Durante il sonno, presenziavo ad un dialogo tra due Anime, Sedute su d’una Pietra in Purgatorio; la Prima Disse: “perché Sei Qui a Pianger da Sola?”.
L’Altra Rispose singhiozzando: “…sono molto triste, pensando al Prezioso Tempo Che ho sciupato quand’ero in Vita, quando potevo Pregare per il mio Futuro, mentre mi dedicavo invece alle cose superflue, alle banalità del mondo, alla voglia d’essere come e più degli altri, cercando di apparire, per poi dimenticarmi della mia Condizione reale, della nullità che oggi mi Si Staglia contro ogni attimo, sempre, a prescindere da quel che Credevo di conoscere, non avendo qui modo di capire qual sia il Giorno e quale la Notte.
Ho avuto sempre una Grande Opportunità, venendo Sollecitato alla Preghiera in tanti modi e a più riprese da chiunque, ma preferivo ingannare i momenti con superficialità e noncuranza! Ora, non so il perché, ma Intuisco Che in Quella Luce Laggiù C’E’ il Senso Compiuto della mia Esistenza, l’Amore di Quel Padre Che mi Assale all’improvviso, Lasciandomi senza Forze.
Si, riaffiora il Ricordo di Cotanta Grazia, quando i miei occhi Lacrimavano inspiegabilmente, mentre contemplavo le Gesta di Alcuni Che – sulla Terra, Avevano Dedicato ogni Sospiro a Gesù, il Figlio di Dio, Che pur non vedevano! Non so che darei – ora, per poterLo osservare anche solo in un’Immaginetta, come sbadatamente non feci a suo Tempo”.
La Prima Anima, Commossa da tale Prostrazione, Rassicurò la Sua Compagna Dicendo: “anch’io, vedi, mantenni una strana Esistenza, fatta di vizi e mai di virtù, abusando d’ogni cosa e di qualsiasi Creatura, bestemmiando Chi nemmeno conoscevo, dileggiando ogni ché di Sacro! Un giorno – però, venni colto da un profondo malessere, risvegliandomi dopo non so nemmeno quanto Tempo steso su di un letto, in una stanza d’ospedale.
D’improvviso, vidi una bella Donna, Circondata da strane e Belle Figure Che Le Ruotavano Attorno, anche se Sospese da Terra, Come se Volassero; non potevo muovermi, ma avevo la sensazione d’essere già morto, condotto chissà dove.
Come d’Incanto, vidi aprirsi un vellutato varco nella parete a me di fronte, da cui Uscì un Uomo Alto e Sorridente, Che subito compresi Essere il Cristo; alla Sua destra c’ero io da piccolo, quando feci la 1^ Comunione e poi la Cresima, all’epoca Esortato da una Suora ad assolvere agli Obblighi Celesti, Quelli Previsti e Concessi dalla Divina Misericordia nei primi 9 Venerdì consecutivi del Mese.
Quella Santa Donna col velo, ch’io feci disperare con la mia irrequietezza, La incontrai appena giunto Qui, proprio mentre Stava per Andare Verso l’Alto, “in Paradiso” – mi Disse.
Come Vedi, Cara Sorella di sventura, quasi Tutti, Siamo Chiamati ad Onorar i nostri Debiti col Creatore, Che già ci Evitò una Pena assai più amara, che purtroppo Vivon oggi tanti Fratelli nell’Inferno ch’è laggiù.
Tuttavia , una Cosa c’E’ Permessa, d’andar cioè in Sogno a Qualche Figlio del Popolo di Dio, affinché Preghi per noi, Aiutandoci – Così, a Raggiunger Finalmente l’Imponente Cielo”.
Per Grazia Ricevuta