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Il Santo Vangelo del Giorno martedì del Signore 02 febbraio 2021 (2028) A.D. – Con l’Amore e la Devozione Dovuti a Colui Ch’E’ Tornato tra noi nel Nome del Padre!
[…]
Poiché “Il Potere di Cristo Espelle l’originaria causa di ogni male”, Dedichiamo il Santo Vangelo del Giorno all’Amore e alla Divina Misericordia di Gesù Salvatore, affinché Conceda il Suo Perdono alle Anime Sante Abbandonate in Purgatorio e ai Defunti di Tutti i Tempi, Creature Tenere ma Private della Diffusa e Salvifica Preghiera di noi distratti Figli di quaggiù. Per Grazia Ricevuta.
O Gesù, Tu Che da Sempre Vivi, non Ti Scordar di me!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen.
Professione di Fede
Credo in un Solo Dio, Padre Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, di Tutte le Cose Visibili e Invisibili. Credo in un Solo Signore, Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, Nato dal Padre Prima di Tutti i Secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio Vero da Dio Vero, Generato, non Creato, della Stessa Sostanza del Padre; per Mezzo di Lui Tutte le Cose Sono State Create. Per noi uomini e per la nostra Salvezza Discese dal Cielo e, per Opera dello Spirito Santo, Si È Incarnato nel Seno della Vergine Maria e Si È Fatto Uomo. Fu Crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, Morì e Fu Sepolto. Il terzo Giorno È Risuscitato, Secondo le Scritture, È Salito al Cielo, Siede alla Destra del Padre Onnipotente. E di Nuovo Verrà, nella Gloria, per Giudicare i Vivi e i Morti, e il Suo Regno non Avrà Fine. Credo nello Spirito Santo, Che È Signore e Dà la Vita, e Procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio È Adorato e Glorificato, e Ha Parlato per Mezzo dei Profeti. Credo la Chiesa di nostro Signore Gesù Cristo, una Santa Cattolica e Apostolica. Professo un Solo Battesimo per il Perdono dei peccati. Aspetto la Risurrezione dei Morti e la Vita del Mondo Che Verrà. Amen.
Gloria
Gloria a Dio nell’Alto dei Cieli e Pace in Terra agli uomini Amati dal Signore. Noi Ti Lodiamo, Ti Benediciamo, Ti Adoriamo, Ti Glorifichiamo, Ti Rendiamo Grazie per la Tua Gloria Immensa, Signore Dio, Re del Cielo, Dio Padre Onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, Tu Che Togli i peccati dal mondo Abbi Pietà di noi; Tu Che Togli i peccati dal mondo, Accogli la nostra Supplica; Tu Che Siedi alla Destra del Padre, Abbi Pietà di noi. Perché Tu Solo il Santo, Tu Solo il Signore, Tu Solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella Gloria di Dio Padre. Amen.
Fratelli e Sorelle Carissimi, anche per non peccare proprio di presunzione, spesso sottovalutiamo il tintinnio di alcuni campanelli d’allarme, Suono di quell’Istinto Che ci Avverte circa le caratterialità e le sfumature di coloro che abbiamo di fronte, facendo sì che l’errore s’impadronisca sistematicamente anche delle nostre azioni, con le tristi conseguenze del caso. Pur senza giudicare il Prossimo nostro, poiché Prerogativa Unica del Signore Onnipotente, una buona lettura di questa sommaria disamina potrà Aiutare a ben comprendere gli aspetti più reconditi del modo di relazionarci con gli altri, specialmente se sotto mentite spoglie, come sovente accade nella contemporanea e malata società. Oggi, Giorno di Festa della Candelora, Ricorrendo la Presentazione di Gesù al Tempio, auspichiamo Che la Divina Misericordia Abbia a Curarsi ancor di noi. Un Sincero Abbraccio a tutti i Cuori in Ascolto, Auspicando Che le Ginocchia del Popolo di Dio abbiano a Poggiarsi celermente al suolo, Invocando in Coro il Perdono della Santissima Trinità. Pace e Bene.
