
Il Santo Vangelo del Giorno di Quaresima lunedì del Signore 08 marzo 2021 (2028) A.D. – Con l’Amore e la Devozione Dovuti a Colui Ch’È Tornato tra noi nel Nome del Padre!
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Fratelli e Sorelle in Cristo, Annunciare il Santo Vangelo non È per me un Vanto, ma un’Autentica Necessità Che mi Si Impone; Guai a me se non Lo Annunciassi di mia Iniziativa! Infatti, ho Diritto alla Ricompensa Solo in Tal Caso, altrimenti Sarebbe Stato Semplicemente un Incarico Affidatomi. Quale È dunque il mio Premio? Quello di Annunciare Gratuitamente la Parola, senza Usare il Diritto Conferitomi dal Santo Vangelo. Anche per Ciò, pur Essendo Libero, mi sono Fatto Servo di tutti, onde Guadagnarne il Maggior Numero. Mi sono fatto Debole per i Deboli, per Guadagnare i Deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per Salvare a Ogni Costo Qualcuno che avesse Necessità di Ricevere Conforto, come gli Ammalati, gli Anziani, i Fanciulli, i Poveri e i Carcerati. Come il Buon Paolo, al Cui Ricordo il Povero Cuore mio Sussulta con Lacrime di Commozione, Tutto io misero Faccio per il Vangelo del nostro Signore Gesù, Auspicando di Diventarne Partecipe a mia volta, mentre – in Ginocchio, Sereno Attendo il Giudizio di Dio. (L’autore)
……sin dall’inizio dei Tempi, l’uomo ha sempre avuto innanzi a sé i Segni del Cielo, Che Parlavano continuamente della Vita! Purtroppo, l’opera del demonio fece breccia nelle Creature di Dio, al punto da confonderLe nel Profondo dell’Animo e inducendoLe a guardare altrove, abbandonando così la Via della Luce. Poi Venne Inviato a noi Gesù – il Più Bel Fiore dell’Universo, con la Sua Missione Salvifica per tutte le Creature della Terra… che non compresero – però, il Senso delle Cose Insegnate dal Figliolo Prediletto! La Vergine Maria, con i Santi ed i Veggenti Carismatici della Storia, Accompagnati dagli Angeli, Hanno Intenerito il Cuore dell’Onnipotente, Facendo Sì Che Venissero Donate al popolo degli uomini Altre Straordinarie Opportunità. Infatti, come dimenticare i Fari della Fede, Ricolmi dei Messaggi dal Cielo per la Terra, Che Hanno Indicato a noi come Tornare a Casa Felici, approfittando di ogni Opportunità, finanche della Sofferenza fisica, che altro non È che Una Prova Vera e Propria, per il Previsto Trapasso. Fratelli e Sorelle Carissimi, Siamo Tutti Collegati da un Invisibile ma Risplendente Filo, benché niente venga dal nulla… ed ogni cosa si debba pagare – quaggiù, nel Bene e nel male. Oggi, in Questo Giorno di Misericordia del Signore, per l’Amore Che Portiamo al Cristo, Dedichiamo il Santo Vangelo al Papa in Roma e a Tutti i Figli della Chiesa, perché Insieme – nessuno escluso, Si Possa Accedere al Mondo Nuovo, Preparato per noi dalla Mamma Celeste, Che Promise ai Cuori Attenti una “Passeggiata pei Verdi Prati”, Finalmente Lontani dalla malvagità. Un personale e Fraterno Abbraccio, rammentando l’Incessante Pietà per i più Bisognosi, nell’Attesa Che Si Manifesti la Gloria tra gli uomini di Buona Volontà.
