiderio il sole che ascende e cercandolo non appena il suo raggio tocca i prati e carezza le fronde. Devono aver dormito all’aperto, al massimo in un pagliaio, perché le vesti sono sgualcite e conservano festuche di paglia e foglie secche che essi si vanno levando man mano che le scoprono nella luce più forte.
Il fiume si annuncia per il suo fruscio, che pare forte nel silenzio mattutino della campagna e per una folta riga di alberi delle foglie novelle, che tremolano alla lieve brezza del mattino. Ma ancora non si vede, sprofondato come è nella pianura piatta. Quando le acque azzurre, ingrossate da numerosi torrentelli che scendono dai colli occidentali, si vedono luccicare fra il verde novello delle sponde, si è quasi sulla riva.
«Facciamo la riva fino al ponte, oppure passiamo il fiume qui?» chiedono a Gesù che era solo, meditabondo, e che si è fermato ad attenderli.
«Vedete se c’è barca per passare. È meglio andare di qui…».
«Sì. Al ponte che è proprio sulla via di Cesarea Paneade potremmo incontrare da capo qualcuno messo sulle tracce» osserva Bartolomeo accigliato, guardando Giuda.
«No. Non mi guardare male. Io non sapevo di venire qui e non ho detto nulla. Era facile capire che da Safet Gesù sarebbe andato alle tombe dei rabbi e a Cédès. Ma mai avrei pensato volesse spingersi fino alla capitale di Filippo. Perciò essi Lo ignorano. E non li troveremo per mia colpa né per loro volontà. A meno che non abbiano Belzebù che li conduce» dice calmo e umile l’Iscariota.
«Questo è bene. Perché con certa gente… Bisogna avere occhio e misurare le parole, non lasciare indizi dei nostri progetti. Stare attenti a tutto si deve. Altrimenti la nostra evangelizzazione si tramuterà in perpetua fuga» ribatte Bartolomeo.
Tornano Giovanni e Andrea. Dicono: «Abbiamo trovato due barche. Ci passano per una dramma a barca. Scendiamo sull’argine».
E nelle due barchette, in due riprese, passano sull’altra sponda. La pianura piatta e fertile, li accoglie anche qui. Una pianura fertile, ma poco popolata. Solo i contadini che la coltivano hanno casa in essa.
«Uhm! Come faremo per il pane? Io ho fame… E qui… non ci sono neppure le spighe filistee… Erba e foglie, foglie e fiori. Non sono una pecorella né un’ape» mormora Pietro ai compagni, che sorridono all’osservazione.
Giuda Taddeo si volta -era un poco più avanti- e dice: «Compreremo pane al primo paese».
«Sempre che non ci facciano fuggire» termina Giacomo di Zebedeo.
«Guardatevi, voi che dite di stare attenti a tutto, dal prendere il lievito dei farisei e dei sadducei. Mi sembra che lo stiate facendo, senza riflettere a ciò che fate di male. State attenti! Guardatevi!» dice Gesù.
Gli apostoli si guardano l’un l’altro e bisbigliano: «Ma che dice? Il pane ce lo ha dato quella donna del sordomuto e l’oste di Cedes. E questo è ancora qui. L’unico che abbiamo. Né sappiamo se potremo trovarne da prendere per la nostra fame. Come dunque dice che comperiamo da sadducei e farisei pane col loro lievito? Forse non vuole che si comperi in questi paesi…».
Gesù, che era di nuovo avanti tutto solo, torna a voltarsi.
«Perché avete paura di rimanere senza pane per la vostra fame? Anche se tutti qui fossero sadducei e farisei, non rimarreste senza cibo per il mio consiglio. Non è di quel lievito che è nel pane che Io parlo. Perciò potrete comperare dove vi pare il pane per i vostri ventri. E se nessuno ve lo volesse vendere, non rimarreste senza pane lo stesso. Non vi ricordate dei cinque pani con cui si sfamarono cinquemila persone? Non vi ricordate che ne raccoglieste dodici panieri colmi di avanzi? Potrei fare per voi, che siete dodici e avete un pane, ciò che feci per cinquemila con cinque pani.
