Il Santo Vangelo del Giorno Venerdì del Signore 09 agosto 2024 (2031).
Con […]
Con l’Amore e la Devozione Dovuti a Colui Ch’È Tornato tra noi nel Nome del Padre
Poiché “Il Potere di Cristo Espelle l’originaria causa di ogni male”, Dedichiamo il Santo Vangelo del Giorno all’Amore e alla Divina Misericordia di Gesù Salvatore – Tornato Nuovamente tra noi, affinché Conceda il Suo Perdono alle Anime Sante Abbandonate in Purgatorio e ai Defunti di Tutti i Tempi, Creature Tenere ma Private della Diffusa e Salvifica Preghiera di noi distratti Figli di quaggiù. Per Grazia Ricevuta.
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen
Ascolta la versione in Aramaico 1 (mp3)
Rivelazione
(In Ginocchio)
“E voi Vedrete il Figlio dell’Uomo Venire sulle Nubi del Cielo e Sedere alla Destra della Potenza di Dio!”.
Confiteor
(da Recitarsi possibilmente in Ginocchio, Invocando la Divina Misericordia)
«Confesso a Dio Onnipotente e a voi, Fratelli, Che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E Supplico la Beata Sempre Vergine Maria, gli Angeli, i Santi e voi, Fratelli, di Pregare per me il Signore Dio nostro. Dio Onnipotente Abbia Misericordia di noi, Perdoni i nostri peccati e ci Conduca alla Vita Eterna. Amen».
Riflessioni dello Spirito
All’improvviso, Capirai la Vera Essenza del Cristo e Quel Che ci han di Lui celato! Avrai vergogna anche per Ciò, poiché non hai Abbandonato il tuo Cuore Mentre Egli Parlava della Verità – Che ci ostiniamo a non Vedere e a non voler ancora Udire.
Atto di Dolore
O Gesù, mi Pento e mi Dolgo con Tutto il Cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i Tuoi Castighi e, soprattutto, perché ho offeso Te, Infinitamente Buono e Degno d’Essere Amato Sopra Ogni Cosa! Propongo – col Tuo Santo Aiuto, di non offenderTi mai più e di Fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, Misericordia, Perdonami! Amen.
Preghiera dal Cuore
(Atto di Amorevole Umiliazione ai Piedi della Santa Croce – in Ginocchio – 27 luglio 2019)
“Per Te Io Sopporto l’Insulto e la vergogna Mi Copre la Faccia; Sono Diventato un Estraneo ai Miei Fratelli, Uno Straniero per i Figli di Mia Madre. Perché Mi Divora lo Zelo per la Tua Casa, gli insulti di chi Ti insulta ricadono su di Me. Mi Sento Venir meno. Mi Aspettavo Compassione, ma invano, Consolatori, ma non ne Ho Trovati. Mi hanno messo veleno nel Cibo e Quando Avevo Sete Mi hanno dato aceto. Loderò il Nome di Dio con un Canto, Lo Magnificherò con un Ringraziamento, Vedano i Poveri e si Rallegrino; voi Che Cercate Dio, Fatevi Coraggio, perché il Signore Ascolta i Miseri e non Disprezza i Suoi Che Sono Prigionieri”. (Sal 69(68),5.8-10.14.).
Professione di Fede
(in Ginocchio)
“I Servi Fedeli alla Maestà del Figlio dell’Uomo Saranno Pastori Umili e Buoni per le genti del Mondo Nuovo, a Compimento della Gloria in Terra di Dio Padre Onnipotente! Amen”.
“Credo in un Solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, e di Tutte le Cose Visibili e Invisibili. Credo in un Solo Signore Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, Nato dal Padre Prima di Tutti i Secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio Vero da Dio Vero, Generato – e non Creato, della Stessa Sostanza del Padre. Per Mezzo di Lui Tutte le Cose Sono State Create. Per noi uomini e per la nostra Salvezza Discese dal Cielo, e per Opera dello Spirito Santo Si È Incarnato nel Seno della Vergine Maria e Si È Fatto Uomo. Fu Crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, Morì e Fu Sepolto e il Terzo Giorno È Risuscitato Secondo le Scritture; È Salito al Cielo, Siede alla Destra di Dio Padre Onnipotente e di Nuovo Verrà nella Gloria per Giudicare i Vivi e i morti e il Suo Regno non Avrà fine. Credo nello Spirito Santo, Che È Signore e Dà la Vita e Procede dal Padre e dal Figlio, e Con il Padre e il Figlio È Adorato e Glorificato e Ha Parlato per Mezzo dei Profeti. Credo nella Chiesa del Figlio dell’Uomo, una Santa Cattolica e Apostolica. Professo un Solo Battesimo per il Perdono dei peccati e Aspetto la Risurrezione dei Morti e la Vita del Mondo Che Verrà! Amen”.