“L’Avvertimento”
Dono di “Purificazione” per la Salvezza di tutta l’Umanità
Dalla Parola di Verità
Maria Santissima (P*26.5.07): “Figlia Mia, dì con Forza di Volontà Che Dio Sta Chiamando tutti i Suoi Figli e che tutti, che sono Attenti alle tue parole che trasmetti, Grazie ai Messaggi Che ricevi, Sono Parole di Incitamento a Ravvedere il proprio comportamento. Non potranno nel momento dell’Ammonimento dire che non ne sapevano niente! Ora sanno Quanto Grave È il Pericolo per chi non corre ai ripari, Ripulendosi dalla polvere anche incrostata nelle Fessure dell’Anima. Non ne vogliono sapere di cambiare Vita, perché pensano che se Questa È la Verità, faranno a tempo di Redimere la propria Anima! Ma così questi Figli dovranno soffrire inutilmente, perché vedi, se loro si Convertissero ora, la Pace Che Ne Deriva dalla Grazia Che Ricevono, Potrebbe Attenuare di molto il dolore che causerà l’Avverarsi nel Riconoscere i propri peccati. No, Figli Cari, chiunque si Professi Cristiano, non Lo sia solo a parole, ma sia di nome e di fatto Figlio di Dio Onnipotente. Creda in Lui e non in sé stesso! L’uomo è ribelle per natura e non può Donarsi così senza ripensare che perde tutta la sua sicurezza lasciandosi nelle Mani di Dio, non può più decidere lui cosa fare, ed è: “O con Me, o contro di Me!”. Sì, Figlia Mia, la Decisione di Scelta, Va Fatta subito, non si deve più aspettare, perché il poi può essere decisivo per la perdizione e non per la Salvezza”.
Gesù (P*07.06.07): “Per quanto riguarda alla stampa dei libretti… metta per esteso solo il fatto che l’uomo, se non rientra in sé nel Compiere la Volontà di Dio, presto troverà la sua fine, sia nel corpo, sia per la sua Anima. Corra ai Ripari, perché l’Ora È Tarda e la Notte per il Ladro Si Sta Avvicinando sempre più Velocemente. Amen. Il tuo Dio ti Ha Parlato!”.
Apparizione di Itri (LT)
15 agosto 1935
alla Serva di Dio Luigina Sinapi (1916-1978)
(alle Tre Fontane di Roma)
Come un Granello di Senape
Bambina di pochi Anni, Diceva di Giocare Spesso con Gesù Bambino, a nascondino, a Rincorrersi… TrovandoSi qualcuno in pericolo, Chiamava gli Angeli e Questi Venivano all’istante in Soccorso. Era Nata l’8 settembre 1916 a Itri (Latina) – Luigina Sinapi Era il Suo Nome – Prima di cinque Figli. La Sua mamma era così preoccupata dei Fatti Straordinari Che Le Succedevano, che a metà degli anni ’20 La portò da Padre Pio da Pietrelcina, per un Consiglio e una Benedizione. Il Frate le Pose la Sua Mano Stigmatizzata sul capo e Disse: “Dio Si Manifesta in Lei con la Sua Volontà”. Trascorse Fanciullezza e Adolescenza nella Sua Famiglia agiata, Ricevendo, soprattutto dalla mamma, un’ottima Educazione Cristiana, Frequentando elementari e ginnasio con Serietà e Intuendo Che una Singolare Missione l’Aspettava. Ella Stessa Dirà di Aver Offerto a Gesù il Voto di Verginità a soli cinque Anni. A sette L’Aveva Ricevuto nella Prima Comunione ed Era Stato l’Inizio di un Amore Incandescente per Lui. La Messa, Sacrificio di Gesù, con la Comunione Quotidiana, il Colloquio Prolungato Davanti al Tabernacolo Diventarono la Sua Vita. Insieme, Nutriva un’Affezione Intensissima alla Madonna, Pregata a lungo con il Rosario, Contemplata nei Suoi Dolori, nella Partecipazione alla Passione del Figlio Crocifisso. In Maria Santissima Aveva una Fiducia Illimitata da StrapparLe dei Miracoli, Così Che Quando altri si accorgevano della Sua Familiarità con Lei, Le chiedevano di PregarLa per le loro Necessità: e Succedevano Cose Incredibili. Nel novembre 1931, il primo grandissimo dolore: la morte della Sua mamma a soli 44 anni. Era l’Inizio della Sua “Via Crucis”, Cui però non mancheranno Gioie Profondissime ed Eventi Straordinari. “Vuoi essere Vittima?”: sedicenne, Luigina Entra tra le Figlie di San Paolo per Consacrarsi a Dio. Ha come Direttore Spirituale don Timoteo Giaccardo (oggi “Beato”). Ma a causa della Sua Salute Delicata, quello non è il Suo posto. La Notte di Natale, don Giaccardo Le domanda: “Per Amore di Gesù, Vuoi Offrirti Vittima per la Salvezza delle Anime?”