Il Santo Vangelo del Giorno lunedì 22 marzo 2021 (2028) A.D. – Con l’Amore e la Devozione Dovuti a Colui Ch’È Tornato tra noi nel Nome del Padre!
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Fratelli e Sorelle in Cristo, Annunciare il Santo Vangelo non È per me un Vanto, ma un’Autentica Necessità Che mi Si Impone; Guai a me se non Lo Annunciassi di mia Iniziativa! Infatti, ho Diritto alla Ricompensa Solo in Tal Caso, altrimenti Sarebbe Stato Semplicemente un Incarico Affidatomi. Quale È dunque il Mio Premio? Quello di Annunciare Gratuitamente la Parola, senza Usare il Diritto Conferitomi dal Santo Vangelo. Anche per Ciò, pur Essendo Libero, mi sono Fatto Servo di tutti, onde Guadagnarne il Maggior Numero. Mi sono fatto Debole per i Deboli, per Guadagnare i Deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per Salvare a Ogni Costo Qualcuno che avesse Necessità di Ricevere Conforto, come gli Ammalati, gli Anziani, i Fanciulli, i Poveri e i Carcerati. Come il Buon Paolo, al Cui Ricordo il Povero Cuore Mio Sussulta con Lacrime di Commozione, Tutto io misero Faccio per il Vangelo del nostro Signore Gesù, Auspicando di Diventarne Partecipe a mia volta, mentre – in Ginocchio, Sereno Attendo il Giudizio di Dio. (L’autore).
Gli umani sistemi consolidati della Terra ben sanno Che Verrà Presto meno il loro effimero potere, il controllo sulle genti e sui ricordi, Che al Creatore comunque Tendono in Via Subcosciente, giacché Verrà Ristabilito l’Intero Ordine delle Cose! Tuttavia, il mondo continua la sua impazzata corsa verso lo sfacelo, proprio a dimostrar Quanto poco – o nulla, abbiamo compreso. Le Verità Son Scomode per tutto e tutti, poiché minano il cosiddetto equilibrio, che assurdamente riteniamo aver raggiunto. Ma se fossimo veramente a posto, se tutto funzionasse alla Perfezione, se l’uomo bastasse a sé stesso, perché continuiamo a soffrire e poi a morire? Per Grazia Divina, alcuni medici han Compreso – e dimostrato, che il male del Corpo s’insinua mediante un parassita che, pian piano, distrugge la Cellula di Dio, ovvero l’Involucro dell’Anima. Ed È pur Vero che nient’altro l’avrebbe mai Vinto oltre ad un Mezzo Naturale, Che il Signore Iddio Pose – con altri, a disposizione del mondo e delle Intelligenze sane, come a Dimostrar che alcunché Trionferà sul Bene. Comunque questi Figli – per meri motivi di guadagno e di bottega, vengono perseguitati dai manovratori del denaro, perché in Terra han disubbidito ai comandi del maligno, che ogni cosa piatta vuole. Eppure, si dovrà Rispondere – un Giorno ormai vicino, alle Osservazioni del Padrone, Presso la Cui Divina Luce avvocato non presenzierà oltre a Maria: e non lasciamoci inquinar anche da Ciò: Qual Sarà la Differenza se Madre o Maddalena? Leggete, leggiamo oggi il Vangelo con i Messaggi annessi, ma non tanto per fare: chissà che proprio Là non Si Celi la nostra Verità. Anche in Questa 4^ Settimana di Quaresima, Lodiamo tutti insieme Gesù Cristo, per la Concessione dell’auspicata Divina Misericordia.