I sette vizi capitali
“colpa e Pena”
Accidia
L’accidia è il più intellettuale dei peccati. È il rifiuto della Vita, dei Suoi pericoli e dei Suoi dolori. E poiché non è naturale dire di no alla Vita, solo l’Intelligenza può portare a una simile distorsione e mantenerla in essere. Ma ciò significa dire di no alla Bellezza e alla Gioia della Vita, e condannarsi a un polveroso, gialliccio e stantio destino di romitaggio, tanto più odiato e insopportabile, quanto più necessario e irrinunciabile.
Avarizia
L’avarizia è il più devastante dei peccati. Il possedere non ammette di dividere con altro l’Anima degli uomini, il possedere è tiranno potente. Il volto vero dell’avarizia è il potere: chi ha può. E chi più ha, più può. E non è naturale che la Vita tenda ad sempre al di più? E dunque dov’è la colpa nel possedere in misura sempre maggiore? La colpa del possedere è l’essere posseduti. Chi brama di possedere, viene posseduto senza Speranza. Alla fine, l’essere posseduti trionfa e il nostro possedere si sgretola. La colpa non è il possedere, ma l’abietto mercimonio che si fa di sé stessi, in cambio del potere. E la pena del possedere è il perdere. Se stessi prima di tutto.
Gola
È il più ignobile dei peccati, e accompagna quelle Anime che si ritengono sazie di ciò che sono, tanto da Sacrificare alla propria sazietà ciò di cui avrebbero così profondamente bisogno. La gola non coincide con il peso: non sempre chi mangia più del dovuto è colpevole e non sempre chi mangia meno del dovuto è innocente. Colpevoli di questo peccato sono invece quei sazi che si stupiscono di aver ancora fame. La loro colpa è aver rifiutato il Cibo più indispensabile quando Fu loro Offerto; la loro pena è implorare quel Cibo quando non c’è più nessuno che gliene può dare.
Ira
L’ira è il più riconoscibile dei peccati. È un’esplosione incontenibile che viene scatenata quando per troppe volte o su cose troppo vitali ci viene detto di no. L’ira è una tempesta che si scatena alla superficie del nostro essere, accesa però da sommovimenti profondi di cui raramente siamo consapevoli. Quale sia esattamente la colpa dell’ira è difficile dire: a volte è fragilità, debolezza, troppa sensibilità o un sentore oscuro di una impotenza radicale, che ci divora dall’interno. A volte è disperazione, desolazione, frustrazione a cui lasciamo l’Anima in pasto. E la pena dell’ira è il compimento di ciò che essa oscuramente brama.
Invidia
L’invidia è il più velenoso dei peccati. Si insinua nella legittima pretesa – e anche bisogno vitale – che ciascuno ha di valere qualcosa ai propri occhi. Come un parassita, si nutre di questa necessità Vitale contaminandola con l’idea che il valere qualcosa significhi essere il primo. Con la conseguenza che chi non è primo non vale nulla; e con un’ulteriore conseguenza per cui chi primeggia ci fa male perché ci condanna a non esistere ai nostri occhi. Ecco la colpa: permettere al parassita di fiorire ai danni della Pianta. Ed ecco la pena: l’inesorabilità del parassita che consuma lentamente ciò che lo sostiene, fino alla rovina di entrambi.
Lussuria
La lussuria è il più enigmatico dei peccati. Il più enigmatico proprio perché sembra così palese, chiaro e senza ombre. Questo peccato cela allo sguardo abissi sconvolgenti, sull’orlo dei quali poco volentieri un uomo desidera soffermarsi. Ed ecco, questo vizio, così implacabilmente attraente, offre nel suo calore avvolgente un’occasione per perdersi e rimandare di un poco ancora, il momento in cui i nostri occhi si poseranno su ciò che così potentemente ci terrorizza. La colpa non è cedere al calore avvolgente, ma illudersi che sia scudo a ciò che ci attende. E la pena è l’ingigantire di questa illusione.