. Luigina Risponde di Sì. Don Giaccardo Conclude: “Va’, Figliola, la Tua Vocazione È altrove”. Luigina Sente dolori atroci al bacino. È tumore. Rimane a letto, nella Sua casa di Itri, per due Anni, Pregando, Offrendo e Continuando a Occuparsi con Eroismo dei Suoi Fratelli, cui Fa da mamma. Il 15 agosto 1935, Solennità dell’Assunzione di Maria, il Parroco Le Amministra l’Estrema Unzione, perché ormai È alla Fine. Ma Ecco il Miracolo: Luigina Vede Gesù e la Madonna Che La Interrogano: “Siamo Venuti per Farti una Proposta. Tu però Sei Libera di Scegliere: Vuoi Venire Subito con Noi in Paradiso o Rimanere sulla Terra e Offrirti ancora Vittima Espiatrice per la Chiesa e per i Sacerdoti?”. In un istante, Luigina Vede i pericoli dell’apostasia, le defezioni che sarebbero venute negli Anni futuri e Accetta la Seconda Proposta, Offrendosi ancora Vittima a Dio. Gesù allora Le Dice: “Non Entrerai più in Convento, ma Come una Persona Comune Vivrai Nascosta agli occhi del mondo. Sarai poco compresa, Soffrirai molto e Morirai Sola Come Me. Sarai – Come Dice il Tuo Nome – il Granello di Senape in un Solco di Roma. Vivrai lo Straordinario nell’Ordinario. Da Questo Momento Ti Lascerò la Mia Santa Madre: Ti Guiderà e Ti Conforterà. Sii una Violetta Nascosta ma sempre Profumata. Non Temere”.
Non appena Gesù Ebbe Finito di Parlare l’Angelo Custode di Luigina, Samuele, La Prese per Mano e La Sollevò. Luigina Si Trovò improvvisamente Guarita, mentre le bende che Le coprivano il tumore Le caddero. Luigina non Ha ancora vent’Anni. Dopo Quella Visione, il Primo Sabato di ogni Mese e nelle Festività Mariane, la Madonna, Preannunciata da Musiche e Cori Angelici, Apparve Sempre a Luigina, Lasciando sul Luogo un Profumo senza eguali Che Perdurava per tutto il Giorno. Luigina nel 1930 Era Entrata nel Convento delle Figlie di San Paolo di don Alberione. Ma Ammalatasi, poco dopo Dovette Lasciare l’istituto. Per Evitare ogni scalpore, il padre La manda alla Garbatella a Roma a Vivere con gli zii. I quali, presto non tollerano Che Vada a Messa ogni Giorno, Che Si Confessi Regolarmente dal Suo Direttore Spirituale (per ora È don Giaccardo) e Si Dedichi all’Apostolato. Luigina Trova presto lavoro presso una Buona Famiglia, dove Ha una cameretta per Sé e Può Pregare e Ricevere “i Piccoli” Che Si Rivolgono a Lei per Consigli e Preghiere. Il Colloquio Con il Cielo, Con Gesù e la Madonna, Con Santi Quali San Francesco d’Assisi, San Filippo Neri, Santa Teresa di Gesù Bambino e Santa Gemma Galgani, Si Fa più Intenso: Vede l’Invisibile e Porta a Compimento “Cose Impossibili” agli uomini. Nel 1931 Ebbe una Visione di Santa Rita da Cascia Che Le Preannunciava, per l’Anno seguente, la morte della madre. Dal 1936 al ’40, Si Occupa con un Buon Impiego presso l’Istituto di Statistica, che Le consente di Affittarsi un appartamento. Si Dedica all’Adorazione Eucaristica, all’Apostolato Spicciolo e a Quello “in grande”, Straordinario, Come Quando Gesù La Manda “in Bilocazione” a Portare Soccorso ai Vescovi e ai Sacerdoti Impediti e Perseguitati nell’Est europeo e in Russia. Nel medesimo Tempo, il diavolo La tormenta in ogni modo, così che non Le mancano mai sofferenze e difficoltà di ogni genere. Non per nulla Si Era Offerta Vittima per la Chiesa e per i Sacerdoti e il Bene Che Compie È Sempre Più Grande, a Larghissimo Raggio. All’entrata dell’Italia in guerra nel giugno 1940, Luigina Lascia Roma per Fondare – Presso il Santuario della Madonna della Civita, a Itri, un’Opera di Carità e di Assistenza per Bambini Bisognosi e Donne anziane. Richiamata a Roma presso l’istituto di Statistica, non Accetta, Vivendo per qualche Tempo di Umili Servizi e di Carità e Continuando il Suo Apostolato Singolare.