Non capite a quale lievito alludo? A quello che gonfia nel cuore dei farisei, sadducei e dottori, contro di Me. È odio, quello. Ed è eresia.
Ora voi state andando verso l’odio come fosse entrato in voi parte del lievito farisaico. Non si deve odiare neppure chi ci è nemico. Non aprite neppure uno spiraglio a ciò che non è Dio. Dietro al primo entrerebbero altri elementi contrari a Dio. Talora, per troppo volere combattere con armi uguali i nemici, si finisce a perire o a essere vinti. E, vinti che siate, potreste per contatto assorbire le loro dottrine. No. Abbiate carità e riservatezza.
Voi non avete in voi ancora tanto da poterle combattere, queste dottrine, senza esserne infettati. Perché alcuni elementi di esse li avete pure voi. E l’astio per loro ne è uno. Ancora vi dico che essi potrebbero cambiare metodo per sedurvi e levarvi a Me, usandovi mille gentilezze, mostrandosi pentiti, desiderosi di fare la pace. Non dovete sfuggirli. Ma quando essi cercheranno di darvi le loro dottrine, sappiate non accoglierle. Ecco quale è il lievito di cui parlo. Il malanimo che è contro l’amore e le false dottrine. Vi dico: siate prudenti».
«Quel segno che i farisei chiedevano ieri era “lievito”, Maestro?» chiede Tommaso.
«Era lievito e veleno».
«Hai fatto bene a non darglielo».
«Ma glielo darò un giorno».
«Quando? Quando?» chiedono curiosi.
«Un giorno…».
«E che segno è? Non lo dici nemmeno a noi, tuoi apostoli? Perché lo si possa riconoscere subito» chiede voglioso Pietro.
«Voi non dovreste avere bisogno di un segno».
«Oh! non per poter credere in Te! Non siamo la gente che ha molti pensieri, noi. Noi ne abbiamo uno solo: amare Te» dice veementemente Giacomo di Zebedeo.
«Ma la gente, voi che l’avvicinate, così alla buona, più di Me, e senza la soggezione che Io posso incutere, chi dice che Io sia? E come definisce il Figlio dell’Uomo?».
«Chi dice che Tu sei Gesù, ossia il Cristo, e sono i migliori. Gli altri ti dicono Profeta, altri solo Rabbi, e altri, Tu la sai, ti dicono pazzo e indemoniato».
«Qualcuno però usa per Te il nome stesso che Tu ti dai, e ti dice “Figlio dell’Uomo”».
«E alcuni anche dicono che ciò non può essere, perché il Figlio dell’Uomo è ben altra cosa. Né è sempre negazione, questa. Perché in fondo essi ammettono che Tu sei da più del Figlio dell’Uomo: sei il Figlio di Dio. Altri invece dicono che non sei neppure il Figlio dell’Uomo, ma un povero uomo che satana agita o che sconvolge la demenza. Tu vedi che i pareri sono molti e tutti diversi» dice Bartolomeo.
«Ma per la gente chi è dunque il Figlio dell’Uomo?».
«È un uomo nel quale siano tutte le virtù più belle dell’uomo, un uomo che raduni in sé tutti i requisiti di intelligenza, sapienza, grazia che pensiamo fossero in Adamo, e taluni a questi requisiti aggiungono quello del non morire. Tu sai che già circola la voce che Giovanni Battista non sia morto. Ma solo trasportato altrove dagli Angeli, e che Erode, per non dirsi vinto da Dio, e più ancora Erodiade, abbiano ucciso un servo e, sottratto il capo di lui, abbiano mostrato come cadavere del Battista il corpo mutilato del servo. Tante ne dice la gente! Perciò pensano in molti che il Figlio dell’Uomo sia o Geremia, o Elia, o qualcuno dei Profeti e anche lo stesso Battista, nel quale era Grazia e sapienza, e si diceva il Precursore del Cristo.