Le Rivelazioni Celesti di Santa Brigida di Svezia
Libro 5 “Libro delle Domande”
Ecco Come Viene Introdotta la Trattazione: Capitò una volta Che Brigida Andava a cavallo a Vadstena Essendo Accompagnata da parecchi dei Suoi Amici, che erano anch’essi a cavallo. E mentre cavalcava Elevò lo Spirito a Dio e subitamente Fu Rapita e Come Alienata dai Sensi in maniera singolare, Sospesa nella Contemplazione. Vide allora come una Scala Fissata a Terra, la Cui Sommità Toccava il Cielo; e nell’Alto del Cielo Vedeva Nostro Signor Gesù Cristo Seduto su un Trono Solenne e Ammirevole, Come un Giudice Giudicante; ai Suoi Piedi Era Seduta la Vergine Maria e Intorno al Trono Vi Era una innumerevole Compagnia di Angeli e una grande Assemblea di Santi. A metà della Scala Vedeva un Religioso Che Conosceva e Che Viveva ancora, Conoscitore della Teologia, fine e ingannatore, pieno di diabolica malizia, che dalla espressione del volto e dai modi mostrava di essere impaziente, più diavolo che Religioso. Ella Vedeva i Pensieri e i Sentimenti Interiori del Cuore di Quel Religioso e Come Si Esprimeva nei Confronti di Gesù Cristo… E Vedeva e Udiva Come Gesù Cristo Giudice Rispondeva Dolcemente e Onestamente a queste domande con Brevità e Saggezza e Come ogni tanto Nostra Signora Dicesse Qualche Parola a Brigida. Il Libro delle Domande Contiene sedici Interrogazioni, Ognuna delle Quali È suddivisa in quattro, cinque o sei Domande, a Ognuna delle quali Gesù Risponde Dettagliatamente. Per dare subito un’idea precisa della struttura e del Contenuto del Libro, riportiamo per intero la prima Interrogazione Che Contiene cinque Domande legate alla nostra fisicità.
Prima Interrogazione
“O Giudice, io Ti interrogo. Tu mi Hai Donato la Bocca: non debbo forse parlare di cose piacevoli? Tu mi Hai Donato gli Occhi: non devo vedere gli oggetti che mi dilettano? Tu mi Hai Donato le Orecchie: perché non dovrei ascoltare i suoni e le armonie che mi piacciono? Tu mi Hai Donato le Mani: perché non dovrei farne ciò che mi piace? Tu mi Hai Donato i Piedi: perché non dovrei andare dove mi conducono i miei Desideri?”.
Risposte di Gesù Cristo
Il Giudice, Seduto su un Trono Sublime, con Gesti molto Dolci e molto Onesti Rispose: “Amico Mio, ti Ho Dato la Bocca per Parlare Ragionevolmente delle Cose Utili all’Anima e al Corpo, e delle Cose Che Sono in Mio Onore. Ti Ho Dato gli Occhi affinché tu veda il male e lo eviti e affinché tu veda il Bene e ad Esso ti Ispiri. Ti Ho Dato le Orecchie per ascoltare la Verità e per udire Ciò Che È Onesto. Ti Ho Dato le Mani affinché con Esse tu faccia Ciò Che È Necessario al Corpo e Che non nuoce all’Anima. Ti Ho Dati i Piedi perché tu ti allontani dall’Amore del mondo e ti avvicini al Riposo Eterno, all’Amore della tua Anima e a Me, tuo Creatore”.
Messaggio di Gesù
(a Giovanni – Venerdì 22 marzo 2019)
“Creature della Terra, con Grande Umiltà e Dolcezza, Preparate i vostri Figli al Nuovo Mondo, spiegando con Amore proprio ai Fanciulli Che la Vita Vera È Cosa Ben Diversa dalle abitudini acquisite e tramandate e Che Io – il Signore, Abbandonerò Totalmente i vecchi usi e costumi, Portando i Giusti Superstiti nell’Era della Reale Esistenza in Pace e in Regalità.
Non trascurate di AscoltarMi, perché nemmeno potreste immaginare Quanto Sta per Accadere a quel che conoscete e all’angoscia che assalirà gli impenitenti e i duri di cervice, che persino d’un granello di sabbia potranno mai più disporre”.