Con Pio XII e Padre Pio… attraverso le Tre Fontane.
Una Mattina d’aprile 1937, Luigina Si Trova Presso l’Abbazia delle Tre Fontane e Si Inoltra tra le Piante Secolari fino a una Grotta Che Ella non Sa essere Luogo malfamato e ricettacolo di ciò che si vuol far sparire: Croci spezzate, Corpicini abortiti, materiale compromettente… Luigina Si Trova Davanti alla Madonna Che, con uno Sguardo Mesto, Le Fece Notare in un angolo lo scheletro di un Bimbo abortito ed insepolto. Luigina Seppellisce i Piccoli Resti e poi la Madonna Le Confida: “Esattamente fra dieci Anni, Tornerò in Questo Luogo. Mi Servirò di un Uomo Che oggi Perseguita Me e la Chiesa Cattolica e Vuole uccidere il Papa… Ora Tu Va’ in piazza San Pietro, Troverai una Signora vestita così… e le Chiederai di Condurti da suo Fratello Cardinale: Porterai a lui il Mio Messaggio. Da Questo Luogo, Stabilirò a Roma il Trono della Mia Gloria… Inoltre Dirai al Cardinale Che prestò Sarà Lui il nuovo Papa”. Luigina Va a San Pietro, Dove Incontra la marchesa Pacelli, che Le ottiene subito di parlare con il Fratello Cardinale Eugenio Pacelli, Segretario di Stato. L’Illustre e Santo Uomo di Chiesa Crede a Quella Ragazza di 21 anni, Come a un’Inviata da Dio. Quando il 12 aprile 1947, Sabato in Albis, la Madonna Apparirà a Bruno Cornacchiola e ai Suoi tre Figlioletti, Convertendolo dai Suoi tristi intenti e Bruno Andrà a Raccontare tutto al Papa, Pio XII Sarà già al Corrente di Tutto. La Madonna Viene Spesso a IlluminarLa Con i Suoi Messaggi: “A tutte le Famiglie ove Si Dirà la Mia Invocazione «Maria, Salvaci», Stenderò la Mia Mano e Stringerò i Singoli Membri al Mio Cuore e Li Farò Camminare con Letizia anche nelle Tribolazioni”. “La Tua Fede Sia Universale: Prega, Soffri e Offri per Amor Mio e di Gesù, Sino alla Tua Totale Consumazione”. “Ti Voglio Mia Lucerna nella Notte. Per Mettere in Fuga tante tenebre che il demonio semina in questi tempi, specialmente Contro la Chiesa; Sii Lucerna per le Amarezze del Papa, per i Traviamenti dei Consacrati, per le insidie alla Gioventù attraverso la stampa, gli spettacoli, le sette segrete e i partiti dediti a togliere la Purezza ai Cristiani”. “Comunica Queste Parole ai Sacerdoti, perché Ne Facciano Tesoro”. Vista Realizzata la “Profezia” Che Riguardava la Sua Elezione al Papato, Pio XII Continua a Stimare sempre più Luigina. I Suoi Incontri con Lei Si Infittiscono nelle frequenti Udienze e nelle telefonate Reciproche. Gran parte di Questo Rimane Segreto, ma Qualcosa Ella Stessa Ha Rivelato. Un Giorno, in Cui Giunge all’Udienza con il Pontefice, Coperta di lividi per le percosse Ricevute dal diavolo, Pio XII Le Dona una Reliquia della Croce di Gesù, DicendoLe: “PortaLa sempre con Te, Ti Proteggerà da satana!”. Avvicinandosi l’Anno Santo 1950, Pio XII Pensa alla Definizione Dogmatica dell’Assunzione di Maria Santissima in Corpo e Anima, ma Vuole un Segno dal Cielo. Luigina, a Nome della Madonna, Gli Dice: “Padre Santo, Proceda Tranquillo. Mamma Maria È in Paradiso anche Con il Suo Corpo”. Nel giugno 1950, in visita alle quattro Basiliche romane per l’acquisto dell’Indulgenza Giubilare, Luigina Sinapi Si Accompagna con Padre Pio, Venuto per Lei in Bilocazione, Come un normale Pellegrino. Giunti in San Pietro, Padre Pio Le Dice: “Ora Che Vai dal Papa, DiGli Che io mi Offro ogni Giorno Vittima per Lui e ChiediGli la Sua Benedizione per me”. Con la solita disinvoltura, Luigina Sale subito da Pio XII, Che VedendoLa con una Faccia “anormale” e Tutta Profumata, Le Domanda: “Ma Che Cosa Ti È Successo?”