Cristo: l’Unto di Dio. Il Figlio dell’Uomo: un grande uomo nato dall’uomo. Non possono ammettere in molti, o non lo vogliono ammettere, che Dio abbia potuto mandare suo Figlio sulla terra. Tu lo hai detto ieri: “Crederanno solo coloro che sono convinti dell’infinita bontà di Dio”. Israele crede nel rigore di Dio più che nella sua bontà…» dice ancora Bartolomeo.
«Già. Si sentono infatti tanto indegni che giudicano impossibile che Dio sia tanto buono da mandare il suo Verbo per salvarli. Fa ostacolo al loro credere in ciò lo stato degradato della loro anima» conferma lo Zelote. E aggiunge: «Tu lo dici che sei il Figlio di Dio e dell’Uomo. Infatti in Te è ogni Grazia e sapienza come Uomo. Ed io credo che realmente chi fosse nato da un Adamo in Grazia ti avrebbe somigliato per bellezza e intelligenza ed ogni altra dote. E in Te brilla Dio per la potenza. Ma chi lo può credere fra coloro che si credono dèi e misurano Dio su se stessi, nella loro superbia infinita?
Essi, i crudeli, gli odiatori, i rapaci, gli impuri, non possono certo pensare che Dio Abbia Spinto la Sua Dolcezza a Dare Se Stesso per Redimerli, il Suo Amore a Salvarli, la Sua Generosità a DarSi in balìa dell’uomo, la Sua Purezza a Sacrificarsi fra noi. Non lo possono, no, essi che sono così inesorabili e cavillosi nel cercare e punire le colpe».
«E voi Chi dite Che Io Sia? Ditelo proprio per vostro giudizio, senza tenere conto delle mie parole o di quelle altrui. Se foste obbligati a giudicarmi, che direste che Io sia?».
«Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» grida Pietro inginocchiandosi a braccia tese verso l’alto, verso Gesù, che lo guarda con un volto tutto luce e che si curva a rialzarlo per abbracciarlo dicendo:
«Te beato, o Simone, figlio di Giona! Perché non la carne né il sangue te lo ha rivelato, ma il Padre mio che è nei Cieli. Dal primo giorno che venisti da Me ti sei fatto questa domanda, e poiché eri semplice e onesto hai saputo comprendere ed accettare la risposta che ti veniva dai Cieli.
Tu non vedesti manifestazioni soprannaturali come tuo fratello e Giovanni e Giacomo. Tu non conoscevi la mia santità di figlio, di operaio, di cittadino come Giuda e Giacomo, miei fratelli.
Tu non ricevesti miracolo né vedesti farne, né ti diedi segno di potenza come feci e come videro Filippo, Natanaele, Simon Cananeo, Tommaso, Giuda. Tu non fosti soggiogato dal mio volere come Levi il pubblicano. Eppure tu hai esclamato: “Egli è il Cristo!” Dalla prima ora che mi hai visto, hai creduto, né mai la tua fede fu scossa.
Per Questo Io ti Ho Chiamato Cefa. E per Questo su te, Pietra, Io Edificherò la Mia Chiesa, e le porte dell’Inferno non prevarranno contro di Lei. A te Darò le Chiavi del Regno dei Cieli. E qualunque cosa avrai Legata sulla Terra sarà Legata anche nei Cieli. E qualunque cosa avrai Sciolta sulla Terra sarà Sciolta anche nei Cieli, o uomo Fedele e Prudente di cui Ho Potuto Provare il Cuore. E qui, da questo momento, tu sei il Capo, al quale va data Ubbidienza e Rispetto come ad un altro Me Stesso. E Tale Lo Proclamo davanti a tutti voi».