Per la disarticolata e confusa Via della Vita, non pochi Fratelli han perduto – coi Valori, persino il Sano Timor di Dio, Che alle nostre Anime Serviva (e Serve) per Tornarsene Candidamente a Casa, dopo l’originaria Calata sulla Terra. Ci preoccupiamo troppo di quanto accade quaggiù, perdendo di Vista le Cose più importanti e tralasciando di Vivere in Purezza Quel Poco Tempo Che Rimane. Sono accaduti Cataclismi Importanti – e sempre di peggiori ne accadranno, Si Son Verificate – e si Verificano, anomale ma Indicative Realtà, e la Parola del Signore Era ed È Sempre la Stessa. Ma allora, per Amore Verso il Padre: Cosa Attendiamo per cambiar di Rotta? Perché continuiamo a batterci il petto, se poi la causa dei nostri mali alberga proprio e solo in noi? Anche per il prossimo settembre un Qualcosa È Stato Detto, Così Come da Sempre la Madonna ci Invita alla Lesta Conversione. Il più triste aspetto della vicenda è che non si potrà più dire, a nostra discolpa, di non aver saputo! Nel frattempo, mentre tutti giocano a darsi un ruolo in Terra, noi Siam Qui in Attesa a Scriver del Cielo e del Signore, Certi Che non Mancherà – il Giusto Re, di Premiare i Fedeli Figli Suoi, Donando il “Grande Abbraccio”. Buona e Santa Giornata a Tutti i Cuori in Ascolto, Rivolgendo una Particolare Richiesta alla Divina Misericordia di Gesù Cristo, affinché Autorizzi una Straordinaria Creatura – Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), Vergine e Martire, Patrona d’Europa e Ora Di Là, a Pregare per il Popolo della Terra.
Preghiera a Gesù – Giusto Re
(lunedì, 08 agosto 2022 – in Ginocchio)
O Cristo di Dio, poiché ancor tra i miseri io sono, Aiutaci Direttamente e pel Tramite della Beata Vergine Maria, affinché la causa d’ogni nostro male – ch’è l’atrocità del peccato, abbandoni i Cuori delle Creature che decisero di Ravvedersi e di Piegare, quindi, le Ginocchia al Suolo. In Particolare, poiché di Guide Celesti noi Abbiam Sempre più Bisogno, Consenti ad Alcune Creature a noi Care di Indicarci la Giusta Via, Così Evitandoci ulteriori e dolorosi errori. Anche per Ciò, il Pensiero Corre infatti a Don Giovanni Bosco, a Don Gabriele Maria Berardi, a Fra’ Pio da Pietrelcina, a Gabriella Pasquali, a Fra’ Martino Penasa e a Giuseppe Moscati – oltre ad Altri, perché non Solo di Santi Generati in Paradiso noi Necessitiamo, ma finanche di Creature Che Vissero Illuminate dall’Intelligenza Divina e Che Soffersero per la Testimonianza del Tuo Amore in Terra, Perseguitate dagli schiavi del nemico della Pace. Da qui, Implorando il Perdono e la Giustizia per Tutti i Figli Autenticamente Pentiti, Attendo Umilmente Tu Venga a Prelevare la Povera Anima mia, per poi Finalmente Abbracciar Lassù Coloro Che quaggiù – io servo in Lacrime, Amai. Amen.
La Preghiera a Santa Teresa Benedetta della Croce – Edith Stein
(Da Recitare oggi – In Ginocchio)
O Santa Teresa Benedetta della Croce, Che Facesti della Tua Sete di Verità una Preghiera Continua, Intuendo Che chi Cerca la Verità Cerca Dio, Ottienici di Cercare Sempre la Verità. Tu Che Incontrasti la Verità nella Croce di Cristo, Fa’ Che siamo Illuminati anche noi dalla Luce Che Si Sprigiona dal Mistero della Croce. Facci il Dono di Saper Abbracciare la Croce Come l’Hai Abbracciata Tu. Tu Che Scopristi la Verità, Che Cercavi Leggendo la Semplice Vita di Santa Teresina, Ottienici di Scoprire nella Semplicità Quotidiana la Grandezza della Presenza di Dio. Tu Che Ti Donasti Pienamente all’Amore Che Hai Incontrato, Fa’ Che tanti giovani possano Donarsi al Signore Che Chiama senza la paura di perdere, ma con la Gioia di Dare. Tu Che nel campo della morte Ti ProdigastI con Dolcezza e Premura verso il Tuo Popolo, Infondendo Conforto e Coraggio, Ottienici in Tutte le Occasioni di Vivere la Carità verso il Prossimo. Tu Che nell’Ora della morte, prima di Entrare nella camera a gas, Facesti Tua la Preghiera di Gesù: “Se non Può Passare Questo Calice, Sia Fatta la Tua Volontà”, Ottienici di poter Chinare il Capo Serenamente negli Ultimi Momenti della nostra Vita, Abbandonati all’Amore di Dio Che È Fedele Sempre. Santa Teresa Benedetta della Croce, Prega per noi!
Vita di Santa Teresa Benedetta della Croce – Edith Stein
(Monaca, Carmelitana Scalza, Martire – 1891/1942)
“Ci Inchiniamo Profondamente di Fronte alla Testimonianza della Vita e della morte di Edith Stein, illustre Figlia di Israele e allo stesso tempo Figlia del Carmelo. Suor Teresa Benedetta della Croce, una Personalità Che Porta nella Sua Intensa Vita una sintesi drammatica del nostro secolo, una sintesi ricca di ferite profonde che ancora sanguinano; nello stesso tempo la sintesi di una Verità Piena al di sopra dell’uomo, in un Cuore Che Rimase così a lungo inquieto e inappagato, “fino a quando finalmente trovò Pace in Dio””, Queste Parole Furono Pronunciate dal Papa Giovanni Paolo II in Occasione della Beatificazione di Edith Stein a Colonia, il 1° maggio del 1987.