Riflessioni dello Spirito
(Riceviamo e pubblichiamo – 22 marzo 2019)
…. procediamo ormai di corsa, senza conoscere finanche la nostra reale destinazione! Tentiamo di rallentare il ritmo della Vita, controllando gli impulsi e Dedicando il pur Concesso Tempo alle Armonie della Vita, mai dimenticando Questa Meravigliosa Citazione del Cristo di Dio – Contenuta Unicamente nel Vangelo di Tommaso (Didimo) e Che Ben Faremo a Metabolizzar nei nostri Cuori, senza trascurarne i Particolari:
“Dio È Dentro di te e Tutto Intorno a te, non in templi fatti di Legno e Pietra: spacca un Pezzo di Legno e Io Ci Sarò, solleva una Pietra e Mi Troverai!”.
Celebrando il Memoriale della Morte e Risurrezione del Tuo Figlio, Ti Offriamo, Padre, il Pane della Vita e il Calice della Salvezza, e Ti Rendiamo Grazie per Averci Ammessi alla Tua Presenza a Compiere il Servizio Sacerdotale. Ti Preghiamo Umilmente: per la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo lo Spirito Santo ci Riunisca in un Solo Corpo. Ricordati, Padre, della Tua Chiesa Diffusa su Tutta la Terra: Rendila Perfetta nell’Amore in Unione con il nostro Papa – Francesco, e con Tutto l’Ordine Sacerdotale. Ricordati dei nostri Fratelli, Che Si Sono Addormentati nella Speranza della Risurrezione, e di Tutti i Defunti Che Si Affidano alla Tua Clemenza: Ammettili a Godere la Luce del Tuo Volto. Di noi tutti Abbi Misericordia: Donaci di Aver Parte alla Vita Eterna, Insieme con la Beata Maria, Vergine e Madre di Dio, con gli Apostoli e Tutti i Santi, Che in Ogni Tempo Ti Furono graditi: e in Gesù Cristo Tuo Figlio Canteremo la Tua Gloria: Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a Te, Dio, Padre Onnipotente, nell’Unità dello Spirito Santo, Ogni Onore e Gloria, per Tutti i Secoli dei Secoli. Amen.
Preghiera del Mattino
Fra tutti i Popoli della Terra ScegliesTi una Vigna, Israele, alla Quale DonasTi una Terra in cui FacesTi Scorrere Latte e Miele. La mia Vigna non l’ho Custodita, le volpi devastatrici l’hanno Invasa. Ti Ho già Respinto abbastanza, Signore, Vieni Ora a Prendere Possesso del Tuo Bene. Nelle mie vene Scorre il Sangue del Figlio Che i vignaiuoli assassini Uccisero. Fa’ Che la Linfa del Ceppo Trasmetta la Vita Sino all’Estremità dei Tralci. Voglio Recare un Frutto Abbondante Che Persista, e Accetto il Torchio della Croce, affinché la mia Vita Serva a Nutrire la Tua Gloria. Amen.
Dal Libro del Profeta Daniele (Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62)
In Quei Giorni, abitava a Babilonia un uomo chiamato Ioakìm, il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna, Figlia di Chelkìa, di rara bellezza e Timorata di Dio. I suoi genitori, che erano Giusti, avevano educato la Figlia Secondo la Legge di Mosè. Ioakìm era molto ricco e possedeva un giardino vicino a casa, ed essendo stimato più di ogni altro, i Giudei andavano da lui. In quell’anno erano stati eletti giudici del Popolo due anziani; erano di quelli di cui il Signore Ha Detto: «L’iniquità è uscita da Babilonia per opera di anziani e di giudici, che solo in apparenza sono guide del Popolo». Questi frequentavano la casa di Ioakìm, e tutti quelli che avevano qualche lite da risolvere si recavano da loro. Quando il Popolo, verso il Mezzogiorno, se ne andava, Susanna era solita recarsi a passeggiare nel giardino del marito. I due anziani, che ogni Giorno la vedevano andare a passeggiare, furono presi da un’ardente passione per lei: persero il lume della ragione, distolsero gli occhi per non vedere il Cielo e non ricordare i Giusti Giudizi. Mentre aspettavano l’occasione favorevole, Susanna entrò, come al solito, con due sole ancelle, nel giardino per fare il bagno, poiché faceva caldo. Non c’era nessun altro al di fuori dei due anziani, nascosti a spiarla. Susanna disse alle ancelle: «Portatemi l’unguento e i profumi, poi chiudete la porta, perché voglio fare il bagno». Appena partite le ancelle, i due anziani uscirono dal nascondiglio, corsero da lei e le dissero: «Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci vede e noi bruciamo di passione per te; acconsenti e concediti a noi. In caso contrario ti accuseremo; diremo che un giovane era con te e perciò hai fatto uscire le ancelle». Susanna, Piangendo, esclamò: «Sono in difficoltà da ogni parte. Se cedo, è la morte per me; se rifiuto, non potrò