Se Gesù avesse schiacciato Pietro sotto una grandine di rimproveri, il pianto di Pietro non sarebbe stato così alto. Piange tutto scosso dai singhiozzi, col volto sul petto di Gesù. Un pianto che avrà solo riscontro in quello infrenabile del suo dolore di rinnegatore di Gesù. Ora è pianto fatto di mille sentimenti umili e buoni… Un altro poco dell’antico Simone -il pescatore di Betsaida che al primo annuncio del fratello aveva riso dicendo: «Il Messia appare a te!.. Proprio!», incredulo e ridanciano- un poco tanto dell’antico Simone si sgretola sotto quel pianto per far apparire, sotto la crosta assottigliata della sua umanità, sempre più nettamente il Pietro, Pontefice della Chiesa di Cristo.
Quando alza il viso, timido, confuso, non sa che fare un atto per dire tutto, per promettere tutto, per rinforzarsi tutto al nuovo ministero: quello di gettare le sue braccia corte e muscolose al collo di Gesù e obbligarlo a chinarsi per baciarlo, mescolando i suoi capelli, la sua barba, un poco ispidi e brizzolati, ai capelli e alla barba morbidi e dorati di Gesù, guardandolo poi con uno sguardo adorante, amoroso, supplichevole, degli occhi un poco bovini, lucidi e rossi delle lacrime sparse, tenendo nelle sue mani callose, larghe, tozze, il viso ascetico del Maestro curvo sul suo, come fosse un vaso da cui fluisse liquore vitale… e beve, beve, beve dolcezza e Grazia, sicurezza e forza, da quel viso, da quegli occhi, da quel sorriso…
Si sciolgono infine, tornando ad andare verso Cesarea di Filippo, e Gesù dice a tutti: «Pietro ha detto la verità. Molti l’intuiscono, voi la sapete. Ma voi, per ora, non dite ad alcuno ciò che è il Cristo nella verità completa di ciò che sapete. Lasciate che Dio parli nei cuori come parla nel vostro.
In Verità vi Dico che quelli che alle Mie Asserzioni o alle vostre aggiungono la Fede Perfetta e il Perfetto Amore, giungono a sapere il Vero Significato delle Parole “Gesù, il Cristo, il Verbo, il Figlio dell’Uomo e di Dio”».

Messaggio di Gesù
(a John Leary – Rochester, U.S.A. – 26 dicembre 2005)
Gesù Ha Detto: “Popolo Mio, vi Mostro quel buco su un Banco della Chiesa, perché realizziate i problemi che attaccano la Mia Chiesa. Proprio come vedete la corruzione nei corsi di giustizia, o nei vostri governi, ecco la corruzione anche nelle Chiese! Avete visto gli scandali dei Preti omosessuali, ma vi sono ancora molti altri fatti, come truffe finanziarie. Vi sono Preti che hanno perduto la loro Vocazione ed ora sono presi dai conforti del mondo. Tutto questo perché si prepara una divisione nella Mia Chiesa, che separerà i Miei Santi Preti dai Preti tiepidi. La chiesa scismatica, che seguirà gli insegnamenti del New Age, Sarà Purificata dal Mio Fedele Resto, Che Mantiene la Giusta Dottrina con Sincera Devozione e Crede nella Mia Divina Presenza nel Mio Santo Sacramento. Il Fedele Resto Dovrà Preparare le Sante Messe nelle case o eventualmente nei Miei Rifugi. Io Proteggerò Questa Piccola Chiesa dagli spiriti maligni; la chiesa scismatica verrà distrutta ed i tiepidi andranno perduti nell’inferno, per la loro incredulità e mancanza d’Amore Verso Me e Verso il Prossimo”.

Siracide
(Raccolta di Sentenze – Capitolo 20)
Silenzio e Parola
[1]C’è un rimprovero che è fuori Tempo, c’è chi tace ed è Prudente.
[2]Quanto è meglio rimproverare che covare l’ira!
[3]Chi si Confessa colpevole evita l’umiliazione.