. Ella Risponde: “In Basilica, C’Era Padre Pio con me…”. Il Papa: “E perché non L’Hai Condotto qui?”. Per un istante, Entrambi Vedono Padre Pio in Mezzo a Loro. Pio XII Commenta: “Io sono il Vicario di Gesù, ma Lui, Gesù Lo Vive”. L’Unione Spirituale con Padre Pio Era già Intensa da Anni. Intanto Luigina Ha Trovato lavoro come cassiera in un negozio. Qualche tempo dopo, incolpata, sebbene innocente, di aver sottratto del denaro e Recatasi da Padre Pio in Cerca di Consiglio e di Aiuto, il Padre La Tranquillizza su Tutto e La Conferma nella Sua Missione di Apostola e Vittima per la Chiesa. Rientrata a Roma, S’impiega alle poste, poi come Collaboratrice del prof. Enrico Medi, un altro “Santo” sui Suoi passi. La Sua Salute però Diventa sempre più Fragile… Il Santo Padre Pio XII Le Concede di Avere una Piccola Cappella Presso il Suo Appartamento Dove ogni Giorno un Sacerdote Celebra la Santa Messa e Si Raduna una Piccola Comunità di Anime. Lì, Davanti al Santissimo Sacramento, Vive Sino all’Ultimo la Sua Impetrazione Presso Dio. Nel 1954, Pio XII, Rivolgendosi ai Malati, per Incoraggiarli a Valorizzare la Sofferenza, Afferma: “Vi Sono Anime Che Hanno persino Positivamente Cercato la Sofferenza. Di Una, ed Era Luigina Sinapi, in Particolare Udimmo un Giorno la Storia… Vive ancora… e Arde e Si Consuma Come una Lampada Viva Davanti al Trono della Giustizia e dell’Amore di Dio. Ella… Ha Sempre il Sorriso sul Volto, mentre Conserva Perenne nell’Anima la Calma e la Gioia”. Di fatto, Luigina Sinapi Si Trova ad Avere Due Eccezionali Guide sulla Terra: Papa Pio XII e Padre Pio, Due Giganti nella Chiesa di Tutti i Tempi: il Loro Nome Indica la Prima Virtù – la “Pietas”, la Religione, l’Adorazione e l’Obbedienza a Dio – nel secolo più empio della storia, in cui si nega Dio e si pretende di costruire una “religione” per l’uomo. Dopo la morte di Pio XII (9 ottobre 1958), gli Incontri con Padre Pio Si Intensificano: o “in Bilocazione” o Direttamente con qualche Suo Viaggio a San Giovanni Rotondo. Ella Vuol Essere Vittima con Gesù, Come il Padre: “Soffrire e Offrire” in Unione al Crocifisso È ormai la Sua Vita. “Tu Ardi e Io Incendio”, Gesù Le Dà di Unirsi alla Sua Passione e Morte Come ai Privilegiati e ai Mistici. I Dolori, soprattutto al Venerdì, sono atroci, ma Luigina Vuole Che Tutto Resti Segreto alle numerose persone che vengono a farLe Visita e Che Ella Accoglie nei loro Problemi, Pregando per loro la Madonna, Donando Luce, Coraggio e Senso Cristiano della Vita, Leggendo nelle Anime e Vedendo il Futuro. Nessuno potrà mai dire Quante Anime Ella Abbia Salvato. Solo Dio Conosce le “Storie d’Amore” Che Ella Intreccia con Lui. Non Le Manca mai la Croce e Ripete con San Paolo: “Non So altro Che Cristo Crocifisso. Non C’È Grazia più Grande Che Essere Associati alla Passione di Gesù”. Scrive, nel Suo Diario, Come Sintesi della Sua Esistenza: “Da Anni, non ricordo cinque minuti di Sollievo… Nello stesso Tempo Torna la Sete