Chi Fu Questa Donna?
Quando il 12 ottobre 1891 Edith Stein Nacque a Breslavia, Quale Ultima di 11 figli, la Famiglia Festeggiava lo Yom Kippur, la Maggior Festività Ebraica, il Giorno dell’Espiazione. ” Più di ogni altra cosa Ciò Ha Contribuito a Rendere Particolarmente Cara alla Madre la Sua Figlia più giovane “. Proprio questa Data della Nascita fu per la Carmelitana quasi un Vaticinio.
Il padre, commerciante in legname, venne a mancare quando Edith non aveva ancora compiuto il secondo anno d’età. La madre, una donna molto Religiosa, Solerte e Volitiva, veramente un’Ammirevole Persona, rimasta sola dovette sia accudire alla famiglia sia condurre la grande azienda; non riuscì però a mantenere nei figli una Fede Vitale. Edith perse la Fede in Dio. “In Piena Coscienza e di libera scelta smisi di Pregare”.
Consegui brillantemente la maturità nel 1911 ed iniziò a studiare germanistica e storia all’Università di Breslavia, più per conseguire una base di futuro sostentamento che per passione. Il suo vero interesse era invece la filosofia. S’interessava molto anche di questioni riguardanti le donne. Entrò a far parte dell’organizzazione ” Associazione Prussiana per il Diritto Femminile al Voto “. Più tardi scrisse: ” Quale ginnasiale e giovane studente fui una radicale femminista. Persi poi l’interesse a tutta la questione. Ora sono alla ricerca di soluzioni puramente obiettive”.
Nel 1913 la studentessa Edith Stein si recò a Gottinga per frequentare le lezioni universitarie di Edmund Husserl, Divenne sua discepola e assistente ed anche conseguì con lui la sua laurea. A quel tempo Edmund Husserl affascinava il pubblico con un nuovo concetto della verità: il mondo percepito esisteva non solamente in maniera kantiana della percezione soggettiva. I suoi discepoli comprendevano la sua filosofia quale svolta verso il concreto. ” Ritorno all’oggettivismo “. La fenomenologia condusse, senza che lui ne avesse l’intenzione, non pochi dei suoi studenti e studentesse alla Fede Cristiana. A Gottinga Edith Stein incontrò anche il filosofo Max Scheler.
Quest’Incontro richiamò la sua attenzione sul Cattolicesimo. Però non dimenticò quello studio che le doveva procurare il pane futuro. Nel gennaio del 1915 superò con lode l’esame di stato. Non iniziò però il periodo di formazione professionale.
Allo scoppiare della prima guerra mondiale scrisse: ” Ora non ho più una mia propria Vita”. Frequentò un corso d’infermiera e prestò servizio in un ospedale militare austriaco. Per lei furono tempi duri. Accudisce i degenti del reparto malati di tifo, presta servizio in sala operatoria, vede morire uomini nel fior della gioventù. Alla chiusura dell’ospedale militare, nel 1916, seguì Husserl a Friburgo nella Brisgovia, ivi conseguì nel 1917 la laurea ” summa cum laude ” con una tesi “Sul problema dell’empatia”.
A quel tempo accadde che osservò come una popolana, con la cesta della spesa, entrò nel Duomo di Francoforte e si soffermò per una breve preghiera. ” Ciò fu per me qualcosa di Completamente Nuovo. Nelle sinagoghe e nelle chiese protestanti, che ho Frequentato, i Credenti si recano alle Funzioni.
Qui però entrò una persona nella Chiesa deserta, come se si recasse ad un Intimo Colloquio. Non ho mai potuto dimenticare l’Accaduto “. Nelle ultime pagine della sua tesi di laurea scrisse: ” Ci sono stati degli individui che in seguito ad un’improvvisa mutazione della loro personalità hanno creduto di Incontrare la Misericordia Divina”.
Come arrivò a questa asserzione?
Edith Stein era legata da rapporti di profonda amicizia con l’assistente di Husserl a Gottinga, Adolf Reinach e la sua consorte. Adolf Reinach muore in Fiandra nel novembre del 1917. Edith si reca a Gottinga. I Reinach si erano convertiti alla Fede evangelica. Edith aveva una certa ritrosia rispetto all’incontro con la giovane vedova. Con molto stupore incontrò una Credente. ” Questo È Stato il mio Primo Incontro con la Croce e con la Forza Divina Che Trasmette ai Suoi Portatori … Fu il momento in cui la mia irreligiosità crollò e Cristo Rifulse “. Più tardi scriverà: “Ciò che non era nei miei piani era nei Piani di Dio. In me prende Vita la Profonda Convinzione Che-Visto dal Lato di Dio – non esiste il caso; tutta la mia Vita, fino ai minimi particolari, È già Tracciata nei Piani della Provvidenza Divina e Davanti agli Occhi Assolutamente Veggenti di Dio Presenta una Correlazione Perfettamente Compiuta”.