[4]Un eunuco che vuol deflorare una ragazza, così chi vuol rendere giustizia con la violenza.
[5]C’è chi tace ed è ritenuto Saggio, e c’è chi è odiato per la sua loquacità.
[6]C’è chi tace, perché non sa che cosa rispondere, e c’è chi tace, perché conosce il Momento Propizio.
[7]L’Uomo Saggio sta zitto fino al Momento Opportuno, il millantatore e lo stolto lo trascurano.
[8]Chi abbonda nel parlare si renderà abominevole; chi vuole assolutamente imporsi sarà odiato.
Paradossi
[9]Nelle disgrazie può trovarsi la fortuna per un uomo, mentre un profitto può essere una perdita.
[10]C’è una Generosità, che non ti arreca vantaggi e c’è chi dall’umiliazione alza la testa.
[12]C’è chi compra molte cose con poco, e chi le paga sette volte il Loro valore.
[13]Il Saggio si rende Amabile con le sue parole, le Cortesie degli stolti sono sciupate.
[14]Il Dono di uno stolto non ti gioverà, perché i suoi occhi bramano ricevere più di quanto ha dato.
[15]Egli darà poco, ma rinfaccerà molto; aprirà la sua bocca come un banditore. Oggi darà un prestito e domani richiederà; uomo odioso è costui.
[16]Lo stolto dice: «Non ho un Amico, non c’è gratitudine per i miei Benefici.
[17]Quelli che mangiano il mio Pane sono lingue cattive». Quanto spesso e quanti si burleranno di lui!
Parole maldestre
[18]Meglio scivolare sul pavimento che con la lingua; per questo la caduta dei cattivi giunge rapida.
[19]Un uomo senza Grazia è un discorso inopportuno: è Sempre sulla bocca dei maleducati.
[20]Non si accetta una Massima dalla bocca dello stolto, perché non è mai detta a proposito.
[21]C’è chi è impedito di peccare dalla Miseria e durante il Riposo non avrà rimorsi.
[22]C’è chi si rovina per Rispetto umano e si rovina per la faccia di uno stolto.
[23]C’è chi per Rispetto umano fa promesse a un Amico; in tal modo se lo rende gratuitamente nemico.
La menzogna
[24]Brutta macchia nell’uomo la menzogna, si trova Sempre sulla bocca degli ignoranti.
[25]Meglio un ladro che un mentitore abituale, ma tutti e due condivideranno la rovina.
[26]L’abitudine del bugiardo è un disonore, la vergogna lo accompagnerà Sempre.
Sulla Sapienza
[27]Il Saggio si fa Onore con i discorsi, l’uomo Prudente piace ai grandi.
[28]Chi lavora la Terra Accrescerà il Raccolto; chi piace ai grandi si fa Perdonare l’ingiustizia.
[29]Regali e Doni accecano gli occhi dei Saggi, come bavaglio sulla bocca, soffocano i rimproveri.
[30]Sapienza nascosta e tesoro invisibile: a che servono l’una e l’altro?
[31]Fa meglio chi nasconde la stoltezza che colui che nasconde la Sapienza.

Testimonianza
(Riceviamo e pubblichiamo)
In Israele per lavoro, ebbi modo di recarmi in Gerusalemme, Ove incontrai un Anziano Ebreo Ortodosso, Che Viveva Semplicemente in prossimità della Tomba di Davide! Quell’uomo, dall’aspetto esile ma pur saldo nella postura, da Anni Alimentava il suo Corpo con una Particola al Giorno, a mo’ di paradosso e di contraddizione in termini, trattandosi di un “non Cristiano”. Avvertii la Necessità di parlargli ma – anticipandomi e con un italiano pressoché perfetto, mi invitò a sederci su d’una grande pietra ivi posta, cominciando a raccontare – con Fine Saggezza, le Origini della Vita, spiegando – finanche, il significato intrinseco di alcuni proverbi. Connotando la conversazione in Maniera Spirituale, indicò – oltre a non poco Altro, alcuni Luoghi Relativi al Tempo di Gesù, narrando Storie non comuni e Riguardanti il Nazareno, la Sua Famiglia e la Relativa Discendenza, lasciando intendere saldi collegamenti al contemporaneo e neonato Movimento Giudaico/Messianico, organizzazione in antitesi con la Religione ebraica, che Riconosce proprio in Gesù il Figlio Prediletto del Dio di tutti noi. Correva l’anno 1999.