scampare dalle vostre mani. Meglio però per me cadere Innocente nelle vostre mani che peccare Davanti al Signore!». Susanna gridò a gran voce. Anche i due anziani gridarono contro di lei e uno di loro corse alle porte del giardino e le aprì. I servi di casa, all’udire tale rumore in giardino, si precipitarono dalla porta laterale per vedere che cosa le stava accadendo. Quando gli anziani ebbero fatto il loro racconto, i servi si sentirono molto confusi, perché mai era stata detta una simile cosa di Susanna. Il Giorno dopo, quando il Popolo si radunò nella casa di Ioakìm, suo marito, andarono là anche i due anziani, pieni di perverse intenzioni, per condannare a morte Susanna. Rivolti al Popolo dissero: «Si faccia venire Susanna, Figlia di Chelkìa, moglie di Ioakìm». Mandarono a chiamarla ed ella venne con i genitori, i Figli e tutti i suoi parenti. Tutti i suoi familiari e amici piangevano. I due anziani si alzarono in mezzo al Popolo e posero le mani sulla sua testa. Ella Piangendo alzò gli occhi al Cielo, con il Cuore Pieno di Fiducia nel Signore. Gli anziani dissero: «Mentre noi stavamo passeggiando soli nel giardino, è venuta con due ancelle, ha chiuso le porte del giardino e poi ha licenziato le ancelle. Quindi è entrato da lei un giovane, che era nascosto, e si è unito a lei. Noi, che eravamo in un angolo del giardino, vedendo quella iniquità ci siamo precipitati su di loro. Li abbiamo sorpresi insieme, ma non abbiamo potuto prendere il giovane perché, più forte di noi, ha aperto la porta ed è fuggito. Abbiamo preso lei e le abbiamo domandato chi era quel giovane, ma lei non ce l’ha voluto dire. Di questo noi siamo testimoni». La moltitudine prestò loro Fede, poiché erano anziani e giudici del Popolo, e la condannò a morte. Allora Susanna ad alta voce esclamò: «Dio Eterno, Che Conosci i Segreti, Che Conosci le Cose Prima Che Accadano, Tu lo Sai Che hanno deposto il falso contro di me! Io muoio Innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me». E il Signore Ascoltò la Sua Voce. Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore Suscitò il Santo Spirito di un giovanetto, chiamato Daniele, il quale si mise a gridare: «Io sono Innocente del Sangue di lei!». Tutti si voltarono verso di lui dicendo: «Che cosa vuoi dire con queste tue parole?». Allora Daniele, stando in mezzo a loro, disse: «Siete così stolti, o Figli d’Israele? Avete condannato a morte una Figlia d’Israele senza indagare né appurare la Verità! Tornate al tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei». Il Popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: «Vieni, siedi in mezzo a noi e facci da maestro, poiché Dio ti Ha Concesso le Prerogative dell’Anzianità». Daniele Esclamò: «Separàteli bene l’uno dall’altro e io li giudicherò». Separàti che furono, Daniele disse al primo: «O uomo invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati commessi in passato vengono alla Luce, quando davi sentenze ingiuste, opprimendo gli Innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il Signore Ha Detto: Non ucciderai il Giusto e l’Innocente. Ora, dunque, se tu hai visto costei, di’: sotto quale albero tu li hai visti stare insieme?». Rispose: «Sotto un lentìsco». Disse Daniele: «In Verità, la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Già l’Angelo di Dio Ha Ricevuto da Dio la Sentenza e ti Squarcerà in due». Allontanato questi, fece venire l’altro e gli disse: «Stirpe di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il Cuore! Così facevate con le Donne d’Israele ed esse per paura si univano a voi. Ma una Figlia di Giuda non ha potuto sopportare la vostra iniquità. Dimmi dunque, sotto quale Albero li hai sorpresi insieme?». Rispose: «Sotto un léccio». Disse Daniele: «In Verità anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Ecco, l’Angelo di Dio ti Aspetta con la Spada in Mano, per Tagliarti in due e Così Farti morire». Allora tutta l’assemblea proruppe in grida di Gioia e Benedisse Dio, Che Salva coloro che Sperano in Lui. Poi, insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto Confessare con la loro bocca di avere deposto il falso, fece loro subire la medesima pena che avevano tramato contro il Prossimo e, Applicando la Legge di Mosè, li fece morire. In Quel Giorno Fu Salvato il Sangue Innocente. Parola di Dio.