Nell’autunno del 1918 Edith Stein cessò l’attività di assistente presso Edmund Husserl. Questo poiché desiderava di lavorare indipendentemente. Per la prima volta dopo la sua Conversione Edith Stein
visitò Husserl nel 1930. Ebbe con lui una discussione sulla sua Nuova Fede nella quale lo avrebbe volentieri voluto Partecipe. Poi scrisse la sorprendente frase: ” Dopo ogni incontro che mi fa sentire l’impossibilità di influenzare direttamente, s’acuisce in me l’impellenza di un mio proprio olocausto”.
Edith Stein desiderava ottenere l’abilitazione alla libera docenza. A quel tempo ciò era cosa irraggiungibile per una donna. Husserl si pronunciò in una perizia: “Se la carriera universitaria venisse resa accessibile per le donne, potrei allora caldamente raccomandarla più di qualsiasi altra persona per l’ammissione all’esame di abilitazione “. Più tardi le venne negata l’abilitazione a causa della sua origine giudaica.
Edith Stein ritorna a Breslavia. Scrive articoli a giustificazione della psicologia e discipline umanistiche. Legge però anche il Nuovo Testamento, Kierkegaard e il Libricino d’Esercizi di Ignazio di Loyola. Percepisce che un Tale Scritto non si può semplicemente leggere, bisogna Metterlo in Pratica.
Nell’estate del 1921 si recò per alcune settimane a Bergzabern (Palatinato), nella tenuta della Signora Hedwig Conrad-Martius, una discepola di Husserl. Questa Signora si era Convertita, assieme al proprio coniuge, alla Fede evangelica. Una sera Edith trovò nella libreria l’autobiografia di Teresa d’Avila. La lesse per tutta la notte. “Quando rinchiusi il libro mi dissi: Questa È la Verità”. Considerando retrospettivamente la sua vita scrisse più tardi: ” Il mio Anelito per la Verità Era un’Unica Preghiera”.
Il l° gennaio del 1922 Edith Stein si fece Battezzare. Era il giorno della Circoncisione di Gesù, l’Accoglienza di Gesù nella Stirpe di Abramo. Edith Stein Stava Eretta Davanti alla Fonte Battesimale, Vestita con il Bianco Manto Nuziale di Hedwig Conrad-Martius Che Funse da Madrina. “Avevo cessato di Praticare la mia Religione Ebraica e mi sentivo nuovamente Ebrea solo dopo il mio Ritorno a Dio”. Ora sarà sempre Cosciente, non solo intellettualmente ma anche tangibilmente, di appartenere alla Stirpe di Cristo. Alla Festa della Candelora, anche Questo un Giorno la cui Origine Risale al Vecchio Testamento, Venne Cresimata dal Vescovo di Spira nella sua Cappella privata.
Dopo la Conversione, per prima cosa si recò a Breslavia. “Mamma, sono Cattolica”. Ambedue piansero. Hedwig Cornrad Martius scrisse: “Vedi, due israelite e nessuna è insincera” (confr. Giovanni 1, 47).
Subito dopo la Sua Conversione Edith Stein Aspira al Carmelo ma i Suoi Interlocutori Spirituali, il Vicario generale di Spira e il Padre Erich Przywara SJ, le impediscono questo passo. Fino alla Pasqua del 1931 assume allora un impiego d’insegnante di tedesco e storia presso il liceo e seminario per insegnanti del Convento Domenicano della Maddalena di Spira. Su insistenza dell’Arciabate Raphael Walzer del Convento di Beuron intraprende lunghi viaggi per indire conferenze, soprattutto su temi femminili. ” Durante il periodo immediatamente prima e anche per molto tempo dopo la mia Conversione … credevo che Condurre una Vita Religiosa significasse Rinunciare a tutte le Cose Terrene e Vivere solo nel Pensiero di Dio. Gradualmente però mi sono resa conto che questo mondo richiede ben altro da noi … io credo persino: più uno si Sente Attirato da Dio e più deve “Uscire da se stesso”, nel senso di Rivolgersi al mondo per Portare ivi una Divina Ragione di Vivere “. Enorme è il suo programma di lavoro. Traduce le lettere e i diari del periodo precattolico di Newmann e l’opera “Quaestiones disputati de Veritate” di Tommaso d’Aquino e ciò in una versione molto libera, per Amore del dialogo con la moderna filosofia. Il Padre Erich Przywara SJ la spronò a scrivere anche proprie opere filosofiche. Imparò che è possibile ” praticare la scienza al Servizio di Dio … solo per Tale Ragione ho potuto decidermi ad iniziare serie opere scientifiche “. Per la sua vita e per il suo lavoro ritrova sempre le necessarie forze nel Convento dei Benedettini di Beuron, dove si reca a trascorrere le maggiori Festività dell’Anno Ecclesiastico.
Nel 1931 termina la sua attività a Spira. Tenta nuovamente di ottenere l’abilitazione alla libera docenza a Breslavia e Friburgo. Invano. Dà allora forma ad un’opera sui principali concetti di Tommaso d’Aquino: ” Potenza ed azione”. Più tardi farà di questo saggio la sua opera maggiore elaborandolo sotto il titolo “Endliches un ewiges Sein ” (Essere finito ed Essere eterno) e ciò nel Convento delle Carmelitane di Colonia. Una stampa dell’opera non fu possibile durante la sua Vita.