Messaggio d’Amore
(21 novembre 2006 – A.D. 2013)
Vidi nel Cielo Come una Fiammata, e dall’Alto quasi Implorò una Voce: “Sono il tuo Dio, ascolta la Chiamata, o Figlio che combatti la Mia Pace”. Vi Chiamo, Figli, e voi non rispondete alla Mia Voce Che È del Padre vostro, È un Vero Grido, ma voi non ascoltate, Pregate, Figli, con il “Padre Nostro”. È Ora Che il Signore voi cerchiate, il Tempo Stringe, Inesorabilmente, vi Ho tanto Amato, anche voi Amate, dateMi Mente e Cuor, Completamente. Un Mondo Nuovo Sta Nascendo, Figlio, Colmo di Fiori Degni di una Serra, un Mondo Bello e Puro Come Giglio, È l’Era, Figlio, Che Rinnova la Terra. “Et Ego Dico vobis: Petite, et Dabitur vobis; quærite, et Invenietis; pulsate, et Aperietur vobis”.

Implorando la Benedizione del Cibo Che Quotidianamente Consumiamo, Rivediamo i nostri errori e Ringraziamo il Signore per i Doni Che Concede da Sempre al Mondo, Pregando Tutti Insieme per:
La Santissima Trinità Divina – nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo Consolatore, la Creazione – Opera Straordinaria dell’Onnipotente, Il Santo Natale del Cristo di Dio, Il Santissimo Sangue del Divino Agnello, il Sangue dei Martiri Innocenti, il Santuario della Beata Vergine della Rivelazione in Roma e Tutti i Luoghi in Cui Maria Intese Manifestarsi ai Figli del Popolo di Dio, il Ricordo della Madonna dell’Arco e del Carmine, Santa Maria Maddalena, Giovanni il Battista – Precursore del Cammino di Gesù, San Giuseppe – coi Santi e gli Angeli del Paradiso, Le Anime Sante abbandonate in Purgatorio e per i Defunti di Tutti i Tempi, I Profeti e i Veggenti, i Perseguitati a Causa della Testimonianza Cristica, Papa Francesco, il Rabbino Capo di Roma e Tutti i Riconosciuti Giusti, i Sacerdoti e i Professanti la Fede in Dio Padre Onnipotente, i Movimenti Eucaristici e Mariani, i Gruppi di Preghiera, gli Ammalati nel Corpo e nello Spirito, i Carcerati, gli atei, gli ipocriti e i sapienti della Terra, i Bimbi Deceduti prima del Santo Battesimo, i Giovani e tutti Coloro che non Credono nella Divina Misericordia di Gesù Cristo – Figlio Prediletto dell’Altissimo, Signore nostro, Sacerdote Infallibile e Salvatore del mondo intero.