di Anime e con Esse la Sete di Patire e di Offrire. Le Anime Costano il Sangue di Gesù e ho la Pena di Far Poco o nulla per Loro. Come Segno dell’Amore di Gesù per me, Gli Chiedo la Sofferenza”. Vengono tempi oscuri nella Chiesa e nel mondo. Luigina Ne È Consapevole. A qualcuno Confida: “Dopo il Concilio, la Chiesa Dovrà Superare molte difficoltà… Ma alla Fine, Essa ne Uscirà Rinvigorita”. Per Suggerimento della Madonna, Scrive: “Tempo Verrà in cui menti corrose dall’orgoglio di scoprire, contesteranno il Vangelo, perché Gesù non Ha Scritto… Ma gli Apostoli, Infiammati dal Fuoco Divino, Lo Hanno Scritto con il Sangue. Quel Fuoco Si Sta Spegnendo. La Chiesa Ha Bisogno di Nuovo di Questo Fuoco”. Parole gravissime in cui si intravede la tragedia della “nuova teologia” e della “nuova esegesi”, già Condannate da Pio XII nella Humani generis (12 agosto 1950), e che dilagando di nuovo dappertutto, di fatto distruggono il Credo Cattolico e seminano confusione e rovina nelle Anime. La Madonna però Dice a Luigina: “Coraggio! Tu Ardi e Io Incendio”. Il Granello di Senape, Macerato nel Dolore e nell’Offerta Con il Crocifisso, pur dal Nascondimento, Ha Diffuso la Vita Divina della Grazia ovunque, anche tra i Sacerdoti, fino a Diventare un Grande Albero. A chi Le chiedeva: “Ma quando finirà la Tua Sofferenza?”, Luigina Sorridente Rispondeva: “Facciamoci Santi… Io Aspetto, io Aspetto…”. L’Attesa finì il 17 aprile 1978, Quando Ella Andò Incontro allo Sposo con la Certezza del “Suo” Papa, Pio XII, Che il 19 marzo 1958, Aveva Profetizzato: “Dopo un crudo Inverno, la più Bella Primavera”.
Paolo Risso – Rivista “Maria Ausiliatrice”, ottobre 2000, con aggiunte ed integrazioni da altre Fonti. Luigina Sinapi Ha Raccolto in un Suo Scritto, La Madonna ad un Piccolo Fiore di Campo, alcuni tra i numerosi Messaggi Che la Madonna Le Ha Dato. Tra di Essi Ve Ne Sono Alcuni Assai Significativi, Carichi di Speranza per l’intera Umanità.
Celebrando il Memoriale della Morte e Risurrezione del Tuo Figlio, Ti Offriamo, Padre, il Pane della Vita e il Calice della Salvezza, e Ti Rendiamo Grazie per Averci Ammessi alla Tua Presenza a Compiere il Servizio Sacerdotale. Ti Preghiamo Umilmente: per la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo lo Spirito Santo ci Riunisca in un Solo Corpo. Ricordati, Padre, della Tua Chiesa Diffusa su Tutta la Terra: Rendila Perfetta nell’Amore in Unione con il nostro Papa – Francesco, e con Tutto l’Ordine Sacerdotale. Ricordati dei nostri Fratelli, Che Si Sono Addormentati nella Speranza della Risurrezione, e di Tutti i Defunti Che Si Affidano alla Tua Clemenza: Ammettili a Godere la Luce del Tuo Volto. Di noi tutti Abbi Misericordia: Donaci di Aver Parte alla Vita Eterna, Insieme con la Beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con gli Apostoli e Tutti i Santi, Che in Ogni Tempo Ti Furono graditi: e in Gesù Cristo Tuo Figlio Canteremo la Tua Gloria: Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a Te, Dio, Padre Onnipotente, nell’Unità dello Spirito Santo, Ogni Onore e Gloria, per Tutti i Secoli dei Secoli. Amen.
Preghiera del Mattino
Signore Gesù, Fammi Esultare nella Tua Gloria, Gloria Che il Verbo Ha dal Padre Come Figlio Unigenito, Pieno di Grazia e Verità! Amen.