Salmo 22 (Con Te, Signore, non Temo alcun male).
Il Signore È il Mio Pastore: non Manco di nulla. Su Pascoli Erbosi Mi Fa Riposare, ad Acque Tranquille Mi Conduce. Rinfranca l’Anima Mia. Mi Guida per il Giusto Cammino a Motivo del Suo Nome. Anche se Vado per una valle oscura, non Temo alcun male, perché Tu Sei con Me. Il Tuo Bastone e il Tuo Vincastro Mi Danno Sicurezza. Davanti a Me Tu Prepari una Mensa sotto gli occhi dei Miei nemici. Ungi di Olio il Mio Capo; il Mio Calice Trabocca. Sì, Bontà e Fedeltà Mi Saranno Compagne Tutti i Giorni della Mia Vita, Abiterò ancora nella Casa del Signore per Lunghi Giorni.
Dal Santo Vangelo del Cristo di Dio Secondo l’Apostolo Giovanni (Gv 8, 1-11 (anni A e B)
In Quel Tempo, Gesù Si Avviò Verso il Monte degli Ulivi. Ma al Mattino Si Recò di Nuovo nel Tempio e Tutto il Popolo Andava da Lui. Ed Egli Sedette e Si Mise a Insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei Gli condussero una Donna sorpresa in adultèrio, la posero in mezzo e Gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adultèrio. Ora Mosè, nella Legge, ci Ha Comandato di Lapidare donne come questa. Tu Che Ne Dici?». Dicevano questo per metterLo alla prova e per avere motivo di accusarLo. Ma Gesù Si Chinò e Si Mise a Scrivere col Dito per Terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarLo, Si Alzò e Disse Loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, Chinatosi di Nuovo, Scriveva per Terra. Quelli, udito Ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono Solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù Si Alzò e le Disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù Disse: «Neanch’Io ti Condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». Parola del Signore.
Preghiera della Sera
Signore, Come Giuseppe Tu fosti Spogliato dai Tuoi stessi Fratelli della Tunica Ideale della Gloria, con La Quale il Padre Aveva Rivestito il Suo Figlio Prediletto. Come Lui, Sei Rimasto nell’oscurità della tomba senza Che la morte Eterna Ti abbia Toccato, poiché Tu Sei la Vita e il Padre Ti Ha Destinato ad Essere il Primogenito di una Moltitudine di Fratelli, per Salvarli dalla Fame Spirituale in Questo Paese di Schiavitù, in cui Abbiamo Fame di Te. I vignaioli, come i Fratelli di Giuseppe, hanno detto: “UccidiamoLo”, ma Tu non Hai Voluto Che il Tuo Santo Vedesse la corruzione, Salvando anche noi dalla morte Eterna. Amen.
Benedetto nei Secoli il Signore!
O Gesù, Tu Che da Sempre Vivi, non Ti Scordar di me!
Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo! Amen.
Ascolta la versione in Aramaico 1 (mp3)
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