Superbia
La superbia è il più radicale e universale dei peccati. Può fiorire ovunque, in qualsiasi momento, in qualsiasi azione o passione. La colpa si innesta sul desiderio che ogni Vivente ha di essere sé stesso e di giungere al compimento di ciò che è senza esserlo ancora. E di giungervi con ciò che è e ciò che ha. Deviare da questo percorso anche minimamente diviene superbia: autonomia non significa bastare a sé stessi e realizzare se stessi non significa essere soli nell’Universo. E la colpa è dover sostenere la parte di Dio senza essere Dio.
Messaggio di Gesù
(agli stolti – Sabato 09 febbraio 2019 – ore 12,30)
Poiché V’È Bisogno d’Umiliarsi Sinceramente al Cospetto del Signore, Attenendosi Scrupolosamente alle Sue Decisioni, Proprio Gesù Dice ai superbi e ai disobbedienti: “Poveri stolti, potreste fare tutti un Salto di Qualità, chiedendoMi di Concedervi in Dono la Santità persino in Vita, Così Come Accadde anche a vostri contemporanei (n.d.r. – vedi Santa Rita, Fra’ Pio, Gobbi, Valtorta, Natuzza, ecc); ma voi no, avete la presunzione di stabilire Cosa Io Possa o meno Fare”.
Messaggio della Beata Vergine Maria
(A don Stefano Gobbi – Sant’Omero (Teramo), 27 ottobre 1986)
Giornata mondiale di Preghiera per la Pace
“Il Compito Affidato alla Chiesa”.
«Oggi, invocate la Pace con una Giornata Che Raccoglie i rappresentanti di tutte le Religioni, in una Comunione di Preghiera e di Digiuno. Questa È la Via Che Io vi Ho Indicato: la Pace Può Giungere a voi Come Dono di Dio. Quanto più vorrete costruire la Pace solo attraverso umane discussioni e reciproci patteggiamenti, tanto più Essa da voi Si Allontanerà. Per Questo, È Necessario Che l’Umanità Torni a Dio sulla Strada della Conversione e del Cambiamento del Cuore. Solo Gesù Cristo vi Ha Indicato la Via per Giungere al Padre, nel Suo Spirito di Amore. Occorre che tutti gli uomini Giungano alla Conoscenza della Verità e ad Accogliere e Seguire il Vangelo di Gesù. Questo E’ il Compito Affidato alla Chiesa. Questo E’ Ciò Che – oggi, devono fare i Suoi Ministri, i Consacrati, tutti i Fedeli: con il Coraggio dei Martiri e con la Fortezza dei Confessori della Fede, Bisogna Annunciare a Tutto il mondo la Buona Novella, Che Solo Gesù Cristo È il vostro Salvatore ed il vostro Redentore. Solamente Gesù Cristo vi Può Portare alla Pace. Occorre PredicarLo a tutti, senza paura e senza compromessi, Attuando il Suo Divino Mandato: “Andate in tutto il mondo ed Annunciate il Mio Vangelo a tutte le Creature: chi Crederà e Sarà Battezzato Sarà Salvo”. Il tentativo di raccogliere tutte le Religioni, anche quelle che adorano dèi falsi e bugiardi, nella prospettiva di una unione Religiosa mondiale per la Difesa dei Valori umani, È vano, pericoloso e non conforme al Desiderio del Mio Cuore Immacolato. Esso può, anzi, condurre all’aumento della confusione, alla indifferenza Religiosa ed a rendere persino più difficile il conseguimento della Vera Pace. Per Questo oggi vi Dico: Annunciate a tutti Cristo; Siate Fedeli Solo a Cristo ed al Suo Vangelo e Diventerete Veri Costruttori di Pace».