Nel 1932 le venne assegnata una cattedra presso una istituzione cattolica, l’Istituto di Pedagogia Scientifica di Miinster, dove ha la possibilità di sviluppare la propria antropologia. Qui ha il modo di unire scienza e Fede e di portare alla comprensione d’altri quest’unione. In tutta la sua Vita vuole solo Essere “Strumento di Dio”. ” Chi viene da me Desidero Condurlo a Lui “.
Nel 19331a notte scende sulla Germania. ” Avevo già sentito prima delle severe misure contro gli ebrei. Ma ora cominciai improvvisamente a capire che Dio Aveva Posto ancora una volta pesantemente la Sua Mano sul Suo Popolo e che il Destino di Questo Popolo era anche il mio Destino”. L’articolo di legge sulla stirpe ariana dei nazisti rese impossibile la continuazione dell’attività d’insegnante. ” Se qui non posso continuare, in Germania non ci sono più possibilità per me “. “Ero divenuta una straniera nel mondo”.
L’Arciabate Walzer di Beuron non le impedì più di entrare in un Convento delle Carmelitane. Già al tempo in cui si trovava a Spira aveva fatto il voto di povertà, di Castità e d’Ubbidienza. Nel 1933 si presenta alla Madre Priora del Monastero delle Carmelitane di Colonia. “Non l’attività umana ci può aiutare ma solamente la Passione di Cristo. Il mio desiderio È Quello di Parteciparvi”.
Ancora una volta Edith Stein si reca a Breslavia per prendere commiato dalla madre e dalla sua famiglia. L’ultimo giorno che trascorse a casa sua fu il 12 ottobre, il giorno del suo compleanno e contemporaneamente la Festività Ebraica dei Tabernacoli. Edith accompagna la madre nella Sinagoga. Per le due donne non fu una giornata facile. “Perché l’hai conosciuta (la Fede Cristiana)? Non voglio dire nulla contro di Lui. Sarà anche stato un Uomo Buono. Ma perché S’È Fatto Dio?”. La madre piange. Il mattino dopo Edith prende il treno per Colonia. “Non poteva subentrare una Gioia Impetuosa. Quello che lasciavo dietro di me era troppo terribile. Ma io ero calmissima – nel Porto della Volontà di Dio”. Ogni settimana scriverà poi una lettera alla madre. Non riceverà risposte. La sorella Rosa le manderà notizie da casa.
Il 14 ottobre Edith Stein entra nel Monastero delle Carmelitane di Colonia. Nel 1934, il 14 aprile, la Cerimonia della Sua Vestizione. L’Arciabate di Beuron Celebrò la Messa. Da Quel Momento Edith Stein Porterà il Nome di Suor Teresa Benedetta della Croce. Nel 1938 scrive: “Sotto la Croce Capii il Destino del Popolo di Dio che allora (1933) cominciava ad Annunciarsi. Pensavo che capissero che si Trattava della Croce di Cristo, che dovevano Accettarla a nome di tutti gli altri. Certo, oggi comprendo di più su queste cose, che cosa significhi essere Sposa del Signore sotto il Segno della Croce. Certo, non sarà mai possibile di Comprendere Tutto Questo, poiché è un segreto”. Il 21 aprile del 1935 fece i voti temporali. Il 14 settembre del 1936, al tempo del rinnovo dei voti, muore la madre a Breslavia. “Fino all’ultimo momento mia madre è rimasta fedele alla sua Religione. Ma poiché la Sua Fede e la sua Ferma Fiducia nel suo Dio … fu l’ultima cosa che rimase viva nella sua agonia, ho fiducia che ha trovato un giudice molto clemente e che ora è la mia più fedele assistente, in modo che anch’io possa arrivare alla Mèta”.
Sull’Immagine Devozionale della Sua Professione Perpetua dei Voti, il 21 aprile del 1938, fa stampare le Parole di San Giovanni della Croce – al quale Lei Dedicherà la Sua Ultima Opera: “La mia unica professione sarà d’ora in poi l’Amore”.
L’entrata di Edith Stein nel Convento delle Carmelitane non è stata una fuga. “Chi entra nel Carmelo non è perduto per i suoi, ma in effetti ancora più vicino; questo poiché è la nostra professione di rendere conto a Dio per tutti”. Soprattutto Rese Conto a Dio per il Suo Popolo. “Devo continuamente pensare alla regina Ester che venne sottratta al suo popolo per renderne conto davanti al re. Io sono una piccola e debole Ester ma il Re che mi Ha Eletto È Infinitamente Grande e Misericordioso. Questa È una Grande Consolazione” (31-10-1938).
Il giorno 9 novembre 1938 l’odio portato dai nazisti verso gli ebrei viene palesato a tutto il mondo. Le Sinagoghe bruciano. Il terrore viene sparso fra la gente ebrea. Madre Priora delle Carmelitane di Colonia fa tutto il possibile per portare Suor Teresa Benedetta della Croce all’estero. Nella notte di capodanno del 1938 attraversa il confine dei Paesi Bassi e viene portata nel Monastero delle Carmelitane di Echt, in Olanda. In quel luogo stila il 9 giugno 1939 il suo testamento: “Già ora Accetto con Gioia, in Completa Sottomissione e Secondo la Sua Santissima Volontà, la morte che Iddio mi ha Destinato. Io Prego il Signore Che Accetti la mia Vita e la mia morte … in Modo che il Signore Venga Riconosciuto dai Suoi e che il Suo Regno Venga in Tutta la Sua Magnificenza, per la Salvezza della Germania e la Pace del mondo…”.