Dal Secondo Libro dei Re (2 Re 5, 1-15)
In Quei Giorni Naamàn, comandante dell’esercito del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore Aveva Concesso la Salvezza agli Aramèi. Ma quest’uomo prode era lebbroso. Ora bande aramèe avevano condotto via prigioniera dalla Terra d’Israele una Ragazza, che era finita al servizio della moglie di Naamàn. Lei disse alla padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al Profeta che è a Samarìa, certo lo Libererebbe dalla sua lebbra». Naamàn andò a riferire al suo signore: «La Ragazza che proviene dalla terra d’Israele ha detto così e così». Il re di Aram gli disse: «Va’ pure, io stesso invierò una lettera al re d’Israele». Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti d’argento, seimila sicli d’oro e dieci mute di abiti. Portò la lettera al re d’Israele, nella quale si diceva: «Orbene, insieme con questa lettera ho mandato da te Naamàn, mio ministro, perché tu lo liberi dalla sua lebbra». Letta la lettera, il re d’Israele si stracciò le vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare la morte o la Vita, perché costui mi ordini di liberare un uomo dalla sua lebbra? Riconoscete e vedete che egli evidentemente cerca pretesti contro di me». Quando Elisèo, Uomo di Dio, Seppe Che il re d’Israele si era stracciate le vesti, mandò a dire al re: «Perché ti sei stracciato le vesti? Quell’uomo venga da me e saprà che c’è un Profeta in Israele». Naamàn arrivò con i suoi cavalli e con il suo carro e si fermò alla porta della casa di Elisèo. Elisèo gli Mandò un messaggero per Dirgli: «Va’, bàgnati sette volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritornerà Sano e Sarai Purificato». Naamàn si sdegnò e se ne andò dicendo: «Ecco, io pensavo: “Certo, verrà fuori e, stando in piedi, invocherà il Nome del Signore, Suo Dio, Agiterà la Sua Mano Verso la Parte malata e Toglierà la lebbra”. Forse l’Abanà e il Parpar, Fiumi di Damàsco, non Sono Migliori di Tutte le Acque d’Israele? Non potrei bagnarmi in Quelli per Purificarmi?». Si voltò e se ne partì adirato. Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero: «Padre mio, se il Profeta ti Avesse Ordinato una Gran Cosa, non l’avresti forse Eseguita? Tanto più ora che ti Ha Detto: “Bàgnati e Sarai Purificato”». Egli allora scese e si Immerse nel Giordano sette Volte, Secondo la Parola dell’Uomo di Dio, e il suo Corpo Ridivenne Come il Corpo di un Ragazzo; egli Era Purificato. Tornò con tutto il seguito dall’Uomo di Dio; entrò e Stette Davanti a Lui dicendo: «Ecco, ora so che non c’è Dio su Tutta la Terra se non in Israele». Parola di Dio.
Salmo 41 e 4 (L’Anima Mia Ha Sete di Dio, del Dio Vivente).
Come la Cerva Anèla ai Corsi d’Acqua, Così l’Anima Mia Anèla a Te, o Dio. L’Anima Mia Ha Sete di Dio, del Dio Vivente: Quando Verrò e Vedrò il Volto di Dio? Manda la Tua Luce e la Tua Verità: Siano Esse a Guidarmi, Mi Conducano alla Tua Santa Montagna, alla Tua Dimora. Verrò all’Altare di Dio, a Dio, Mia Gioiosa Esultanza. A Te Canterò sulla Cetra, Dio, Dio Mio.
Dal Santo Vangelo del Cristo di Dio secondo l’Apostolo Luca (Lc 4, 24-30)
In Quel Tempo, Gesù [Cominciò a Dire nella Sinagoga a Nàzaret:] «In Verità Io vi Dico: nessun Profeta è Bene Accetto nella Sua Patria. Anzi, in Verità Io vi Dico: c’erano molte Vedove in Israele al Tempo di Elìa, Quando il Cielo Fu Chiuso per tre Anni e sei Mesi e ci Fu una Grande Carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse Fu Mandato Elìa, se non a una Vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al Tempo del Profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu Purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire Queste Cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e Lo Cacciarono fuori della città e Lo Condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarLo giù. Ma Egli, Passando in Mezzo a loro, Si Mise in Cammino. Parola del Signore.
Preghiera della Sera
Signore, Scende la Sera e penso a Quanti Doni mi Hai Fatto! Ti Prego di AccoglierLi, in questo Misterioso Incontro tra la mia povertà e la Tua Grandezza. Ti Offro le Cose Che mi Hai Dato, Come Spero Tu Voglia Donarmi Te Stesso. Amen.
Benedetto nei Secoli il Signore!
O Gesù, Tu Che da Sempre Vivi, non Ti Scordar di me!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen.
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