Celebrando il Memoriale del Tuo Meraviglioso Figlio, Ti Offriamo, Padre, il Pane della Vita e il Calice della Salvezza, e Ti Rendiamo Grazie per Averci Ammessi alla Tua Presenza a Compiere l’Amorevole Testimonianza al Prossimo nostro. Ti Preghiamo Umilmente: per la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci Riunisca in un Solo Corpo. Ricordati, Padre, delle Tue Chiese Diffuse su Tutta la Terra: Rendile Perfette nell’Amore in Unione con il nostro Papa – Francesco, con il Rabbino di Roma – Riccardo, e con Tutti gli Ordini Sacerdotali. Ricordati dei nostri Fratelli, Che Si Sono Addormentati nella Speranza della Risurrezione, e di Tutti i Defunti Che Si Affidano alla Tua Clemenza: Ammettili a Godere la Luce del Tuo Volto. Di noi tutti Abbi Misericordia: Donaci di Aver Parte alla Vita Eterna, Insieme con la Beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con gli Apostoli, con i Santi e i Giusti, Che in Ogni Tempo Ti Furono Graditi: e in Gesù Cristo Tuo Figlio Canteremo la Tua Gloria: “Per Cristo, Con Cristo e In Cristo, a Te, Dio, Padre Onnipotente, nell’Unità dello Spirito Santo, Ogni Onore e Gloria, per Tutti i Secoli dei Secoli. Amen.
Popolo di Dio, Che Ami Con Cuore Puro il tuo Creatore, Proclama al mondo Che il Figlio Prediletto È Nuovamente quaggiù, sulla Terra, tra noi, e Avrai Salva la Vita!

“Se Siamo Morti Con Cristo, Crediamo Anche Che Vivremo Con Lui! Alleluia. (Rm 6, 8)”

“La Grande Promessa della Divina Misericordia”

Preghiera del Mattino (Sant’Angela Merici)
Signor mio, Illumina le tenebre del mio Cuore, Dammi la Grazia di morire, piuttosto Che offendere Oggi Stesso la Tua Divina Maestà. E Rendi Sicuri i miei Affetti e i miei Sensi, così che non deviino né a destra né a sinistra, né mi distolgano dal Luminosissimo Tuo Volto, Che Fa Contento ogni Cuore afflitto. Ahi! Misera me che, Entrando nel Segreto del mio Cuore, dalla vergogna non Oso Alzare gli Occhi al Cielo; merito infatti di essere divorata viva nell’inferno, poiché vedo in me tanti errori, tante bruttezze e tendenze riprovevoli, come spaventose fiere e figure mostruose. Sono, dunque, costretta, Giorno e Notte, andando, stando, Operando, pensando, a Confessarmene ad Alta Voce e a Gridare Verso il Cielo, Chiedendo Misericordia e il Tempo per Fare Penitenza. Degnati, o Benignissimo Signore, di Perdonarmi tante offese, e ogni mio errore che mai abbia commesso fino ad ora dal Giorno del Santo Battesimo. Degnati di Perdonare i peccati, ahimè, anche di mio padre e di mia madre, e dei miei parenti ed amici, e del Mondo Intero. Te Ne Prego per la Tua Sacratissima Passione e per il Tuo Sangue Prezioso Sparso per Amor nostro; per il Tuo Santo Nome: Sia Esso Benedetto Sopra la Rena del Mare, Sopra le Gocce delle Acque, Sopra la Moltitudine delle Stelle. Mi dolgo d’essere stata tanto lenta a incominciare a Servire la Tua Divina Maestà. Ahimè! Finora non ho mai Sparso neppure una piccola Goccia di Sangue per Amor Tuo, e nemmeno sono stata Obbediente ai Tuoi Divini Precetti, e ogni avversità mi è stata aspra per il mio poco Amore per Te. Signore, in luogo di quelle misere creature che non Ti Conoscono, né si Curano di Partecipare ai Meriti della Tua Sacratissima Passione, mi si Spezza il Cuore, e Volentieri (se lo potessi) darei io stessa il mio Sangue per Aprire la cecità delle loro menti. Perciò, Signore mio, Unica Vita e Speranza mia, Ti Prego: Degnati di Ricevere Questo mio Cuore vilissimo ed impuro, e di Bruciare Ogni Suo Affetto e Ogni Sua Passione nell’Ardente Fornace del Tuo Divino Amore. Ti Prego: Ricevi il mio Libero Arbitrio, Ogni Atto della mia Volontà, la quale da sé, infetta com’é dal peccato, non sa Discernere il Bene dal male. Ricevi Ogni mio Pensare, Parlare ed Operare; insomma: ogni cosa mia, tanto Interiore quanto esteriore. Tutto Questo io Offro ai Piedi della Tua Divina Maestà. E Ti Prego, DegnaTi di Riceverlo, benché io ne sia indegna. Amen”.