Già nel Monastero delle Carmelitane di Colonia a Edith Stein era stato concesso il permesso di dedicarsi alle opere scientifiche. Fra l’altro scrisse in quel luogo “Dalla vita di una famiglia ebrea”. “Desidero semplicemente raccontare che cosa ho sperimentato ad essere ebrea”. Nei confronti della gioventù che oggi viene educata già dall’età più tenera ad odiare gli ebrei … noi, che siamo statì educati nella comunità ebraica, abbiamo il dovere di Rendere Testimonianza.
In tutta fretta Edith Stein scriverà ad Echt il suo saggio su ” Giovanni della Croce, il mistico Dottore della Chiesa, in occasione del quattrocentesimo anniversario della sua nascita, 1542-1942 “. Nel 1941 scrisse ad una religiosa con cui aveva rapporti d’amicizia: ” Una scientia crucis (la scienza della croce) può essere appresa solo se si sente tutto il Peso della Croce. Dì ciò ero convinta già dal primo attimo e di tutto Cuore ho Pronunciato: Ave, Crux, Spes unica (ti Saluto, Croce, nostra Unica Speranza)”. Il suo saggio su San Giovanni della Croce porta la didascalia: “La scienza della Croce”.
Il 2 agosto del 1942 arriva la Gestapo. Edith Stein si trova nella Cappella, assieme alla altre Sorelle. Nel giro di 5 minuti deve presentarsi, assieme a sua sorella Rosa che si era Battezzata nella Chiesa cattolica e prestava servizio presso le Carmelitane di Echt. Le ultime parole di Edith Stein che ad Echt s’odono, sono rivolte a Rosa: ” Vieni, andiamo per il nostro popolo”. Assieme a molti altri ebrei convertiti al cristianesimo le due donne vengono portate al campo di raccolta di Westerbork. Si trattava di una vendetta contro la comunicazione di protesta dei vescovi cattolici dei Paesi Bassi contro i pogrom e le deportazioni degli ebrei.
“Che gli esseri umani potessero arrivare ad essere così, non l’ho mai saputo e che le mie sorelle e i miei fratelli dovessero soffrire così, anche questo non l’ho veramente saputo … in ogni ora Prego per loro. Che Oda Dio la mia Preghiera? Con certezza però Ode i loro lamenti”. Il prof. Jan Nota, a lei legato, scriverà più tardi: “Per me lei è, in un mondo di negazione di Dio, una Testimone della Presenza di Dio”. All’alba del 7 agosto parte un carico di 987 ebrei in direzione Auschwitz. Fu il giorno 9 agosto nel quale Suor Teresa Benedetta della Croce, assieme a sua sorella Rosa ed a molti altri del suo popolo, morì nelle camere a gas di Auschwitz.
Con la Sua Beatificazione nel Duomo di Colonia, il 1° maggio del 1987, la Chiesa Onorò, per esprimerlo con le parole del Pontefice Giovanni Paolo II, “Una Figlia d’Israele, che durante le persecuzioni dei nazisti È Rimasta Unita con Fede ed Amore al Signore Crocifisso Gesù Cristo, Quale Cattolica, ed al Suo Popolo Quale Ebrea”.
Testimonianza
(dalla cella del Buon Consiglio – Riceviamo e pubblichiamo)
In una Chiesa, non pochi anni addietro ed innanzi ad un Presepe, un Bimbo intese chiedere al Signore: “Gesù, perché Ti vedo Sempre Povero e Nudo, anche Sanguinante e sulla Croce”? Il Cristo, Leggendo il suo Cuore, Rispose al Fanciullo: “È Così che Mi hanno voluto Rappresentare i Miei presunti Amici, affinché la Potenza di Mio Padre, Che È poi Anche il tuo, Venisse equivocata. Ricco e Vestito dell’Amore di Dio, Così Come Veramente È, non Sarei Stato un Buon investimento per coloro che M’avrebbero narrato e rappresentato, che molto poco Mi hanno Amato rispetto persino ai Miei stessi avversari! Ma il Mio Sangue Ho Versato anche per te, Piccolo Caro, affinché il mondo scoprisse quanto cieco fosse stato. La Croce, invece, Rappresenta la cattiva Coscienza dell’uomo, che a nulla e a nessuno volle Credere, perdendo così la Purezza che hai tu!“. Il Bimbo, replicò al Cristo: “Son forse troppo Piccolo per capire Quanto Tu mi Dici”? E il Signore, Carezzandogli il capo: “Gli adulti giocano, perdendo la Purezza; ma tu resta così, Figlio Mio, perché È da quelli come te Che Io Ripartirò!”.