Messaggio di Maria Maddalena
(Dato a Silvia Mattei il 5.07.2008 – 24:00)
“Figlia, ti Saluto nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen! Il tuo Viaggio Sta per Incominciare e Gesù Conta su di te! L’Amore Che il Mio Santo Figlio Nutre per le Sue Creature E’ Immenso ed Indescrivibile. Egli E’ Tornato in Mezzo a voi per Sempre e il Suo Regno non Avrà mai fine. Ricorda Figlia Mia, Dove C’E’ Amore C’E’ Fede e Dove C’E’ Fede C’E’ Cristo, perché Cristo E’ Amore! L’Amore Che molti di voi, Figli Miei Cari, Avete nel Cuore E’ Materia Essenziale per Solide Basi. Tutto Si Costruisce con Amore, sull’Amore e per Amore del Sacratissimo Cuore di Gesù! Molti di voi – AmandoLo, hanno deciso di Seguire il Suo Esempio, hanno occhi ed orecchi Ben Aperti Verso il Prossimo e soprattutto un Cuore Grande, tanto da Accogliere l’odio che in molti altri dimora e Questa E’ Cosa Buona; ma non dovrete poi rammaricarvi quando vedrete indifferenza nei vostri Fratelli: Io vi Esorto a Pregare per Loro, poiché Solo con la Preghiera Si Intercede Presso l’Altissimo per la Salvezza di Queste Anime. Il diavolo È molto presente nella vostra società, perché trova Terreno fertile ove coltivare ipocrisia, menzogna, cattiveria, rancore, egoismo, rivalità ed altro ancora, Sentimenti Questi utili solo alla rovina dell’Umanità. Io Esorto voi tutti a Vivere Serenamente la vostra Vita nella Pienezza dello Spirito Santo, Che Dovrà Sempre Essere Parte Integrante della vostra Stessa Esistenza. Fate Tesoro di Ogni Parola da Me Pronunziata e Ricordate Che la Fede e l’Amore Prima di ogni cosa, e Che Tutto Ciò Che Sarete Chiamati a Fare – affinché Si Compia l’Opera di Dio, Dovrà Fondarsi sulla Fede, sulla Speranza, sulla Carità e sull’Amore Verso il Prossimo, senza presunzione da parte vostra di poter Cambiare i Cuori e le cattive abitudini della gente, poiché rischiereste di cadere nel peccato anche voi. Non dimenticate che il diavolo È sempre alle vostre spalle, non perde nessuna occasione! Limitatevi a Dare il Buon Esempio, affinché possano gli altri, come voi, seguire l’Esempio Che il Mio Preziosissimo Figlio Diede a Tutte le Sue Creature. Figlia, Pace e Serenità Regnino nel tuo Cuore e la Mia Benedizione Scenda su di te e su tutti i tuoi Cari”.
Messaggio di Gesù
(a John Leary U.S.A. – 13 ottobre 2009)
Gesù Ha Detto: “Popolo Mio, Io vi Ho già Detto Che la Cometa dell’Avvertimento Era in Viaggio Verso la Terra. I grandi telescopi captano quando diventano prossimi gli oggetti mancati da lontano. Ma mantengono il segreto. Lo rivelano nelle ultime 72 ore. Questa Cometa Arriverà Rapidamente con poco Annuncio della Sua Venuta! Quando Sarà molto Vicina, astronomi amatori vi informeranno per internet. Voi allora Vivrete rapidamente l’esperienza dell’Avvertimento, Che Giungerà nello Stesso Modo per tutti sulla Terra, nello Stesso Momento. Questa Cometa Sarà Diversa, non Visibile da molto lontano, Essendo Nascosta dal Sole e da Pianeti. Chi La vedrà in Cielo potrà anche morire di paura! Questo Messaggio È un Altro Segno Che il Tempo dell’Avvertimento Si Avvicina e Che È Molto Prossimo“.