Dalla Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani (Rm 9, 1-5)
Fratelli, dico la Verità in Cristo, non mento, e la mia Coscienza me Ne Dà Testimonianza nello Spirito Santo: ho nel Cuore un grande Dolore e una Sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anàtema, Separato da Cristo a Vantaggio dei miei Fratelli, miei Consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e hanno l’Adozione a Figli, la Gloria, le Alleanze, la Legislazione, il Culto, le Promesse; a Loro Appartengono i Patriarchi e da Loro Proviene Cristo secondo la carne, Egli Che È Sopra Ogni Cosa, Dio Benedetto nei Secoli. Amen. Parola di Dio. (Rendiamo Grazie a Dio).
Salmo 147 (Celebra il Signore, Gerusalemme)
Celebra il Signore, Gerusalemme, Loda il Tuo Dio, Sion, perché Ha Rinforzato le Sbarre delle Tue Porte, in Mezzo a Te Ha Benedetto i Tuoi Figli. Egli Mette Pace nei Tuoi Confini e Ti Sazia con Fiore di Frumento. Manda sulla Terra il Suo Messaggio: la Sua Parola Corre Veloce. Annuncia a Giacobbe la Sua Parola, i Suoi Decreti e i Suoi Giudizi a Israele. Così non Ha Fatto con nessun’Altra Nazione, non Ha Fatto Conoscere Loro i Suoi Giudizi.
Dal Santo Vangelo del Cristo di Dio Secondo l’Apostolo Luca (Lc 14, 1-6)
Un Sabato Gesù Si Recò a casa di uno dei capi dei farisei per Pranzare ed essi stavano a Osservarlo. Ed Ecco, Davanti a Lui vi era un uomo malato di idropisìa. Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù Disse: «È lecito o no Guarire di Sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo Prese per Mano, lo Guarì e lo Congedò. Poi Disse loro: «Chi di voi, se un Figlio o un Bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in Giorno di Sabato?». E non potevano rispondere nulla a Queste Parole. Parola del Signore. (Lode a Te o Cristo).
Preghiera della Sera (madre Teresa di Calcutta)
Signore, Insegnami a non parlare come un Bronzo risonante, o un Cembalo squillante, ma con Amore. Rendimi Capace di Comprendere e Dammi la Fede Che Muove le Montagne, ma con l’Amore. Insegnami Quell’Amore Che È Sempre Paziente e Sempre Gentile; mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso; L’Amore Che Prova Gioia nella Verità, Sempre Pronto a Perdonare, a Credere, a Sperare e a Sopportare. Infine, quando tutte le Cose Finite si Dissolveranno e Tutto Sarà Chiaro, Che io possa essere stato il debole, ma Costante Riflesso del Tuo Amore Perfetto.
Benedetto nei Secoli il Signore!
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O Gesù, Tu Che da Sempre Vivi, non Ti Scordar di me!

Raccoglimento Solenne
(In Ginocchio – Chinando il capo)
– Dio, Sorgente e Principio di Ogni Benedizione, Effonda su di noi la Sua Grazia e ci Doni per Sempre Vita e Salute. (Amen).
– Ci Custodisca Integri nella Fede, Costanti nella Speranza, Perseveranti e Pazienti Sino alla Fine nella Carità. (Amen).
– Dio Disponga Opere e Giorni nella Sua Pace, Ascolti Qui e in Ogni Luogo le nostre Preghiere e ci Conduca alla Felicità Eterna. (Amen).
– E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, Discenda Su di noi e con noi Rimanga Sempre. (Amen).

Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen.
Ascolta la versione in Aramaico 1 (mp3)