Messaggio di Dio Padre Onnipotente
(a Giovanni – Domenica, 07 agosto 2022 – in Ginocchio)
In una Locuzione Interiore, il Padre nostro Onnipotente Ha Fatto Conoscere al Cuore Che “Gesù È il Selezionatore delle Creature Prima e Dopo la Sua Stessa Nascita al Mondo” e Che “Ad Egli Solo – per Supremo Mandato e nell’Intero Arco Universale, Compete il Titolo di Potente e Amato Redentore delle Anime Tutte, da Avviare o Meno ai Piedi del Suo Celeste Trono”. Avvisando “l’Imminenza di Un Particolarissimo Segno” Ha Insistito nella “Raccomandazione a non offenderLo Ulteriormente nel commettere il Giudizio, perché Assoluta Sua Prerogativa e Frutto dell’Assoluta Sua Sapienza, mentre gli Angeli da Sempre Presenti tra noi Stanno per Applicare la Giustizia Divina”.
Noi Poveri Figli della Terra, Inginocchiandoci Umilmente, Preghiamo Insieme e Cospargiamo di Cenere Purificatrice il capo nostro e dei Fanciulli a noi Affidati dal Cielo, perché “il Tempo dei Profeti” – Ch’È del Terribile Castigo Che Precederà la Pur Concessa Pace, “È Quello in Corso”.
Testimonianza
(Riceviamo e pubblichiamo)
Fratelli e Sorelle Carissimi, Specialmente in Questi Ultimi Tempi, cessiamo di badare ulteriormente alle umane e materiali cose della Terra e – Pregando con il Cuor Contrito e Aperto all’Amore, Volgiamo gli occhi all’Immensità del Cielo e Ringraziamo Umilmente Insieme il Padre Celeste, poiché Intese Dare al Creato Intero la Più Bella Stella Del Suo Seno, il Prediletto Figlio della Eterna Storia, Ch’È Propriamente il Cristo – per l’appunto! Infatti, il Giusto Si Mostrò in Preghiera nel Ventre di Adamo, giacché Tornato a Combattere il male con le Opere e a Porre il Treno sul Binario della Pur Concessa Fede. Nel Percorso Transitorio, Fissiamo Bene nella Mente – quindi, Che non serviranno altri lidi o frontiere spirituali per Comprender Ciò, giacché alla Fine il Conto Tornerà Esattamente a zero, ovvero al Punto di Partenza. In Ginocchio, Rendiamo Grazie alla Trinità Divina, per Aver Imbandito a Festa la Tavola dei Figli Fedeli Figli alla Salvifica Parola del Figlio dell’Uomo, mai dimenticando Che per le Anime Loro Venne Impresso il Sigillo dell’Eterna Felicità. Per Dovere di Carità, Tanto Si Doveva.
Implorando la Benedizione del Cibo Che Quotidianamente Consumiamo, Ringraziamo il Signore per i Doni Che Concede da Sempre al Mondo, Pregando Tutti Insieme per:
La Santissima Trinità Divina – nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo Consolatore, la Creazione – Opera Straordinaria dell’Onnipotente, Il Santo Natale del Cristo di Dio, Il Santissimo Sangue del Divino Agnello, il Sangue dei Martiri Innocenti, il Santuario della Beata Vergine della Rivelazione in Roma e Tutti i Luoghi in Cui Maria Intese Manifestarsi ai Figli del Popolo di Dio, il Ricordo della Madonna dell’Arco e del Carmine, Santa Maria Maddalena, Giovanni il Battista – Precursore del Cammino di Gesù, San Giuseppe – coi Santi e gli Angeli del Paradiso, Le Anime Sante abbandonate in Purgatorio e per i Defunti di Tutti i Tempi, I Profeti e i Veggenti, i Perseguitati a Causa della Testimonianza Cristica, Papa Francesco, il Rabbino Capo di Roma e Tutti i Riconosciuti Giusti, i Sacerdoti e i Professanti la Fede in Dio Padre Onnipotente, i Movimenti Eucaristici e Mariani, i Gruppi di Preghiera, gli Ammalati nel Corpo e nello Spirito, i Carcerati, gli atei, gli ipocriti e i sapienti della Terra, i Bimbi Deceduti prima del Santo Battesimo, i Giovani e tutti Coloro che non Credono nella Divina Misericordia di Gesù Cristo – Figlio Prediletto dell’Altissimo, Signore nostro, Sacerdote Infallibile e Salvatore del mondo intero.
Celebrando il Memoriale del Tuo Meraviglioso Figlio, Ti Offriamo, Padre, il Pane della Vita e il Calice della Salvezza, e Ti Rendiamo Grazie per Averci Ammessi alla Tua Presenza a Compiere l’Amorevole Testimonianza al Prossimo nostro. Ti Preghiamo Umilmente: per la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci Riunisca in un Solo Corpo. Ricordati, Padre, della Tua Chiesa Diffusa su Tutta la Terra: Rendila Perfetta nell’Amore in Unione con il nostro Papa – Francesco, e con Tutto l’Ordine Sacerdotale. Ricordati dei nostri Fratelli, Che Si Sono Addormentati nella Speranza della Risurrezione, e di Tutti i Defunti Che Si Affidano alla Tua Clemenza: Ammettili a Godere la Luce del Tuo Volto. Di noi tutti Abbi Misericordia: Donaci di Aver Parte alla Vita Eterna, Insieme con la Beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con gli Apostoli e Tutti i Santi, Che in Ogni Tempo Ti Furono Graditi: e in Gesù Cristo Tuo Figlio Canteremo la Tua Gloria: “Per Cristo, Con Cristo e In Cristo, a Te, Dio, Padre Onnipotente, nell’Unità dello Spirito Santo, Ogni Onore e Gloria, per Tutti i Secoli dei Secoli. Amen.