Celebrando il Memoriale della Morte e Risurrezione del Tuo Figlio, Ti Offriamo, Padre, il Pane della Vita e il Calice della Salvezza, e Ti Rendiamo Grazie per Averci Ammessi alla Tua Presenza a Compiere il Servizio Sacerdotale. Ti Preghiamo Umilmente: per la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo lo Spirito Santo ci Riunisca in un Solo Corpo. Ricordati, Padre, della Tua Chiesa Diffusa su Tutta la Terra: Rendila Perfetta nell’Amore in Unione con il nostro Papa Francesco e con Tutto l’Ordine Sacerdotale. Ricordati dei nostri Fratelli, Che Si Sono Addormentati nella Speranza della Risurrezione, e di Tutti i Defunti Che Si Affidano alla Tua Clemenza: Ammettili a Godere la Luce del Tuo Volto. Di noi tutti Abbi Misericordia: Donaci di Aver Parte alla Vita Eterna, Insieme con la Beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con gli Apostoli e Tutti i Santi, Che in Ogni Tempo Ti Furono graditi: e in Gesù Cristo Tuo Figlio Canteremo la Tua Gloria: Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a Te, Dio, Padre Onnipotente, nell’Unità dello Spirito Santo, Ogni Onore e Gloria, per Tutti i Secoli dei Secoli. Amen.
Festa della Candelora
Preghiera del Mattino
In Questa Festa della Luce Donami, o Signore, la Fedeltà di Maria e la Sua Capacità di Abbracciare la Croce, la Trasparenza della Fede del Vecchio Simeone e la Capacità di Parlare di Te della Profetessa Anna, Che Ti Offrì la Sua Vita nella Lode e nel Servizio. Aiuta Oggi, o Signore, in Modo Particolare tutti i più anziani, Rendili Capaci di Continuare a Vivere in Te, sapendo Accettare con Serenità il Compiersi del Tempo. Da’ a Tutti la Gioia della Consapevolezza del Cammino Verso la Luce. Amen.
Dal Libro del Profeta Malachìa (Ml 3, 1-4)
Così Dice il Signore Dio: “Ecco, Io Manderò un Mio Messaggero a Preparare la Via Davanti a Me e Subito Entrerà nel Suo Tempio il Signore Che voi Cercate; e l’Angelo dell’Alleanza, Che voi Sospirate, Eccolo Venire, Dice il Signore degli Eserciti. Chi Sopporterà il Giorno della Sua Venuta? Chi Resisterà al Suo Apparire? Egli È Come il Fuoco del Fonditore e Come la Lisciva dei Lavandai. Siederà per Fondere e Purificare l’Argento; Purificherà i Figli di Levi, li Affinerà Come Oro e Argento, perché Possano Offrire al Signore un’Offerta Secondo Giustizia. Allora l’Offerta di Giuda e di Gerusalemme Sarà Gradita al Signore Come nei Giorni Antichi, Come negli Anni Lontani”. Parola di Dio.
Salmo 23 (Vieni, Signore, nel Tuo Tempio Santo).
Alzate, o Porte, la vostra Fronte, Alzatevi, Soglie Antiche, ed Entri il Re della Gloria. Chi È Questo Re della Gloria? Il Signore Forte e Valoroso, il Signore Valoroso in Battaglia. Alzate, o Porte, la vostra Fronte, Alzatevi, Soglie Antiche, ed Entri il Re della Gloria. Chi È mai Questo Re della Gloria? Il Signore degli Eserciti È il Re della Gloria.
