Figlio, Riferisci Quanto Segue, prescindendo da chi vorrà Ascoltare: “Nel Corso dei Secoli e Prima Ancora delle rispettive Nascite, ad alcune Figure da Me Privilegiate Io Mostro Oggi il Mondo Di Qua, Di Come Vivano le Anime Giunte nell’Oltre, della Semplicità dell’Amore Che Solca l’Universo Intero, Circolandovi Ininterrottamente! Eppure, dietro ispirazione del nemico della Concordia, non pochi si sono addentrati in Materie a dir poco Inaccessibili, tentando maldestramente di spiegare Quanto non avrebbero potuto addirittura immaginare; ma la superbia ed il giudizio albergano ormai negli Animi, inquinandoli oltre ogni ragionevole contesto. Anche a causa di questi tortuosi sentieri, una Volta Giunto il Tempo Assegnato dall’Onnipotente ad ognuno di voi, Verrete Catapultati in una Realtà Pressoché Incredibile, Restando Disorientati per non pochi Mesi – dei vostri, in un Profondo Stato di Costernazione; nelle Concesse More, Ogni Istante Precedentemente Vissuto vi Si Staglierà Inesorabilmente Innanzi, coi Miei Angeli ad Indicarvi Telepaticamente i Viali Intrapresi Correttamente o meno un Tempo. Sappiate, Figli Miei, Che nessuno Potrà Qui Perorar qualsivoglia Aiuto, nemmeno il Cuore Tenero e Innamorato di Mia Madre o dei Santi, perché la Fase successiva alla morte Corporale Libererà Prepotentemente lo Spirito dalla materia, Rendendolo Immediatamente Luminoso al Punto da Riflettere Luce in Ogni Direzione. Infatti e nel Caso in Cui Lo Si Dovesse Ritenere Meritevole di Proseguire Verso il Bilanciamento Coscienziale, lo Spirito – Sospinto dalle Odi, Tenderebbe a Ricongiungersi con la Superiore Potenza Cosmica, Quell’Energia dell’Atomo Che Rende Eternamente Felici i Meritevoli. Sappiate ancora Che i parametri da voi conosciuti non sono minimamente Accostabili a Quanto Sto Sommariamente Qui Annunciando, ma Questo lo constatereste proprio a vostre spese, in caso di Fede poco Rocciosa e – quindi, priva dell’Indispensabile Abbandono alla Mia Parola e a Tutto Quel Che Mi Riguardi Direttamente. Non V’È di Certo Unicamente Sciagura nel Rappresentarvi delle Realtà quasi Inconcepibili ma – per contro e Quale Esempio, È Bene Prender Cognizione del Fatto Che le Creature Che in Vita Allietarono il Cosmo coi Suoni, Ora Proseguono nell’Eterna Spensieratezza, Prese Come Sono dall’Uniformarsi nell’Armonia con la Pace Propria del Padre Mio, vostro e di Tutti. Cedete il passo alle Tenere Sensazioni del Cuore, tralasciando l’ormai compromessa ragione, Ricordando Che Io Sono il Signore a voi Delegato dal Padre Celeste, il Suo Cristo per Definizione, Colui Che Porterà gli Eletti ai Piedi del Trono Divino. Così Come non dovreste dimenticare che la fine della Permanenza sulla Terra È Mèta Obbligata, ma Che i Figli a Me Più Cari e a voi Inviati sono Silenziosi, non appaiono, non nutrono Certezze logiche, Attraversano i Meandri Esistenziali con Discrezione, Quali Fidati Messaggeri, poiché Naturalmente Resi Consapevoli degli umani limiti, dell’imperfezione che assedia l’uomo col disarmonico peccato. Proprio in Forza d’uno Straordinario Mio Compiacimento, Consento loro d’Osservare gli Scenari del Cielo, coi Piani d’Elevazione dello Spirito, delle Collocazioni Originariamente Stabilite dall’Equilibrio della Giustizia Divina, Infallibile e Applicata a Tutti, anche a chi – per individuale scelta, seguì la strada dell’apostasia e della esaltazione terrena, mancando di Caritatevole Umiltà soprattutto Verso il Creato Tutto, per poi dileggiare finanche Quelle Autorità – non della Terra, Che avrebbero invece Dovuto Tenere in Particolare Considerazione. Non Piangete per chi vi ha lasciato, ma per voi stessi ancora Presenti e per coloro in qualche modo ai vostri piani collegati: Riflettete Attentamente e non Resterete delusi da Me – Che Sono il Puro e Mansueto Amore del Meraviglioso Padre, giacché Spesi non poche Gocce del Mio Innocente Sangue per Venire in vostro Soccorso, nonostante tutto! Vi Benedico”.