Popolo di Dio, Che Ami Con Cuore Puro il tuo Creatore, Proclama al mondo Che il Figlio Prediletto È Nuovamente quaggiù, sulla Terra, tra noi, e Avrai Salva la Vita!
“Se Siamo Morti Con Cristo, Crediamo Anche Che Vivremo Con Lui! Alleluia. (Rm 6, 8)”
“La Grande Promessa della Divina Misericordia”
Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) – Vergine e Martire, Patrona d’Europa
Preghiera del Mattino
Questa Mattina Ti Ringrazio, Signore, per il Dono della Vita, perché ogni Giorno Nuovo mi Permette di Ricominciare, di Rimediare agli errori commessi, di Ripartire alla Ricerca del Bene Che Tu Vuoi che io faccia. Fa’ Che Oggi mi Rivolga a Te in modo che, alla Fine della Giornata, possa dire di avere davvero, per Grazia Tua, Sentito la Tua Voce e Risposto alla Tua Chiamata. Amen.
Dal Libro del Profeta Osèa (Os 2,16.17.21-22)
Così Dice il Signore: «Ecco, La Condurrò nel Deserto e Parlerò al Suo Cuore. Là Mi Risponderà Come nei Giorni della Sua Giovinezza, Come Quando Uscì dal paese d’Egitto. Ti Farò Mia Sposa per Sempre, Ti Farò Mia Sposa nella Giustizia e nel Diritto, nell’Amore e nella Benevolenza, Ti Farò Mia Sposa nella Fedeltà e Tu Conoscerai il Signore». Parola di Dio. (Rendiamo Grazie a Dio).
Dal Salmo 44 (Ecco lo Sposo: Andate Incontro a Cristo Signore)
Ascolta, Figlia, Guarda, Porgi l’Orecchio: Dimentica il Tuo Popolo e la Casa di Tuo padre; il Re È Invaghito della Tua Bellezza. È Lui il Tuo Signore: Rendigli Omaggio. Entra la Figlia del Re: È Tutta Splendore, Tessuto d’Oro È il Suo Vestito. È Condotta al Re in Broccati Preziosi; Dietro a Lei le Vergini, Sue Compagne, a Te Sono Presentate. Condotte in Gioia ed Esultanza, Sono Presentate nel Palazzo del Re. Ai Tuoi Padri Succederanno i Tuoi Figli; Li Farai Prìncipi di Tutta la Terra.
Dal Santo Vangelo del Cristo di Dio Secondo l’Apostolo Matteo (Mt 25,1-13)
In Quel Tempo, Gesù Disse ai Suoi Discepoli Questa Parabola: “Il Regno dei Cieli Sarà simile a dieci Vergini che presero le loro Lampade e uscirono Incontro allo Sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque Sagge; le stolte presero le loro Lampade, ma non presero con sé Olio; le Sagge invece, insieme alle loro Lampade, presero anche l’Olio in piccoli vasi. Poiché lo Sposo Tardava, si Assopirono tutte e si Addormentarono. A Mezzanotte si Alzò un Grido: “Ecco lo Sposo! AndateGli Incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro Olio, perché le nostre Lampade si spengono”. Le Sagge risposero: “No, perché non Venga a Mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’Olio, Arrivò lo Sposo e le Vergini che erano Pronte Entrarono con Lui alle Nozze, e la Porta fu Chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre Vergini e incominciarono a dire: “Signore, Signore, Aprici!”. Ma Egli Rispose: “In Verità Io vi Dico: non vi Conosco”. Vegliate dunque, perché non Sapete né il Giorno né l’Ora”. Parola del Signore. (Lode a Te o Cristo).
Preghiera della Sera
Perché, Signore, molti di noi, Cresciuti nella Vera Fede fin dall’infanzia, l’Abbandonano all’avvicinarsi dell’età adulta o diventano ad Essa indifferenti, mentre invece altri, cresciuti senza Contatto alcuno con Te, Conoscendoti poco o nulla, si Danno Completamente a Te fin dalla prima volta che ti Manifesti a loro? Anch’io, come sono stato poco sensibile nei Tuoi Confronti! Eppure Tu Sei in me dal Battesimo! Apri i miei occhi Ora, Signore, al Mistero della Tua Presenza in me e io Cercherò di non Lasciare che il mio sguardo si smarrisca di nuovo.
Benedetto nei Secoli il Signore!
O Gesù, Tu Che da Sempre Vivi, non Ti Scordar di me!
Raccoglimento Solenne
(In Ginocchio)
– Dio, Sorgente e Principio di Ogni Benedizione, Effonda su di noi la Sua Grazia e ci Doni per Tutto l’Anno Vita e Salute. (Amen).
– Ci Custodisca Integri nella Fede, Costanti nella Speranza, Perseveranti e Pazienti Sino alla Fine nella Carità. (Amen).
– Dio Disponga Opere e Giorni nella Sua Pace, Ascolti Qui e in Ogni Luogo le nostre Preghiere e ci Conduca alla Felicità Eterna. (Amen).
– E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, Discenda Su di noi e con noi Rimanga Sempre. (Amen).
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen
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