Dalla Lettera di San Paolo agli Ebrei (Eb 2, 14-18)
Poiché i Figli Hanno in Comune il Sangue e la Carne, anche Cristo allo Stesso Modo Ne È Divenuto Partecipe, per Ridurre all’impotenza Mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e Liberare Così Quelli Che, per Timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la Vita. Egli infatti non Si Prende Cura degli Angeli, ma della Stirpe di Abramo Si Prende Cura. Perciò Doveva Rendersi in Tutto Simile ai Fratelli, per Diventare un Sommo Sacerdote Misericordioso e Degno di Fede nelle Cose Che Riguardano Dio, allo Scopo di Espiare i peccati del Popolo. Infatti, Proprio per Essere Stato Messo alla Prova e Avere Sofferto Personalmente, Egli È in Grado di Venire in Aiuto a Quelli Che Subiscono la Prova. Parola di Dio.
Dal Vangelo del Cristo di Dio secondo l’Apostolo Luca (Lc 2, 22-40)
Quando Furono Compiuti i Giorni della Loro Purificazione Rituale, Secondo la Legge di MosÈ, Maria e Giuseppe Portarono il Bambino a Gerusalemme per PresentarLo al Signore – Come È Scritto nella Legge del Signore: “Ogni Maschio Primogenito Sarà Sacro al Signore” – e per Offrire in Sacrificio una Coppia di Tortore o due Giovani Colombi, Come Prescrive la Legge del Signore. Ora a Gerusalemme C’Era un Uomo di Nome Simeone, Uomo Giusto e Pio, Che Aspettava la Consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo Era Su Di Lui. Lo Spirito Santo Gli Aveva Preannunciato Che non Avrebbe Visto la morte senza prima Aver Veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, Si Recò al Tempio e, mentre i Genitori Vi Portavano il Bambino Gesù per Fare Ciò Che la Legge Prescriveva a Suo Riguardo, anch’Egli Lo Accolse tra le Braccia e Benedisse Dio, Dicendo: “Ora Puoi Lasciare, o Signore, Che il Tuo Servo Vada in Pace, Secondo la Tua Parola, perché i miei occhi Hanno Visto la Tua Salvezza, Preparata Da Te Davanti a Tutti i Popoli: Luce per Rivelarti alle genti e Gloria del Tuo Popolo, Israele”. Il Padre e la Madre di Gesù Si Stupivano delle Cose Che Si Dicevano Di Lui. Simeone Li Benedisse e a Maria, Sua Madre, Disse: “Ecco, Egli È Qui per la Caduta e la Risurrezione di Molti in Israele e Come Segno di Contraddizione – e anche a Te una spada Trafiggerà l’Anima -, affinché Siano Svelati i Pensieri di Molti Cuori”. C’Era anche una Profetessa, Anna, Figlia di Fanuèle, della Tribù di Aser. Era Molto Avanzata in Età, Aveva Vissuto con il marito sette Anni dopo il suo matrimonio, Era poi rimasta Vedova e ora Aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal Tempio, Servendo Dio Notte e Giorno con Digiuni e Preghiere. Sopraggiunta in Quel Momento, Si Mise anche Lei a Lodare Dio e Parlava del Bambino a Quanti Aspettavano la Redenzione di Gerusalemme. Quando Ebbero Adempiuto Ogni Cosa Secondo la Legge del Signore, Fecero Ritorno in Galilea, alla Loro Città di Nàzaret. Il Bambino Cresceva e Si Fortificava, Pieno di Sapienza, e la Grazia di Dio Era Su Di Lui. Parola del Signore.
Preghiera della Sera
Signore, Eccomi. Oggi mi sono Liberato, almeno un poco, della tendenza egoista che mi Spinge a Dimenticarti, a Comportarmi Come se Tu non Esistessi, Come se l’Unico Scopo della mia Vita fosse il mio successo. Dopo il Felice Giorno del mio Battesimo, Tu Abiti Misteriosamente, Silenziosamente con me e in me. Cosa Sarei Senza di Te? Cosa Potrei Senza di Te? Dove Andrei Senza di Te? Te ne Supplico, Signore, Resta Sempre in me. Amen.
Benedetto nei Secoli il Signore!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen.